Conosco delle barche
***
Conosco delle barcheche restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.
Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.
Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.
Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.
Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.
Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.
Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.
Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.
Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.
Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.
Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
JAQUES BREL
Postato da: giacabi a 17:39 |
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canti
Finché tramonta il sole finché la terra va tu dona o mio Signore a chi ti chiederà. A chi non vede, gli occhi la pace a chi non l'ha e la speranza ai vecchi che vogliono restar. Ma l'uomo non capisce e cosa fa? Ha il mare in tasca e l'acqua va a cercar. A chi chiede il potere dagliene a sazietà e a chi denaro chiede dagliene a volontà. E poi dona al vigliacco le gambe per fuggir e a tutti i vagabondi un letto per dormir. Ma l'uomo non capisce e cosa fa? Ha il mare in tasca e l'acqua va a cercar. Finché tramonta il sole tutto puoi fare tu e a chi chiede violenza tu dagliene di più la libertà agli oppressi ai giusti l'umiltà io chiedo, solamente di me non ti scordar! Ma l'uomo non capisce e cosa fa? Ha il mare in tasca e l'acqua va a cercar. Ma l'uomo non capisce e cosa fa? Ha il mare in tasca e l'acqua va a cercar |
Postato da: giacabi a 09:07 |
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canti, preghiere
Testo vuoto a perdere
Vasco Rossi e Gaetano Curreri
Sono un peso per me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata grande
senza neanche accorgermene
E ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere
la mia cellulite
le mie nuove consapevolezze
consapevolezze
quanto tempo che è passato
senza che me ne accorgessi
quanti giorni sono stati
sono stati quasi eterni
quanta vita che ho vissuto
inconsapevolmente
quanta vita che ho buttato
che ho buttato via per niente
che ho buttato via per niente
dai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa
ma non mi fermo più
a cercare qualcosa
qualche cosa di più
che alla fine poi
ti tocca ripagare
sono un altra da me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgemene
E ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere
la mia cellulite
le mie nuove consapevolezze
consapevolezze
dai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa
ma non mi fermo più
mentre vado cercare
quello che non c’è più
perchè il tempo ha cambiato le persone
ma non mi fermo più
mentre vado cercare
quello che non c’è più
perchè il tempo ha cambiato le persone
sono un altra da me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgemene
Postato da: giacabi a 07:09 |
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canti
Nick Cave God is in the house
***
We've laid the cables and the wires | Abbiamo posato i cavi e i fili |
We've split the wood and stoked the fires | Abbiamo spaccato la legna ed attizzato il fuoco |
We've lit our town so there is no | Abbiamo illuminato la nostra città e così |
Place for crime to hide | Non c’è posto dove il crimine possa nascondersi |
Our little church is painted white | La nostra piccola chiesa è dipinta di bianco |
And in the safety of the night | E nella sicurezza della notte |
We all go quiet as a mouse | Ce ne andiamo zitti come topi |
For the word is out | Perché gira voce che Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
No cause for worry now | Non c’è ragione di cui preoccuparsi ora |
God is in the house | Dio è nella casa |
Moral sneaks in the White House | Spioni morali nella casa bianca |
Computer geeks in the school house | Maniaci del computer nell’edificio scolastico |
Drug freaks in the crack house | Fricchettoni drogati nella casa del crack |
We don't have that stuff here | Non abbiamo questa roba qui |
We have a tiny little Force | Abbiamo una piccola Forza |
But we need them of course | Ma abbiamo ovviamente bisogno di loro |
For the kittens in the trees | Per i gattini sugli alberi |
And at night we are on our knees | E di notte ci mettiamo in ginocchio |
As quiet as a mouse | Silenziosi come topi |
For God is in the house | Perché Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
And no one's left in doubt | Nessuno rimane dubbioso |
God is in the house | Dio è nella casa |
Homos roaming the streets in packs | Omosessuali che vagano per le strade in gruppi |
Queer bashers with tyre-jacks | Picchiatori di froci con i cric |
Lesbian counter-attacks | Le lesbiche contrattaccano |
That stuff is for the big cities | Quella roba è tipica delle grandi città |
Our town is very pretty | La nostra città è davvero carina |
We have a pretty little square | Con una piazza piccola e carina |
We have a woman for a mayor | Abbiamo un sindaco donna |
Our policy is firm but fair | La nostra politica è ferma ma giusta |
Now that God is in the house | Ora che Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
Any day now He'll come out | Ogni giorno potrebbe essere quello buono perché lui arrivi |
God is in the house | Dio è nella casa |
Well-meaning little therapists | Piccoli terapisti bene intenzionati |
Goose-stepping twelve-stepping Tetotalitarianists | Astemi-totalitaristi in cura disintossicante a passo d’oca |
The tipsy, the reeling and the drop down pissed | Gli alticci, quelli che barcollano e gli ubriachi che cadono in terra |
We got no time for that stuff here | Non abbiamo tempo per queste cose qui |
Zero crime and no fear | Zero crimine e nessuna paura |
We've bred all our kittens white | Abbiamo allevato solo gattini bianchi |
So you can see them in the night | Così potete vederli di notte |
And at night we're on our knees | E noi ci mettiamo tutti in ginocchio |
As quiet as a mouse | Silenziosi come topi |
Since the word got out | Da quando gira voce |
From the North down to the South | Da Nord giù a Sud |
For no-one's left in doubt | Perché nessuno rimane dubbioso |
There's no fear about | E in giro non c’è paura |
If we all hold hands and very quietly shout | Se ci teniamo tutti per mano e con voce sommessa urliamo |
Hallelujah | Hallelujah |
God is in the house | Dio è nella casa |
God is in the house | Dio è nella casa |
Oh I wish He would come out | Oh vorrei che venisse fuori |
God is in the house | Dio è nella casa |
Postato da: giacabi a 14:54 |
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canti
Vuestra soy - S.ta Teresa d'Avila
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http://www.youtube.com/watch?v=vo0duR_6uDE
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Vuestra soy - S.ta Teresa d'Avila
Vuestra soy pues me criasteis;
vuestra, pues me redimisteis;
vuestra, pues que me sufristeis;
vuestra, pues que me llamasteis;
vuestra, porque me esperasteis;
vuestra, porque no me perdí.
