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sabato 4 febbraio 2012

canti

Conosco delle barche

***
Conosco delle barche
che restano nel porto per paura
che le correnti le trascinino via con troppa violenza.

Conosco delle barche che arrugginiscono in porto
per non aver mai rischiato una vela fuori.

Conosco delle barche che si dimenticano di partire
hanno paura del mare a furia di invecchiare
e le onde non le hanno mai portate altrove,
il loro viaggio è finito ancora prima di iniziare.

Conosco delle barche talmente incatenate
che hanno disimparato come liberarsi.

Conosco delle barche che restano ad ondeggiare
per essere veramente sicure di non capovolgersi.

Conosco delle barche che vanno in gruppo
ad affrontare il vento forte al di là della paura.

Conosco delle barche che si graffiano un po'
sulle rotte dell'oceano ove le porta il loro gioco.

Conosco delle barche
che non hanno mai smesso di uscire una volta ancora,
ogni giorno della loro vita
e che non hanno paura a volte di lanciarsi
fianco a fianco in avanti a rischio di affondare.

Conosco delle barche
che tornano in porto lacerate dappertutto,
ma più coraggiose e più forti.

Conosco delle barche straboccanti di sole
perché hanno condiviso anni meravigliosi.

Conosco delle barche
che tornano sempre quando hanno navigato.
Fino al loro ultimo giorno,
e sono pronte a spiegare le loro ali di giganti
perché hanno un cuore a misura di oceano.
JAQUES  BREL

Postato da: giacabi a 17:39 | link | commenti
canti

domenica, 27 marzo 2011
Preghiera
***


Preghiera - di Mia Martini
Finché tramonta il sole
finché la terra va
tu dona o mio Signore
a chi ti chiederà.
A chi non vede, gli occhi
la pace a chi non l'ha
e la speranza ai vecchi
che vogliono restar.
Ma l'uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l'acqua va a cercar.
A chi chiede il potere
dagliene a sazietà
e a chi denaro chiede
dagliene a volontà.
E poi dona al vigliacco
le gambe per fuggir
e a tutti i vagabondi
un letto per dormir.
Ma l'uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l'acqua va a cercar.

Finché tramonta il sole
tutto puoi fare tu
e a chi chiede violenza
tu dagliene di più
la libertà agli oppressi
ai giusti l'umiltà
io chiedo, solamente
di me non ti scordar!
Ma l'uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l'acqua va a cercar.

Ma l'uomo non capisce
e cosa fa?
Ha il mare in tasca
e l'acqua va a cercar

Postato da: giacabi a 09:07 | link | commenti
canti, preghiere

domenica, 30 gennaio 2011

Testo vuoto a perdere
Vasco Rossi Gaetano Curreri


 

Sono un peso per me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata grande
senza neanche accorgermene

E ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere
la mia cellulite
le mie nuove consapevolezze
consapevolezze

quanto tempo che è passato
senza che me ne accorgessi
quanti giorni sono stati
sono stati quasi eterni
quanta vita che ho vissuto
inconsapevolmente
quanta vita che ho buttato
che ho buttato via per niente
che ho buttato via per niente

dai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa
ma non mi fermo più
a cercare qualcosa
qualche cosa di più
che alla fine poi
ti tocca ripagare

sono un altra da me stessa
sono un vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgemene

E ora sono qui che guardo
che mi guardo crescere
la mia cellulite
le mie nuove consapevolezze
consapevolezze

dai ti dirò come mai
giro ancora per strada
vado a fare la spesa

ma non mi fermo più
mentre vado cercare
quello che non c’è più
perchè il tempo ha cambiato le persone

ma non mi fermo più
mentre vado cercare
quello che non c’è più
perchè il tempo ha cambiato le persone

sono un altra da me stessa
sono un
vuoto a perdere
sono diventata questa
senza neanche accorgemene


 

Postato da: giacabi a 07:09 | link | commenti
canti

martedì, 09 novembre 2010




























































































































Nick Cave God is in the house
***
                                                                  
We've laid the cables and the wires Abbiamo posato i cavi e i fili
We've split the wood and stoked the fires Abbiamo spaccato la legna ed attizzato il fuoco
We've lit our town so there is no Abbiamo illuminato la nostra città e così
Place for crime to hide Non c’è posto dove il crimine possa nascondersi
Our little church is painted white La nostra piccola chiesa è dipinta di bianco
And in the safety of the night E nella sicurezza della notte
We all go quiet as a mouse Ce ne andiamo zitti come topi
For the word is out Perché gira voce che Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
No cause for worry now Non c’è ragione di cui preoccuparsi ora
God is in the house Dio è nella casa
   