¿ qué mandáis hacer de mí ?
Vuestra soy pues me criasteis;
vuestra, pues me redimisteis;
vuestra, pues que me sufristeis;
vuestra, pues que me llamasteis;
vuestra, porque me esperasteis;
vuestra, porque no me perdí.
¿ qué mandáis hacer de mí ?
¿Qué mandáis, pues, buen Señor,
que haga tan vil criado?
¿Cuál oficio le habéis dado
a este esclavo pecador?
Vesme aquí, mi dulce Amor;
Amor dulce, veisme aquí.
¿Qué mandáis hacer de mí?
que haga tan vil criado?
¿Cuál oficio le habéis dado
a este esclavo pecador?
Vesme aquí, mi dulce Amor;
Amor dulce, veisme aquí.
¿Qué mandáis hacer de mí?
Veis aquí mi corazón,
yo lo pongo en vuestra palma :
mi cuerpo, mi vida y alma,
mis entrañas y afición.
Dulce Esposo y Redención,
pues por vuestra me ofrecí;
¿ qué mandáis hacer de mí ?
yo lo pongo en vuestra palma :
mi cuerpo, mi vida y alma,
mis entrañas y afición.
Dulce Esposo y Redención,
pues por vuestra me ofrecí;
¿ qué mandáis hacer de mí ?
Haga fruto o no lo haga,
esté callando o hablando,
muéstreme la Ley mi llaga,
goce de Evangelio habiendo;
esté penando o gozando,
sólo Vos en mi vivid.
¿Qué mandáis hacer de mí?
Traduzione:
Sono tua perché mi hai creata,
sono tua perché mi hai redenta,
sono tua perché mi hai voluta,
sono tua perché mi hai chiamata,
tua perché mi hai attesa,
tua perché non mi sono perduta,
cosa vuoi fare di me?
sono tua perché mi hai redenta,
sono tua perché mi hai voluta,
sono tua perché mi hai chiamata,
tua perché mi hai attesa,
tua perché non mi sono perduta,
cosa vuoi fare di me?
Cosa vuoi fare di me buon Signore,
di questa vile domestica?
Quale compito hai dato
a questa misera serva?
Eccomi mio dolce amore,
amore dolce, eccomi qui,
cosa vuoi fare di me?
di questa vile domestica?
Quale compito hai dato
a questa misera serva?
Eccomi mio dolce amore,
amore dolce, eccomi qui,
cosa vuoi fare di me?
Eccoti il mio cuore,
io lo pongo nella Tua mano,
il mio corpo, la mia vita e la mia anima,
le mie speranze e la mia angoscia,
dolce Sposo e Redentore,
poiché a te mi sono offerta,
cosa vuoi fare di me?
io lo pongo nella Tua mano,
il mio corpo, la mia vita e la mia anima,
le mie speranze e la mia angoscia,
dolce Sposo e Redentore,
poiché a te mi sono offerta,
cosa vuoi fare di me?
Che porti frutto oppure no,
che stia tacendo o stia parlando,
mostrami quali sono
le leggi del Vangelo
Sia nella gioia che nel dolore,
solo Tu vivi in me,
cosa vuoi fare di me?
che stia tacendo o stia parlando,
mostrami quali sono
le leggi del Vangelo
Sia nella gioia che nel dolore,
solo Tu vivi in me,
cosa vuoi fare di me?
Postato da: giacabi a 17:09 |
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canti, steresa
BADDE LONTANA
Bertas
Bertas
L'inverno stava per finire,quando un grosso masso è precipitato dalla
collina ed è rotolato giù sino alla valle,finendo la sua corsa sopra il
tetto di un mulino.IL masso dopo aver sfondato il tetto,è caduto su una
culla dove dormiva un bambino di pochi mesi:Pietro Pisano.Quando la
...madre è accorsa,sentito il forte boato,il bambino aveva già lasciato
questo mondo.
Questa tragica storia,accaduta nel 1957 a San
Lorenzo(frazione di Osilo),è il motivo ispiratore della canzone Badde
Lontana,e l'autore è nato proprio in questa valle di mulini,dove viveva
nel momento della tragedia.
Composta insieme ad Antonio Costa nel
1972 e incisa per la prima volta dai Bertas nel 1974,Antonio Strinna
immagina che la madre del bambino ritorni nella valle il 10 di agosto,
alla festa di San Lorenzo.La donna si ritrova così in una situazione di
conflitto interiore con la festa e sopratutto con la valle che le ha
ucciso il figlioletto.Gioia e dolore,fede e disperazione,amore e
incapacità di perdonare,tutto si scontra dentro di lei,in una sorta di
guerra continua,inevitabile.Ma alla fine,ecco che si affaccia uno
spiraglio di luce:la donna si rivolge fiduciosa al santo,gli chiede di
prenderla per mano,di farla sperare insieme a lei.
In oltre
trent'anni di vita ,e dopo l'incisione dei Bertas,questa canzone ha
conosciuto moltissimi interpreti,in Sardegna e nella penisola,ed è stata
eseguita in molti paesi del mondo.Da tempo viene considerata parte
integrante del canto popolare sardo.
Un ringraziamento particolare va
ad Antonio Strinna per la disponibilità e le informazioni datemi.
Alcune
foto di quelle inserite nel video sono state gentilmente messe a
disposizione da Antonio.
Per ulteriori informazioni:
www.antoniostrinna.it
TRADUZIONE
Valle
lontana
Sotto il cielo di mio figlio
adesso si canta per tre
giorni:
valle lontana,valle di san Lorenzo
soltanto io piango
pensando a te!
Me l'hai ucciso senza pietà
con una roccia
rubata a Dio:
valle lontana,valle di San Lorenzo
come faccio a
perdonarti?
Gente allegra e bella festa
poeti in ogni casa
voglio
cantare,voglio pregare
ma il mio cuore non mi ascolta.
Dammi
la mano San Lorenzo
c'è la guerra dentro di me
Dammi la mano,mi
sto perdendo
fammi sperare insieme a te.....
Postato da: giacabi a 20:14 |
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canti
CANZONI
Pop/Rock
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da: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=142&id_n=5004
- A Christmas song - Jethro Tull
- A New Day Yesterday: l’avvenimento secondo i Jethro Tull
- Acqua azzurra, acqua chiara - Lucio Battisti
- All along the Watchtower - Bob Dylan - U2
- Annie's Song - John Denver
- Autunno - Sguardo verso il cielo - Le Orme
- Bianca Balena - Enrico Ruggeri
- Blowin'n the wind - Bob Dylan
- Calypso - John Denver
- Cantico dei drogati - Fabrizio De Andrè
- Canzone per un'amica - Francesco Guccini - Nomadi
- Cello Song - Nick Drake
- Child in time - Deep Purple
- Chinese Cafè/Unchained Melody - Joni Mitchell
- Cosa sarà - Lucio Dalla
- Dancing with the mountains - John Denver
- Ding Dong; Ding Dong - George Harrison
- Dio è morto - Francesco Guccini - Nomadi
- Domani è un altro giorno - Ornella Vanoni
- E penso a te - Lucio Battisti
- Everybody nedds somebody - Blues Brothers
- Forever Young - Bob Dylan
- Gli uccelli – Franco Battiato
- God - John Lennon
- God Part II – U2
- Gossip, gossip (la radio del diavolo) Devil’s radio – George Harrison
- I Believe - Bon Jovi
- I still haven't found what I'm looking for - U2
- Il mio volto - Adriana Mascagni
- Il mio volto 2 - Adriana Mascagni
- Il Pilota di Hiroshima - Nomadi
- Il Tema - Francesco Guccini
- Impressioni di Settembre - P.F.M.
- Io Vagabondo - Nomadi
- Io vivrò (Senza te) - Lucio Battisti
- Keep the Faith - Bon Jovi
- La ballata del desiderio - Bruschi - Grazioli
- La vita è adesso - Claudio Baglioni - 1
- La vita è adesso - Claudio Baglioni - 2
- Lay down your weary tune – Bob Dylan
- Liberi Liberi - Vasco Rossi
- L'isola non trovata - Francesco Guccini
- Malinconia - Luca Carboni
- Message in the bottle - Sting con The Police
- Miracle - Queen
- Morning has broken - Cat Stevens
- My God – Jethro Tull
- Noi non ci saremo - Francesco Guccini - Nomadi
- Non è Francesca - Lucio Battisti
- Post-Scriptum - Enrico Ruggeri
- Povera voce - Maretta Campi - Adriana Mascagni
- Quello che non... - Francesco Guccini - 1
- Quello che non... - Francesco Guccini - 2
- Ritornerai - Bruno Lauzi
- Satisfaction - Rolling Stones
- Senza averti qui - 883
- Siamo soli nell'immenso vuoto che c'è - Raf
- Siamo solo noi - Vasco Rossi
- Somebody to love - Queen
- Sparrow - Simon and Garfunkel
- Sunday bloody sunday - U2
- Sweet Child o' Mine - Guns 'n roses
- Take me home, country road - John Denver
- Tell Me What You See - The Beatles
- Terra Promessa - Eros Ramazzotti
- Thank God, I'm a Country Boy - John Denver
- The show must go on - Queen
- The things that I see - Bay Ridge Band
- Un'avventura - Lucio Battisti
- Wond’ring aloud – Jethro Tull
Postato da: giacabi a 17:41 |
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canti
The things that I see - Bay Ridge Band
Fonte: Centro Culturale Rebora
***
Questa bella canzone del gruppo newyorkese riprende l'episodio evangelico della guarigione del cieco nato (Vangelo di Giovanni, cap. 11).
I farisei accusano Cristo di essere un peccatore, perché compie miracoli in giorno di sabato, cioè in contraddizione con una norma da loro considerata intoccabile. Il miracolato viene interrogato e diffidato. Ma egli ha ben chiara una cosa: che adesso ci vede. Questa evidenza non è sottoponibile a discussione, non è negabile. Prima era cieco; ha incontrato un uomo straordinario e adesso ci vede.
Discutere l'evidenza di questo segno è irragionevole. È ideologico: cioè è una violenza fatta alla realtà in nome di un'idea, di un preconcetto.
È un segno che rimanda ad un altro. Il cieco guarito cerca perciò di rincontrare e vedere colui che lo ha guarito.
Testo della canzone (lingua originale)
The things that I see
Got me laughin'like a baby
The things that I see
Got me cryin'like a man
The things that I see
I can look at what He gave me!
And He's gonna show me
Even more then I see.
Just the other day
I heard a voice in the darkness
Sendin'me away
With mud on my face
I heard the people say
He's crazy and he's hopeless
Til a splash washed the darkness away!
Makin'me esplain
To a lot ot angry faces
Talkin'to'em plain
They don't hear what I say
Tellin'me again
"He's a sinner and He's reckless"
but there's only one thing I can say…
He come to me again
And this time I could see Him
Told me how he'd been
Out lookin'for me
He told me to believe
I said "what should I believe in?"
He said "Keep on believin'in me!"
Testo della canzone (traduzione italiana)
Le cose che vedo
Mi fanno ridere come un bambino
Le cose che vedo
Mi fanno piangere come un uomo
Le cose che vedo:
posso guardare a ciò che Lui mi ha dato, ed Egli mi mostrerà
ancora di più di ciò che vedo.
Proprio l'altro giorno
Ho udito una voce nelle mie tenebre
Mi ha mandato altrove
Con del fango sulla mia faccia
Udivo la gente dire
Che egli è un pazzo e un disperato,
Finchè uno spruzzo d'acqua ha lavato via da me le tenebre!
Cercando di spiegarmi
A gente col volto arrabbiato
Di parlare a loro chiaramente…
Ma loro non ascoltano ciò che dico
E mi dicono ancora
"Lui è un peccatore e un imprudente"
Ma c'è solo una cosa che io posso dire…
Egli venne di nuovo vicino a me
E questa volta potevo vederlo;
mi disse che mi aveva cercato
E mi disse di credere
Io chiesi: "In cosa devo credere?"
Mi disse: "Continua a credere in me".