Moral sneaks in the White House Spioni morali nella casa bianca
Computer geeks in the school house Maniaci del computer nell’edificio scolastico
Drug freaks in the crack house Fricchettoni drogati nella casa del crack
We don't have that stuff here Non abbiamo questa roba qui
We have a tiny little Force Abbiamo una piccola Forza
But we need them of course Ma abbiamo ovviamente bisogno di loro
For the kittens in the trees Per i gattini sugli alberi
And at night we are on our knees E di notte ci mettiamo in ginocchio
As quiet as a mouse Silenziosi come topi
For God is in the house Perché Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
And no one's left in doubt Nessuno rimane dubbioso
God is in the house Dio è nella casa
   
Homos roaming the streets in packs Omosessuali che vagano per le strade in gruppi
Queer bashers with tyre-jacks Picchiatori di froci con i cric
Lesbian counter-attacks Le lesbiche contrattaccano
That stuff is for the big cities Quella roba è tipica delle grandi città
Our town is very pretty La nostra città è davvero carina
We have a pretty little square Con una piazza piccola e carina
We have a woman for a mayor Abbiamo un sindaco donna
Our policy is firm but fair La nostra politica è ferma ma giusta
Now that God is in the house Ora che Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
Any day now He'll come out Ogni giorno potrebbe essere quello buono perché lui arrivi
God is in the house Dio è nella casa
   
Well-meaning little therapists Piccoli terapisti bene intenzionati
Goose-stepping twelve-stepping Tetotalitarianists Astemi-totalitaristi in cura disintossicante a passo d’oca
The tipsy, the reeling and the drop down pissed Gli alticci, quelli che barcollano e gli ubriachi che cadono in terra
We got no time for that stuff here Non abbiamo tempo per queste cose qui
Zero crime and no fear Zero crimine e nessuna paura
We've bred all our kittens white Abbiamo allevato solo gattini bianchi
So you can see them in the night Così potete vederli di notte
And at night we're on our knees E noi ci mettiamo tutti in ginocchio
As quiet as a mouse Silenziosi come topi
Since the word got out Da quando gira voce
From the North down to the South Da Nord giù a Sud
For no-one's left in doubt Perché nessuno rimane dubbioso
There's no fear about E in giro non c’è paura
If we all hold hands and very quietly shout Se ci teniamo tutti per mano e con voce sommessa urliamo
Hallelujah Hallelujah
God is in the house Dio è nella casa
God is in the house Dio è nella casa
Oh I wish He would come out Oh vorrei che venisse fuori
God is in the house Dio è nella casa

Postato da: giacabi a 14:54 | link | commenti
canti

domenica, 19 settembre 2010
Vuestra soy - S.ta Teresa d'Avila
***

 
 http://www.youtube.com/watch?v=vo0duR_6uDE
Vuestra soy - S.ta Teresa d'Avila

Vuestra soy pues me criasteis;
vuestra, pues me redimisteis;
vuestra, pues que me sufristeis;
vuestra, pues que me llamasteis;
vuestra, porque me esperasteis;
vuestra, porque no me perdí.
¿ qué mandáis hacer de mí ?
¿Qué mandáis, pues, buen Señor,
que haga tan vil criado?
¿Cuál oficio le habéis dado
a este esclavo pecador?
Vesme aquí, mi dulce Amor;
Amor dulce, veisme aquí.
¿Qué mandáis hacer de mí?
Veis aquí mi corazón,
yo lo pongo en vuestra palma :
mi cuerpo, mi vida y alma,
mis entrañas y afición.
Dulce Esposo y Redención,
pues por vuestra me ofrecí;
¿ qué mandáis hacer de mí ?