Postato da: giacabi a 17:36 |
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canti
Preghiamo per Caterina la figlia di Antonio Socci
Ojos de cielo
Si yo miro el fondo de tus ojos tiernos
se me borra el mundo con todo su infierno.
Se me borra el mundo y descubro el cielo
cuando me zambullo en tus ojos tiernos.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Si yo me olvidara de lo verdadero,
si yo me alejara de lo más sincero,
tus ojos de cielo me lo recordaran,
si yo me alejara de lo verdadero.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Si el sol que me alumbra se apagara un día
y una noche oscura ganara mi vida,
tus ojos de cielo me iluminarían,
tus ojos sinceros, mi camino y guía.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Traduzione
Occhi di cielo
Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri
mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.
Mi si cancella il mondo e scopro il cielo
quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
non abbandonarmi in pieno volo.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
tutta la mia vita per questo sogno…
Se io mi dimenticassi di ciò che è vero
se io mi allontanassi da ciò che è sincero
i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,
se io mi allontanassi dal vero.
Occhi di cielo..
Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse
e una notte buia vincesse sulla mia vita,
i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,
i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.
Occhi di cielo…
Postato da: giacabi a 18:18 |
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canti, socci
"Quello che un uomo veramente possiede è quanto ha dentro di sé ; quanto ha fuori di sè non dovrebbe avere la benchè minima importanza." (O. Wilde)
Postato da: giacabi a 14:34 |
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canti
LA VITA E' UN DONO, Ogni cosa è grazia
Postato da: giacabi a 21:25 |
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canti
Johnny Cash, il rock
che cantava la fede
che cantava la fede
Personal Jesus
Personal Jesus - Depeche Mode
"Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's there
Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer
Take second best
Put me to the test
Things on your chest
You need to confess
I will deliver
You know I'm a forgiver
Reach out and touch faith
Reach out and touch faith
Your own personal Jesus...
Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer
I will deliver
You know I'm a forgiver
Reach out and touch faith
Your own personal Jesus
Reach out and touch faith"
Traduzione
Gesù personale
"Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno a cui importi di te
Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno che sia lì
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Prendi la seconda scelta
Mettimi alla prova
Cose nel tuo petto
Che hai bisogno di confessare
Io gliele porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale…
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Io ti porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale
Allunga la mano e tocca la fede"
Ci
sono artisti che arrivano ad usare i valori come maschera: per ottenere
maggiore successo. E poi ci sono quelli come Johnny Cash. Non un santo,
certo. Uno che ha conosciuto la prigione ed ha rischiato la morte di
overdose: ma pure uno che, ad un certo punto della sua vita, ha colto di
essa un possibile Senso con la maiuscola, e delle sue canzoni sugli
ultimi ha iniziato a fare dolenti, commossi inni all’uomo. Innestati
nella propria fede in un Dio che all’uomo dà orizzonti e speranze.
Quando si parla di Johnny Cash, scomparso nel 2003 per complicazioni del diabete (ma fors’anche perché provato dalla morte della moglie June pochi mesi prima), si parla di un personaggio che va oltre gli stereotipi. Quelli del rock che sfiorava, quelli del blues che interpretava magistralmente, quelli che ne hanno fatto personaggio anche televisivo. Prima perché anticonformista anche in senso retrivo e poi «solo» perché scomodo; ma quasi mai indagando a fondo il perché di quel suo scomodo cantare l’uomo e Dio. Sono quindi importanti, le occasioni per esplorare uno come Johnny Cash, specie di questi tempi. Anche in «prodotti» come un dvd e un libro, che seguono di poco il suo album postumo Ain’t no grave, ulteriore e toccante testimonianza di arte intrisa di fede e umanità. Certo, poi bisognerà, dal dvd e dal libro, passare ad ascoltarlo, Cash: ma questi due «prodotti» spingono a farlo.
Il dvd, Singing at his best, presenta 17 rare apparizioni di Cash in tv. A cantare Cristo, i dolori della gente comune, l’amore in senso alto. Non a fare il «personaggio». E il libro, The man in black - Testi commentati, edito da Arcana, beh, è un ritratto fuori dagli schemi redatto facendo arguta selezione di ciò che conta di più, nella storia di Cash. Il giovane cantante country che viene educato al rispetto della terra ed a credere che c’è Qualcuno che la terra governa, e da cui bisogna saper accettare anche faccende come le alluvioni. Quello che torna nelle carceri a cantare e, pur potendone fare solo evento discografico, diviene portavoce dei reietti, interpretandone pentimenti e disagi.
Quello che canta l’America discostandosi dal «sogno» per sottolineare anche ingiustizie e tragedie. Quello che, sì, diviene «Man in black», «personaggio», ma «per i poveri» e «per quelli che non hanno mai letto le parole di Gesù». Quello che si confessa in pubblico gridando che nella fede ha trovato un senso. Quello che ritrova il successo con i dischi di American Recordings, azzerando ogni residuo rischio di predicare o speculare sulla sua storia di disastri e riscatto.
E per chi Cash non lo conoscesse, forse una spinta in più per riflettere sul suo mondo viene dagli autori del libro di cui si parla. Valter e Francesco Binaghi, un padre e un figlio. Un padre che ha conosciuto la droga, lo scrive, e rilancia: narrando Cash per testimoniare ai giovani che si possono vincere, i demoni della modernità. E un figlio pazzo dell’heavy metal che scopre Cash, e capisce che la musica può essere anche altro. Un padre e un figlio che chiudono il loro lavoro segnalando come l’eredità di Cash per l’uomo del Duemila sia «voce, chitarra e fede». «Bagaglio leggero», scrivono. E quanto scomodo, oggi. Eppure, senza la fede, la voce di Cash non sarebbe stata la stessa: ed avremmo un esempio in meno di quanto, volendo, anche una chitarra può aiutare a vivere.
da:www.avvenire.it 23.05.2010
Quando si parla di Johnny Cash, scomparso nel 2003 per complicazioni del diabete (ma fors’anche perché provato dalla morte della moglie June pochi mesi prima), si parla di un personaggio che va oltre gli stereotipi. Quelli del rock che sfiorava, quelli del blues che interpretava magistralmente, quelli che ne hanno fatto personaggio anche televisivo. Prima perché anticonformista anche in senso retrivo e poi «solo» perché scomodo; ma quasi mai indagando a fondo il perché di quel suo scomodo cantare l’uomo e Dio. Sono quindi importanti, le occasioni per esplorare uno come Johnny Cash, specie di questi tempi. Anche in «prodotti» come un dvd e un libro, che seguono di poco il suo album postumo Ain’t no grave, ulteriore e toccante testimonianza di arte intrisa di fede e umanità. Certo, poi bisognerà, dal dvd e dal libro, passare ad ascoltarlo, Cash: ma questi due «prodotti» spingono a farlo.