Haga fruto o no lo haga,
esté callando o hablando,
muéstreme la Ley mi llaga,
goce de Evangelio habiendo;
esté penando o gozando,
sólo Vos en mi vivid.
¿Qué mandáis hacer de mí?
Traduzione:
Sono tua perché mi hai creata,
sono tua perché mi hai redenta,
sono tua perché mi hai voluta,
sono tua perché mi hai chiamata,
tua perché mi hai attesa,
tua perché non mi sono perduta,
cosa vuoi fare di me?
Cosa vuoi fare di me buon Signore,
di questa vile domestica?
Quale compito hai dato
a questa misera serva?
Eccomi mio dolce amore,
amore dolce, eccomi qui,
cosa vuoi fare di me?
Eccoti il mio cuore,
io lo pongo nella Tua mano,
il mio corpo, la mia vita e la mia anima,
le mie speranze e la mia angoscia,
dolce Sposo e Redentore,
poiché a te mi sono offerta,
cosa vuoi fare di me?
Che porti frutto oppure no,
che stia tacendo o stia parlando,
mostrami quali sono
le leggi del Vangelo
Sia nella gioia che nel dolore,
solo Tu vivi in me,
cosa vuoi fare di me?

Postato da: giacabi a 17:09 | link | commenti
canti, steresa

venerdì, 17 settembre 2010
BADDE LONTANA
Bertas


L'inverno stava per finire,quando un grosso masso è precipitato dalla
collina ed è rotolato giù sino alla valle,finendo la sua corsa sopra il
tetto di un mulino.IL masso dopo aver sfondato il tetto,è caduto su una
culla dove dormiva un bambino di pochi mesi:Pietro Pisano.Quando la
...madre è accorsa,sentito il forte boato,il bambino aveva già lasciato
questo mondo.
Questa tragica storia,accaduta nel 1957 a San
Lorenzo(frazione di Osilo),è il motivo ispiratore della canzone Badde
Lontana,e l'autore è nato proprio in questa valle di mulini,dove viveva
nel momento della tragedia.
Composta insieme ad Antonio Costa nel
1972 e incisa per la prima volta dai Bertas nel 1974,Antonio Strinna
immagina che la madre del bambino ritorni nella valle il 10 di agosto,
alla festa di San Lorenzo.La donna si ritrova così in una situazione di
conflitto interiore con la festa e sopratutto con la valle che le ha
ucciso il figlioletto.Gioia e dolore,fede e disperazione,amore e
incapacità di perdonare,tutto si scontra dentro di lei,in una sorta di
guerra continua,inevitabile.Ma alla fine,ecco che si affaccia uno
spiraglio di luce:la donna si rivolge fiduciosa al santo,gli chiede di
prenderla per mano,di farla sperare insieme a lei
.
In oltre
trent'anni di vita ,e dopo l'incisione dei Bertas,questa canzone ha
conosciuto moltissimi interpreti,in Sardegna e nella penisola,ed è stata
eseguita in molti paesi del mondo.Da tempo viene considerata parte
integrante del canto popolare sardo.
Un ringraziamento particolare va
ad Antonio Strinna per la disponibilità e le informazioni datemi.
Alcune
foto di quelle inserite nel video sono state gentilmente messe a
disposizione da Antonio.
Per ulteriori informazioni:

www.antoniostrinna.it

TRADUZIONE
Valle
lontana
Sotto il cielo di mio figlio
adesso si canta per tre
giorni:
valle lontana,valle di san Lorenzo
soltanto io piango
pensando a te!

Me l'hai ucciso senza pietà
con una roccia
rubata a Dio:
valle lontana,valle di San Lorenzo
come faccio a
perdonarti?

Gente allegra e bella festa
poeti in ogni casa
voglio
cantare,voglio pregare
ma il mio cuore non mi ascolta.

Dammi
la mano San Lorenzo
c'è la guerra dentro di me
Dammi la mano,mi
sto perdendo
fammi sperare insieme a te.....


Postato da: giacabi a 20:14 | link | commenti
canti

lunedì, 13 settembre 2010
CANZONI

Pop/Rock

***
da: http://www.culturacattolica.it/default.asp?id=142&id_n=5004

Postato da: giacabi a 17:41 | link | commenti
canti

The things that I see - Bay Ridge Band

 
Fonte: Centro Culturale Rebora
***

Questa bella canzone del gruppo newyorkese riprende l'episodio evangelico della guarigione del cieco nato (Vangelo di Giovanni, cap. 11).
I farisei accusano Cristo di essere un peccatore, perché compie miracoli in giorno di sabato, cioè in contraddizione con una norma da loro considerata intoccabile. Il miracolato viene interrogato e diffidato. Ma egli ha ben chiara una cosa: che adesso ci vede. Questa evidenza non è sottoponibile a discussione, non è negabile. Prima era cieco; ha incontrato un uomo straordinario e adesso ci vede.
Discutere l'evidenza di questo segno è irragionevole. È ideologico: cioè è una violenza fatta alla realtà in nome di un'idea, di un preconcetto.
È un segno che rimanda ad un altro. Il cieco guarito cerca perciò di rincontrare e vedere colui che lo ha guarito.


Testo della canzone (lingua originale)

The things that I see
Got me laughin'like a baby
The things that I see
Got me cryin'like a man
The things that I see
I can look at what He gave me!
And He's gonna show me
Even more then I see.

Just the other day
I heard a voice in the darkness
Sendin'me away
With mud on my face
I heard the people say
He's crazy and he's hopeless
Til a splash washed the darkness away!

Makin'me esplain
To a lot ot angry faces
Talkin'to'em plain
They don't hear what I say
Tellin'me again
"He's a sinner and He's reckless"
but there's only one thing I can say…

He come to me again
And this time I could see Him
Told me how he'd been
Out lookin'for me
He told me to believe
I said "what should I believe in?"
He said "Keep on believin'in me!"

Testo della canzone (traduzione italiana)

Le cose che vedo
Mi fanno ridere come un bambino
Le cose che vedo
Mi fanno piangere come un uomo
Le cose che vedo:
posso guardare a ciò che Lui mi ha dato, ed Egli mi mostrerà
ancora di più di ciò che vedo.

Proprio l'altro giorno
Ho udito una voce nelle mie tenebre
Mi ha mandato altrove
Con del fango sulla mia faccia
Udivo la gente dire
Che egli è un pazzo e un disperato,
Finchè uno spruzzo d'acqua ha lavato via da me le tenebre!

Cercando di spiegarmi
A gente col volto arrabbiato
Di parlare a loro chiaramente…
Ma loro non ascoltano ciò che dico
E mi dicono ancora
"Lui è un peccatore e un imprudente"
Ma c'è solo una cosa che io posso dire…

Egli venne di nuovo vicino a me
E questa volta potevo vederlo;
mi disse che mi aveva cercato
E mi disse di credere
Io chiesi: "In cosa devo credere?"
Mi disse: "Continua a credere in me".

Postato da: giacabi a 17:36 | link | commenti
canti

giovedì, 17 giugno 2010
Preghiamo per Caterina la figlia di Antonio Socci



Ojos de cielo
Si yo miro el fondo de tus ojos tiernos
se me borra el mundo con todo su infierno.
Se me borra el mundo y descubro el cielo
cuando me zambullo en tus ojos tiernos. 
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo… 
Si yo me olvidara de lo verdadero,
si yo me alejara de lo más sincero,
tus ojos de cielo me lo recordaran,
si yo me alejara de lo verdadero. 
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo… 
Si el sol que me alumbra se apagara un día
y una noche oscura ganara mi vida,
tus ojos de cielo me iluminarían,
tus ojos sinceros, mi camino y guía. 
Ojos de cielo, ojos de cielo,
no me abandones en pleno vuelo.
Ojos de cielo, ojos de cielo,
toda mi vida por este sueño.
Ojos de cielo, ojos de cielo…
Ojos de cielo, ojos de cielo…

Traduzione

Occhi di cielo

Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri
mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.
Mi si cancella il mondo e scopro il cielo
quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
non abbandonarmi in pieno volo.
Occhi di cielo, occhi di cielo,
tutta la mia vita per questo sogno…
Se io mi dimenticassi di ciò che è vero
se io mi allontanassi da ciò  che è sincero
i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,
se io mi allontanassi dal vero.
Occhi di cielo..
Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse
e una notte buia vincesse sulla mia vita,
i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,
i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.
Occhi di cielo…

Postato da: giacabi a 18:18 | link | commenti
canti, socci

venerdì, 11 giugno 2010

"Quello che un uomo veramente possiede è quanto ha dentro di sé ; quanto ha fuori di sè non dovrebbe avere la benchè minima importanza." (O. Wilde)

Postato da: giacabi a 14:34 | link | commenti
canti

martedì, 01 giugno 2010
LA VITA E' UN DONO, Ogni cosa è grazia


Postato da: giacabi a 21:25 | link | commenti
canti

sabato, 29 maggio 2010
Johnny Cash, il rock
che cantava la fede

Personal Jesus
Personal Jesus - Depeche Mode

"Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who cares
Your own personal Jesus
Someone to hear your prayers
Someone who's there

Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer

Take second best
Put me to the test
Things on your chest
You need to confess
I will deliver
You know I'm a forgiver

Reach out and touch faith
Reach out and touch faith

Your own personal Jesus...