Il dvd, Singing at his best, presenta 17 rare apparizioni di Cash in tv. A cantare Cristo, i dolori della gente comune, l’amore in senso alto. Non a fare il «personaggio». E il libro, The man in black - Testi commentati, edito da Arcana, beh, è un ritratto fuori dagli schemi redatto facendo arguta selezione di ciò che conta di più, nella storia di Cash. Il giovane cantante country che viene educato al rispetto della terra ed a credere che c’è Qualcuno che la terra governa, e da cui bisogna saper accettare anche faccende come le alluvioni. Quello che torna nelle carceri a cantare e, pur potendone fare solo evento discografico, diviene portavoce dei reietti, interpretandone pentimenti e disagi.
Quello che canta l’America discostandosi dal «sogno» per sottolineare anche ingiustizie e tragedie. Quello che, sì, diviene «Man in black», «personaggio», ma «per i poveri» e «per quelli che non hanno mai letto le parole di Gesù». Quello che si confessa in pubblico gridando che nella fede ha trovato un senso. Quello che ritrova il successo con i dischi di American Recordings, azzerando ogni residuo rischio di predicare o speculare sulla sua storia di disastri e riscatto.
E per chi Cash non lo conoscesse, forse una spinta in più per riflettere sul suo mondo viene dagli autori del libro di cui si parla. Valter e Francesco Binaghi, un padre e un figlio. Un padre che ha conosciuto la droga, lo scrive, e rilancia: narrando Cash per testimoniare ai giovani che si possono vincere, i demoni della modernità. E un figlio pazzo dell’heavy metal che scopre Cash, e capisce che la musica può essere anche altro. Un padre e un figlio che chiudono il loro lavoro segnalando come l’eredità di Cash per l’uomo del Duemila sia «voce, chitarra e fede». «Bagaglio leggero», scrivono. E quanto scomodo, oggi. Eppure, senza la fede, la voce di Cash non sarebbe stata la stessa: ed avremmo un esempio in meno di quanto, volendo, anche una chitarra può aiutare a vivere.
da:www.avvenire.it 23.05.2010
Postato da: giacabi a 16:31 |
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canti, testimonianza, cash jonny
Tomorrow U2
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Won't you come back tomorrow
Won't you come back tomorrow Won't you come back tomorrow Can I sleep tonight
Outside
Somebody's outside Somebody's knocking at the door There's a black car parked At the side of the road Don't go to the door Don't go to the door I'm going out I'm going outside mother I'm going out there
Won't you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow Will you be back tomorrow Who broke the window Who broke down the door Who tore the curtain And who was He for Who healed the wounds Who heals the scars Open the door Open the door
Won't you come back tomorrow
Won't you be back tomorrow Will you be back tomorrow Can I sleep tonight Cause I want you...I...I want you... I really...I...I want...I...I... I want you to be back tomorrow I want you to be back tomorrow Will you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow Will you be back tomorrow Open up, open up To the lamb of God To the love of he who made The blind to see He's coming back He's coming back I believe it Jesus coming
I'm gonna be there
I'm gonna be there mother I'm gonna be there mother I'm going out there And you're gonna be there... |
Non tornerai indietro domani
Non tornerai indietro domani,
non tornerai indietro domani,
posso dormire questa notte
Fuori,
qualcuno è fuori,
qualcuno sta bussando alla porta,
C’è una macchina nera parcheggiata
Al lato della strada
Non andare alla porta,
non andare alla porta,
io andrò,
andrò fuori, madre,
andrò là fuori
Non tornerai indietro domani
Non tornerai indietro domani,
sarai di ritorno domani.
Chi ha rotto la finestra,
chi ho sfondato la porta,
chi ha strappato la tenda
e per chi Egli era,
colui che ha guarito le ferite,
che sana le cicatrici,
apri la porta,
apri la porta
Non tornerai domani,
non tornerai domani,
sarai di ritorno domani
io posso dormire questa notte
Perché io voglio te… voglio te…
Realmente voglio…
Voglio che tu sia di ritorno domani
Voglio che tu sia di ritorno domani
Sarai di ritorno domani
Non sarai di ritorno domani,
non sarai di ritorno domani
sari di ritorno domani,
apri, apri
all’agnello di Dio,
all’amore di chi ha fatto vedere
al cieco
Egli sta tornando
Egli sta tornando
Io lo credo
Gesù sta venendo
Io sarò là
Io sarò là, madre,
io sarò là, madre,
sarò là fuori
e tu sarai là
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Postato da: giacabi a 09:31 |
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canti, gesù
TE DEUM
***
Noi ti lodiamo, Dio
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio,
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.
AUGURI A TUTTI
DI BUON ANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!! |
Postato da: giacabi a 21:41 |
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canti, preghiere
O E' NATALE TUTTI I GIORNI
***
G
GRAZIE A :STELLANUOVA |
Postato da: giacabi a 22:08 |
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canti, natale
Vita tranquilla
***
Ho sempre pensato
"Quando avrò questo sarò saziato"
ma poi avevo questo, era lo stesso..
Ho sempre pensato
"Troverò il mare e sarò bagnato",
il mare ho trova, ma nulla è cambiato..
Che cos’è che io aspetto..?
Io voglio una vita tranquilla
perché è da quando sono nato
che sono spericolato
Io voglio una vita serena
perché è da quando sono nato che è
disperata, spericolata,
però libera, verde e sconfinata..
Io dovrei, non dovrei
Ho sempre pensato
quando avrò il cielo sarò stellato
divenni una stella ma ero lo stesso
sempre lo stesso
Ho sempre pensato
troverò lei e sarò rinato
lei ho trovato, qualcosa è cambiato
qualcosa è cambiato..