Feeling unknown
And you're all alone
Flesh and bone
By the telephone
Lift up the receiver
I'll make you a believer
I will deliver
You know I'm a forgiver

Reach out and touch faith

Your own personal Jesus

Reach out and touch faith"


Traduzione


 Gesù personale

"Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno a cui importi di te
Il tuo Gesù personale
Qualcuno che ascolti le tue preghiere
Qualcuno che sia lì
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Prendi la seconda scelta
Mettimi alla prova
Cose nel tuo petto
Che hai bisogno di confessare
Io gliele porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale…
Ti senti sconosciuto
E sei tutto solo
Carne e ossa
Vicino al telefono
Solleva la cornetta
Farò di te un credente
Io ti porterò
Sai che io sono una che perdona
Allunga la mano e tocca la fede
Il tuo Gesù personale
Allunga la mano e tocca la fede"

 

 
Ci sono artisti che arrivano ad usare i valori come maschera: per ottenere maggiore successo. E poi ci sono quelli come Johnny Cash. Non un santo, certo. Uno che ha conosciuto la prigione ed ha rischiato la morte di overdose: ma pure uno che, ad un certo punto della sua vita, ha colto di essa un possibile Senso con la maiuscola, e delle sue canzoni sugli ultimi ha iniziato a fare dolenti, commossi inni all’uomo. Innestati nella propria fede in un Dio che all’uomo dà orizzonti e speranze.

Quando si parla di Johnny Cash, scomparso nel 2003 per complicazioni del diabete (ma fors’anche perché provato dalla morte della moglie June pochi mesi prima), si parla di un personaggio che va oltre gli stereotipi. Quelli del rock che sfiorava, quelli del blues che interpretava magistralmente, quelli che ne hanno fatto personaggio anche televisivo. Prima perché anticonformista anche in senso retrivo e poi «solo» perché scomodo; ma quasi mai indagando a fondo il perché di quel suo scomodo cantare l’uomo e Dio. Sono quindi importanti, le occasioni per esplorare uno come Johnny Cash, specie di questi tempi. Anche in «prodotti» come un dvd e un libro, che seguono di poco il suo album postumo Ain’t no grave, ulteriore e toccante testimonianza di arte intrisa di fede e umanità. Certo, poi bisognerà, dal dvd e dal libro, passare ad ascoltarlo, Cash: ma questi due «prodotti» spingono a farlo.

Il dvd, Singing at his best, presenta 17 rare apparizioni di Cash in tv. A cantare Cristo, i dolori della gente comune, l’amore in senso alto. Non a fare il «personaggio». E il libro, The man in black - Testi commentati, edito da Arcana, beh, è un ritratto fuori dagli schemi redatto facendo arguta selezione di ciò che conta di più, nella storia di Cash. Il giovane cantante country che viene educato al rispetto della terra ed a credere che c’è Qualcuno che la terra governa, e da cui bisogna saper accettare anche faccende come le alluvioni. Quello che torna nelle carceri a cantare e, pur potendone fare solo evento discografico, diviene portavoce dei reietti, interpretandone pentimenti e disagi.

Quello che canta l’America discostandosi dal «sogno» per sottolineare anche ingiustizie e tragedie. Quello che, sì, diviene «Man in black», «personaggio», ma «per i poveri» e «per quelli che non hanno mai letto le parole di Gesù». Quello che si confessa in pubblico gridando che nella fede ha trovato un senso. Quello che ritrova il successo con i dischi di American Recordings, azzerando ogni residuo rischio di predicare o speculare sulla sua storia di disastri e riscatto.

E per chi Cash non lo conoscesse, forse una spinta in più per riflettere sul suo mondo viene dagli autori del libro di cui si parla. Valter e Francesco Binaghi, un padre e un figlio. Un padre che ha conosciuto la droga, lo scrive, e rilancia: narrando Cash per testimoniare ai giovani che si possono vincere, i demoni della modernità. E un figlio pazzo dell’heavy metal che scopre Cash, e capisce che la musica può essere anche altro. Un padre e un figlio che chiudono il loro lavoro segnalando come l’eredità di Cash per l’uomo del Duemila sia «voce, chitarra e fede». «Bagaglio leggero», scrivono. E quanto scomodo, oggi. Eppure, senza la fede, la voce di Cash non sarebbe stata la stessa: ed avremmo un esempio in meno di quanto, volendo, anche una chitarra può aiutare a vivere.
da:www.avvenire.it  23.05.2010

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canti, testimonianza, cash jonny

mercoledì, 17 febbraio 2010
 

Tomorrow U2

***

Won't you come back tomorrow
Won't you come back tomorrow
Won't you come back tomorrow
Can I sleep tonight


Outside
Somebody's outside
Somebody's knocking at the door
There's a black car parked
At the side of the road
Don't go to the door
Don't go to the door

I'm going out
I'm going outside mother
I'm going out there

Won't you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow
Will you be back tomorrow

Who broke the window
Who broke down the door
Who tore the curtain
And who was He for
Who healed the wounds
Who heals the scars
Open the door
Open the door

Won't you come back tomorrow
Won't you be back tomorrow
Will you be back tomorrow
Can I sleep tonight

Cause I want you...I...I want you...
I really...I...I want...I...I...
I want you to be back tomorrow
I want you to be back tomorrow
Will you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow
Won't you be back tomorrow
Will you be back tomorrow
Open up, open up
To the lamb of God
To the love of he who made
The blind to see

He's coming back
He's coming back
I believe it
Jesus coming
I'm gonna be there
I'm gonna be there mother
I'm gonna be there mother
I'm going out there
And you're gonna be there...

Non tornerai indietro domani
Non tornerai indietro domani,
non tornerai indietro domani,
posso dormire questa notte

Fuori,
qualcuno è fuori,
qualcuno sta bussando alla porta,
C’è una macchina nera parcheggiata
Al lato della strada
Non andare alla porta,
non andare alla porta,

io andrò,
andrò fuori, madre,
andrò là fuori

Non tornerai indietro domani
Non tornerai indietro domani,
sarai di ritorno domani.


Chi ha rotto la finestra,
chi ho sfondato la porta,
chi ha strappato la tenda

e per chi Egli era,
colui che ha guarito le ferite,
che sana le cicatrici,
apri la porta,
apri la porta

Non tornerai domani,
non tornerai domani,
sarai di ritorno domani
io posso dormire questa notte


Perché io voglio te… voglio te…
Realmente voglio…
Voglio che tu sia di ritorno domani
Voglio che tu sia di ritorno domani
Sarai di ritorno domani

Non sarai di ritorno domani,
non sarai di ritorno domani
sari di ritorno domani,
apri, apri
all’agnello di Dio,
all’amore di chi ha fatto vedere
al cieco
 
Egli sta tornando
Egli sta tornando
Io lo credo
Gesù sta venendo

Io sarò là
Io sarò là, madre,
io sarò là, madre,
sarò là fuori
e tu sarai là

 

Postato da: giacabi a 09:31 | link | commenti
canti, gesù

giovedì, 31 dicembre 2009

TE DEUM
***

Noi ti lodiamo, Dio
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre,
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode;
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio,
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria,
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte,
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre.
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore,
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore,
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo,
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore,
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia:
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore,
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza,
non saremo confusi in eterno.
AUGURI A TUTTI
DI BUON ANNO!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 

Postato da: giacabi a 21:41 | link | commenti
canti, preghiere

lunedì, 28 dicembre 2009

O E' NATALE TUTTI I GIORNI
***
G

 GRAZIE A :STELLANUOVA

Postato da: giacabi a 22:08 | link | commenti
canti, natale

giovedì, 12 novembre 2009
Vita tranquilla
  ***
 


Ho sempre pensato
"Quando avrò questo sarò saziato"
ma poi avevo questo,  era lo stesso..
Ho sempre pensato
"Troverò il mare e sarò bagnato",
il mare ho trova, ma nulla è cambiato..
Che cos’è che io aspetto..?
Io voglio una vita tranquilla
perché è da quando sono nato
che sono spericolato
Io voglio una vita serena
perché è da quando sono nato che è
disperata, spericolata,
però libera, verde e sconfinata..
Io dovrei, non dovrei
Ho sempre pensato
quando avrò il cielo sarò stellato
divenni una stella ma ero lo stesso
sempre lo stesso
Ho sempre pensato
troverò lei e sarò rinato
lei ho trovato, qualcosa è cambiato
qualcosa è cambiato..
L’ultima illusione non è svanita
io libero per sempre..
Io voglio una vita tranquilla
perché è da quando son nato che sono spericolato
Io voglio una vita serena
perché è da quando son nato che è
disperata, spericolata,
però libera, verde e sconfinata..

Da "Vita tranquilla" di Tricarico.