L’ultima illusione non è svanita
io libero per sempre..
Io voglio una vita tranquilla
perché è da quando son nato che sono spericolato
Io voglio una vita serena
perché è da quando son nato che è
disperata, spericolata,
però libera, verde e sconfinata..
Da "Vita tranquilla" di Tricarico.
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Postato da: giacabi a 22:25 |
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canti, senso religioso
Ma che cos'è la vita?
***
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Postato da: giacabi a 19:50 |
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canti
- Bay Ridge Band
- ***
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Postato da: giacabi a 19:42 |
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canti
Mi sei scoppiato dentro al cuore
***
MINA "Mi sei scoppiato dentro al cuore" 1967
Era
Postato da: graciete Grazieeeeeeeeesolamente ieri sera io parlavo con gli amici scherzavamo tra di noi e tu e tu e tu tu sei arrivato m'hai guardato e allora tutto e' cambiato per me Mi sei scoppiato dentro al cuore all'improvviso all'improvviso non so perché non lo so perché all'improvviso all'improvviso sarà perché mi hai guardato come nessuno mi ha guardato mai mi sento viva all'improvviso per te Ora io non ho capito ancora non so come può finire quello che succederà ma tu, ma tu, ma tu tu l'hai capito l'hai capito ho visto eri cambiato anche tu Mi sei scoppiato dentro al cuore all'improvviso all'improvviso non so perché non lo so perché all'improvviso all'improvviso sarà perché mi hai guardato come nessuno mi ha guardato mai mi sento viva all'improvviso per te Mi sei scoppiato dentro al cuore all'improvviso all'improvviso non so perché non lo so perché all'improvviso all'improvviso sarà perché mi hai guardato come nessuno mi ha guardato mai mi sento viva all'improvviso per te. |
Postato da: giacabi a 21:54 |
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canti
Occhi di cielo
***
Occhi di cielo da: http://www.antoniosocci.
Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri
mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.
Mi si cancella il mondo e scopro il cielo
quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
non abbandonarmi in pieno volo.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
tutta la mia vita per questo sogno…
Se io mi dimenticassi di ciò che è vero
se io mi allontanassi da ciò che è sincero
i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,
se io mi allontanassi dal vero.
Occhi di cielo..
Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse
e una notte buia vincesse sulla mia vita,
i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,
i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.
Occhi di cielo…
Come
si fa a non piangere?!!! … E ora, se volete, potete sentire come canta
la mia Caterina: è sua la voce solista. Oh Madre mia, permettile di
tornare a cantare per Te !!!
Ojos de cielo
Si yo miro el fondo de tus ojos tiernos
se me borra el mundo con todo su infierno.
Se me borra el mundo y descubro el cielo
cuando me zambullo en tus ojos tiernos.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Si yo me olvidara de lo verdadero,
si yo me alejara de lo más sincero,
tus ojos de cielo me lo recordaran,
si yo me alejara de lo verdadero.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Si el sol que me alumbra se apagara un día
y una noche oscura ganara mi vida,
tus ojos de cielo me iluminarían,
tus ojos sinceros, mi camino y guía.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Preghiamo la Madonna per Caterina
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Postato da: giacabi a 19:19 |
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canti
Negra Sombra
***
Cando penso que te fuches,
negra sombra que me asombras,
ó pé dos meus cabezales
tornas facéndome mofa.
Cando maxino que es ida,
no mesmo sol te me amostras,
i eres a estrela que brila,
i eres o vento que zoa.
Si cantan, es ti que cantas,
si choran, es ti que choras,
i es o marmurio do ríoi
es a noite i es a aurora.
En todo estás e ti es todo,
pra min i en min mesma moras,
nin me abandonarás nunca,
sombra que sempre me asombras.
Rosalia de Castro 1880
Quando
penso che tu sia fuggito,la tua ombra scura mi sorprende e ritorni ai
piedi del mio capezzale cogliendomi di sorpresa.Quando immagino che tu
te ne sia andato, ti mostri nel sole stesso,sei la stella che brilla, il
vento che fischia. Se cantano sei tu che canti, se piangono sei tu che
piangi, sei il fremito del fiume,sei la notte e l’aurora. Tu sei in tutto e sei tutto per me. In me dimori. Non lasciarmi mai, ombra che sempre mi sorprendi.
Grazie a: Annina
Che bellissima canzone!!!!!
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Postato da: giacabi a 14:58 |
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canti
Cosa sono le nuvole
***
(D. Modugno - P.P. Pasolini)
Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
ahh ma l’erba soavemente delicata
di un profumo che da gli spasimi
ahh tu non fossi mai nata
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso
perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta
ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura
l’unico e tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così
grazie a: http://fontanavivace2.altervista.org/
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Postato da: giacabi a 13:01 |
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pasolini, canti
Samba delle benedizioni
Vinícius de Moraes / Baden Powell
***
Meglio essere allegro che essere triste / Allegria è la miglior cosa che esiste / E` così come un sole dentro il cuore / Ma se vuoi dare a un samba la bellezza / Hai bisogno di un poco di tristezza / Se, non è bello un samba, no
Se no, è come amare una donna solo bella! Una donna deve avere qualche cosa in più della bellezza.
Qualche cosa che piange, qualche cosa che ha malinconia un`aria di amore tribolato; una bellezza che viene dalla tristezza di sapersi donna fatta per amare, per soffrire d`amore e per essere solo perdono.
Fare
un samba non è una barzelletta / Chi fa un samba così non è poeta / Il
samba è preghiera, se lo vuoi / Samba è la tristezza fatta danza /
Tristezza che ha sempre la speranza / Di non essere triste prima o poi.
Prendi
tutti quelli che vanno in giro e scherzano con la vita. Attento, amico!
La vita è una cosa seria e non ti sbagliare, eh? Ce n`è una sola! Due,
che sarebbe meglio, nessuno mi convincerà che ci sono senza provarmelo
con prove definitive, cioé: certificato rilasciato dal Notaio del Cielo e
sottoscritto: Dio (e con la firma autenticata). La vita, amico, è l`arte dell`incontro, malgrado
ci siano tanti disaccordi nella vita. C`è sempre per te una donna in
attesa, gli occhi pieni d`amore, le mani piene diperdono: metti un poco
d`amore nella tua vita, come nel tuo samba.
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Postato da: giacabi a 08:41 |
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canti
PETRUCCIANI UNO CHE SUONAVA LA VOGLIA DI VIVERE
***
Dieci anni senza Michel Petrucciani; dieci anni senza uno degli artisti più geniali e sensibili che abbiano mai calcato le scene del jazz, stroncato nel 1999 (a soli 36 anni) da un implacabile morbo - osteogenesis imperfecta, meglio conosciuto come “malattia delle ossa di vetro” - che ne ha bloccato la crescita, ma che non
ha gli ha mai impedito di affrontare la propria esistenza da
protagonista assoluto, con l’intensità tipica di chi ama la vita fino in
fondo e non vuole sprecare neppure un attimo del dono ricevuto.
Novantasette centimetri di altezza per ventisette chili di peso;
numeri che farebbero sobbalzare sulla sedia i professori della scienza
biogenetica e i grandi maestri del pensiero laico (e in particolare
quelli che si domandano se sia vera vita quella destinata agli «esseri
mostruosi e deformi» ospitati nella Piccola casa della Divina
Provvidenza del Cottolengo…),
ma che il piccolo pianista francese ha saputo sbandierare con baldanza e
fierezza, fino a farli sembrare quelli di un gigante, sia dal punto di
vista umano che artistico; arrivando a suonare al fianco di alcuni dei
più grandi jazzisti della storia, da Kenny Clarke e Lee Konitz a Dizzy
Gillespie e Wayne Shorter, ma anche a esibirsi in un memorabile concerto
di fronte a Giovanni Paolo II in occasione del Congresso Eucaristico di
Bologna del 1997.
Di
Petrucciani si possono ammirare il virtuosismo funambolico e la
padronanza tecnica, ma non si deve trascurare quell’immediatezza
espressiva che gli permetteva di raggiungere il cuore di chiunque avesse
di fronte con la più semplice e cantabile delle melodie. Vederlo
suonare dal vivo era un’esperienza indimenticabile, perché ogni sua
performance appariva una sfida all’impossibile.
Saliva sul palco portato in braccio dagli stessi musicisti, ma non
appena si sedeva al suo pianoforte - dotato di uno speciale marchingegno
che gli permetteva di raggiungere i pedali - e iniziava a suonare, quel
piccolo uomo diventava uno spettacolo nello spettacolo. La sua figura
minuta che si contorceva e dilatava per raggiungere magicamente le
estremità del pianoforte, l’agilità del suo fraseggio e la potenza del
suo tocco, la poesia dei suoi refrain: ogni cosa gridava di continuo al
miracolo.
Un
miracolo immortalato nel Dvd-Video recentemente pubblicato
dall’etichetta Dreyfus, che a un concerto di “piano solo” registrato a
Marciac nel 1996 - durante il quale è possibile ascoltare alcune
splendide composizioni dello stesso Petrucciani (come Looking Up o
Manhattan) insieme con i tributi all’amatissimo Duke Ellington (Caravan e
Take The “A” Train) - affianca il documentario Lettre à Michel
Petrucciani, che il regista Frank Gassenti ha strutturato come un lungo
racconto autbiografico in cui l’artista ripercorre le tappe principali
della sua carriera, ma anche le toccanti interviste al papà, musicista, e
al collega Aldo Romano, che Michel chiamava “il mio angelo custode”.
Una
testimonianza a 360 gradi, intensa e commovente, in cui la personalità
di Petrucciani emerge in tutta la sua grandezza: nell’ironia delle sue
risposte, nei silenzi così eloquenti, nella profondità del suo pensiero,
nella bellezza della musica. Una vera sfida alla forza di gravità che
troppo spesso spinge verso il basso il nostro “mal di vivere.
Andrea Milanesi da: www.tracce.it
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Postato da: giacabi a 08:06 |
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canti, bellezza
"Vanità di vanità"
***
Angelo Branduardi ha composto e musicato la canzone "Vanità di vanità", dedicata a S. Filippo Neri
Vanità di vanitò
vai cercando qua
vai cercando la' ma quando la morte ti cogliera' che ti restera' delle tue voglie vanita' di vanita' sei felice sei dei piaceri tuoi momenti solo d'argento e d'oro alla fine che ti restera' vanita' di vanita' vai cercando qua vai cercando la' seguendo sempre felicita' sono allegro e senza affanni vanita' di vanita' se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno non immagini certo quel che un giorno sara' della tua vanita' tutto vanita' solo vanita' vivete con gioia e semplicita' state buoni se potete tutto il resto e' vanita' tutto vanita' solo vanita' lodate il Signore con umilta' a lui date tutto l'amore nulla piu' vi manchera' se ora guardi allo specchio il tuo volto sereno non immagini certo quel che un giorno sara' della tua vanita' tutto vanita' solo vanita' vivete con gioia e semplicita' state buoni se potete tutto il resto e' vanita' tutto vanita' solo vanita' lodate il Signore con umilta' a lui date tutto l'amore nulla piu' vi manchera' |
Postato da: giacabi a 20:17 |
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canti
CANZONI
***
Ojos de cielo
Victor Heredia
You Raise Me Up.
Josh Groban
Swing Low Sweet Chariot
Coro Incontrotempo
El Camino De Vuelta
Trad. spagnolo ( Lyrics)
Here I Am, Lord
TM, Elisabetin (Lyrics)
Canzone degli occhi e del cuore
Si tratta di un frammento del concerto tenuto da Claudio Chieffo a Sottomarina il 4 marzo 2006, in memoria di don Giussani.