Postato da: giacabi a 22:25 | link | commenti
canti, senso religioso

domenica, 11 ottobre 2009
Ma che cos'è la vita?
***


grazie a: Stellanuova

Postato da: giacabi a 19:50 | link | commenti
canti

-          Bay Ridge Band
-            ***

Postato da: giacabi a 19:42 | link | commenti
canti

mercoledì, 23 settembre 2009
Mi sei scoppiato dentro al cuore
***
    
MINA "Mi sei scoppiato dentro al cuore" 1967
 
   
Era
solamente ieri sera
io parlavo con gli amici
scherzavamo tra di noi

e tu e tu e tu
tu sei arrivato
m'hai guardato e allora
tutto e' cambiato per me
Mi sei scoppiato
dentro al cuore all'improvviso
all'improvviso non so perché
non lo so perché all'improvviso
all'improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all'improvviso per te
Ora
io non ho capito ancora
non so come può finire
quello che succederà
ma tu, ma tu, ma tu
tu l'hai capito
l'hai capito ho visto
eri cambiato anche tu
Mi sei scoppiato
dentro al cuore all'improvviso
all'improvviso non so perché
non lo so perché all'improvviso
all'improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all'improvviso per te
Mi sei scoppiato
dentro al cuore all'improvviso
all'improvviso non so perché
non lo so perché all'improvviso
all'improvviso
sarà perché mi hai guardato
come nessuno mi ha guardato mai
mi sento viva
all'improvviso per te.
 Postato da: graciete Grazieeeeeeeee

Postato da: giacabi a 21:54 | link | commenti (2)
canti

 Occhi di cielo
***
Occhi di cielo                    da: http://www.antoniosocci.


Se guardo il fondo dei tuoi occhi teneri

mi si cancella il mondo con tutto il suo inferno.

Mi si cancella il mondo e scopro il cielo

quando mi tuffo nei tuoi occhi teneri.

Occhi di cielo, occhi di cielo,

non abbandonarmi in pieno volo.

Occhi di cielo, occhi di cielo,

tutta la mia vita per questo sogno…

Se io mi dimenticassi di ciò che è vero

se io mi allontanassi da ciò  che è sincero

i tuoi occhi di cielo me lo ricorderebbero,

se io mi allontanassi dal vero.

Occhi di cielo..

Se il sole che mi illumina un giorno si spegnesse

e una notte buia vincesse sulla mia vita,

i tuoi occhi di cielo mi illuminerebbero,

i tuoi occhi sinceri, che sono per me cammino e guida.

Occhi di cielo…

 Come si fa a non piangere?!!! … E ora, se volete, potete sentire come canta la mia Caterina: è sua la voce solista. Oh Madre mia, permettile di tornare a cantare per Te !!!


Ojos de cielo

Si yo miro el fondo de tus ojos tiernos

se me borra el mundo con todo su infierno.

Se me borra el mundo y descubro el cielo

cuando me zambullo en tus ojos tiernos.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

no me abandones en pleno vuelo.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

toda mi vida por este sueño.

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Si yo me olvidara de lo verdadero,

si yo me alejara de lo más sincero,

tus ojos de cielo me lo recordaran,

si yo me alejara de lo verdadero.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

no me abandones en pleno vuelo.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

toda mi vida por este sueño.

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Si el sol que me alumbra se apagara un día

y una noche oscura ganara mi vida,

tus ojos de cielo me iluminarían,

tus ojos sinceros, mi camino y guía.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

no me abandones en pleno vuelo.

Ojos de cielo, ojos de cielo,

toda mi vida por este sueño.

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Ojos de cielo, ojos de cielo…

Preghiamo  la Madonna per Caterina

Postato da: giacabi a 19:19 | link | commenti (3)
canti

domenica, 13 settembre 2009
Negra Sombra
***
Cando penso que te fuches,
negra sombra que me asombras,
ó pé dos meus cabezales
tornas facéndome mofa.
Cando maxino que es ida,
no mesmo sol te me amostras,
i eres a estrela que brila,
i eres o vento que zoa.

Si cantan, es ti que cantas,
si choran, es ti que choras,
i es o marmurio do ríoi
es a noite i es a aurora.

En todo estás e ti es todo,
pra min i en min mesma moras,
nin me abandonarás nunca,
sombra que sempre me asombras.