Signore delle cime (Bepi de Marzi)
Coro Nunziatella
La Ballata di Re Pipino
Coro Voci Senza Frontiere (Lyrics)
Dixit Maria (Hans Leo Hassler)
Coro Città di Bastia
Totus Tuus (Marco Frisina)
Coro San Leucio
Ave Maria (G. P.da Palestrina)
Coro Città di Bastia
Cristo al morir tendea
Fra Marc’Antonio da San Germano (sec XVI) (Lyrics)
O Cor Soave
P. Francesco Soto del Langa (sec XVII) (Lyrics)
Jesu Cristo glorioso
Laudario di Cortona (sec XIII) (Lyrics)
Amor dolze senza pare
Laudario di Cortona (sec XIII) (Lyrics)
Magnificat (di Albinoni)
Coro Polifonico Astense
Ave Maria (De Victoria)
Coro Città di Bastia
Sicut Cervus (G. P.da Palestrina)
coro-s-cecilia.it
Cantate Dominum (Croce Giovanni)
Tu mi guardi dalla croce (Mozart)
Coro GS
Regina Coeli (G. Alchinger)
Coro Carpinetum
Non nobis Domine (Tradizionale)
Dall’ “Enrico V”. Il canto delle truppe inglesi dopo la battaglia di Agincourt (1415)
Gesu’ e Francesco
I
contemporanei di san Francesco soprattutto questo pensavano di lui: che
tutto nella sua persona parlava di Gesu’ e tendeva ad assomigliare a
Lui.
grazie a: http://piccpen.wordpress.com/mp3/
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Postato da: giacabi a 14:03 |
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canti
Piccola Stella
***
“Risplende la tua luce nel buio della via
Non so di dove vieni e neppure chi tu sia
Sembri così vicina e sei così lontana
Non conosco il tuo nome, so solo che sei bella
E dovunque ti trovi e chiunque tu sia
Scintilla, scintilla piccola stella”.
Da un’antica nenia irlandese
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Postato da: giacabi a 22:11 |
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canti
Amazing Grace
***
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Postato da: giacabi a 21:02 |
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canti
Il sogno e l' ideale
***
Il
sogno è dato dal fatto che le esigenze del cuore hanno talmente sete di
essere esaudite che, dimenticando la grande presenza tendono a darsi, a
immaginare la forma che le esaudirà......
-le esigenze del cuore sono esigenze di felicità;
-senza la fede, questa certezza di felicità non può essere ragionevole, ma
acquista la forma, una forma che le da il cuore stesso, prendendo
pretesto da qualche presenza che non è ancora la grande Presenza (l'uomo per la donna, il bambino per la madre, i soldi per chi ama i soldi, l'esito politico per chi fa politica) e questo si chiama sogno; il cuore dell'uomo è tentato dal sogno;
-invece, il cuore dell'uomo è fatto per la felicità. Se
riconosce la grande Presenza, se vive la certezza nella grande
Presenza, capisce che è dalla grande Presenza che può venire la ragione
della certezza che i suoi desideri si attuino; perciò domanda con l'aiuto della grande Presenza di raggiungerli così come essa vi ha dato forma eterna: questa forma si chiama ideale. Cioè, la speranza si traduce in desiderio di sogno o in desiderio ideale.
Luigi Giussani da "Si può vivere così"pag 193 ed.Rizzoli
La Promessa
Johnny lavora in fabbrica,
Billy lavora in città,
Terry lavora in una rock’ n’ roll band
in cerca del sound da un milione di dollari.
Io ho trovato un lavoretto giù a Darlington
ma certe sere non ci vado,
certe sere vado al drive-in,
qualche volta resto a casa.
Ho seguito quel sogno
proprio come fanno i ragazzi sullo schermo
e ho guidato una Challenger giù per la Statale 9
tra vie senza uscita e posti malfamati
e quando la promessa è stata infranta,
dei miei sogni ho riscosso le briciole.
Beh, mi ero costruito quella Challenger da solo,
ma avevo bisogno di soldi e così l’ho venduta.
Vivevo con un segreto che avrei dovuto tenere per me,
ma una notte mi sono ubriacato e l’ho rivelato.
Per tutta la vita ho combattuto una battaglia
che nessun uomo può vincere.
Ogni giorno diventa sempre più difficile
far vivere il sogno in cui credo.
Thunder Road,
oh piccola, avevi così ragione...
Thunder Road,
qualcosa muore sull’autostrada stanotte.
Ho vinto una bella somma, una volta, e me la sono spassata,
ma in qualche modo ne ho pagato il duro prezzo.
Dentro mi sentivo come se mi stessi sobbarcando
le anime spezzate di tutti gli sconfitti.
Quando la promessa è infranta continui a vivere
ma qualcosa nel profondo ti è stato rubato;
quando la verità viene rivelata e non fa alcuna differenza,
qualcosa nel tuo cuore si raffredda.
Ho seguito quel sogno
fino alle pianure del sud-ovest
che vanno a morire in locali da due soldi,
e quando la promessa si è spezzata
ero così lontano da casa:
dormivo nel sedile posteriore di una macchina a noleggio
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Postato da: giacabi a 08:25 |
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canti, giussani
Svegliati Uomo Morto
***
Gesù, Gesù aiutami
Sono solo in questo mondo Ed è anche un mondo incasinato Raccontami, raccontami la storia Quella sull’eternità Ed il modo in cui tutto andrà Svegliati, svegliati uomo morto Svegliati, svegliati uomo morto
Gesù, sto aspettando qui, capo
Lo so che stai vegliando su di noi Ma forse le tue mani non sono libere Tuo Padre, ha creato il mondo in sette giorni Lui comanda in Paradiso Ci metterai una parola per me ? Svegliati, svegliati uomo morto Svegliati, svegliati uomo morto
:
Ascolta sopra il ritmo che ti sta confondendo Ascolta l’ancia nel saxofono Ascolta oltre il ronzio della radio Ascolta oltre i suoni di ventole che girano Ascolta attraverso il traffico e la circolazione
Ascolta come la speranza e la pace provino di rimare
Ascolta sopra alle bande che marciano mantenendo il loro ritmo Svegliati, svegliati uomo morto Svegliati, svegliati uomo morto
Gesù, eri proprio dietro l’angolo?
Pensasti di provare ad avvertirla? O stai già lavorando a qualcosa di nuovo? Se c’è un ordine in tutto questo disordine E’ come un registratore a nastro? Possiamo riavvolgerlo solo un’altra volta ? Svegliati, svegliati uomo morto Svegliati, svegliati uomo morto |
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