Rosalia de Castro 1880

Quando penso che tu sia fuggito,la tua ombra scura mi sorprende e ritorni ai piedi del mio capezzale cogliendomi di sorpresa.Quando immagino che tu te ne sia andato, ti mostri nel sole stesso,sei la stella che brilla, il vento che fischia. Se cantano sei tu che canti, se piangono sei tu che piangi, sei il fremito del fiume,sei la notte e l’aurora. Tu sei in tutto e sei tutto per me. In me dimori. Non lasciarmi mai, ombra che sempre mi sorprendi.
Grazie a: Annina
Che bellissima canzone!!!!!

Postato da: giacabi a 14:58 | link | commenti
canti

venerdì, 21 agosto 2009
Cosa sono le nuvole
 ***
 (D. Modugno - P.P. Pasolini)

Che io possa esser dannato
se non ti amo
e se così non fosse
non capirei più niente
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così

ahh ma l’erba soavemente delicata
di un profumo che da gli spasimi
ahh tu non fossi mai nata
tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così

il derubato che sorride
ruba qualcosa al ladro
ma il derubato che piange
ruba qualcosa a se stesso
perciò io vi dico
finché sorriderò
tu non sarai perduta

ma queste son parole
e non ho mai sentito
che un cuore, un cuore affranto
si cura
l’unico e tutto il mio folle amore
lo soffia il cielo
lo soffia il cielo
così

Postato da: giacabi a 13:01 | link | commenti
pasolini, canti

mercoledì, 19 agosto 2009

Samba delle benedizioni
Vinícius de Moraes / Baden Powell
***
 
Meglio essere allegro che essere triste / Allegria è la miglior cosa che esiste / E` così come un sole dentro il cuore / Ma se vuoi dare a un samba la bellezza / Hai bisogno di un poco di tristezza / Se, non è bello un samba, no
Lasar Segall - Interior-de-IndigentesGiorgio De Chirico - Sothern Song
Se no, è come amare una donna solo bella! Una donna deve avere qualche cosa in più della bellezza.
Qualche cosa che piange, qualche cosa che ha malinconia un`aria di amore tribolato; una bellezza che viene dalla tristezza di sapersi donna fatta per amare, per soffrire d`amore e per essere solo perdono.
 H. MATISSE - la-musique LUIZ SUGIMOTO
Fare un samba non è una barzelletta / Chi fa un samba così non è poeta / Il samba è preghiera, se lo vuoi / Samba è la tristezza fatta danza / Tristezza che ha sempre la speranza / Di non essere triste prima o poi.
Cândido Portinari - frevo"Orfeu negro"
Prendi tutti quelli che vanno in giro e scherzano con la vita. Attento, amico! La vita è una cosa seria e non ti sbagliare, eh? Ce n`è una sola! Due, che sarebbe meglio, nessuno mi convincerà che ci sono senza provarmelo con prove definitive, cioé: certificato rilasciato dal Notaio del Cielo e sottoscritto: Dio (e con la firma autenticata). La vita, amico, è l`arte dell`incontro, malgrado ci siano tanti disaccordi nella vita. C`è sempre per te una donna in attesa, gli occhi pieni d`amore, le mani piene diperdono: metti un poco d`amore nella tua vita, come nel tuo samba.

Postato da: giacabi a 08:41 | link | commenti
canti

sabato, 11 luglio 2009
PETRUCCIANI   UNO CHE SUONAVA LA VOGLIA DI VIVERE
***



Dieci anni senza Michel Petrucciani; dieci anni senza uno degli artisti più geniali e sensibili che abbiano mai calcato le scene del jazz, stroncato nel 1999 (a soli 36 anni) da un implacabile morbo - osteogenesis imperfecta, meglio conosciuto come “malattia delle ossa di vetro” - che ne ha bloccato la crescita, ma che non ha gli ha mai impedito di affrontare la propria esistenza da protagonista assoluto, con l’intensità tipica di chi ama la vita fino in fondo e non vuole sprecare neppure un attimo del dono ricevuto.
Novantasette centimetri di altezza per ventisette chili di peso; numeri che farebbero sobbalzare sulla sedia i professori della scienza biogenetica e i grandi maestri del pensiero laico (e in particolare quelli che si domandano se sia vera vita quella destinata agli «esseri mostruosi e deformi» ospitati nella Piccola casa della Divina Provvidenza del Cottolengo…), ma che il piccolo pianista francese ha saputo sbandierare con baldanza e fierezza, fino a farli sembrare quelli di un gigante, sia dal punto di vista umano che artistico; arrivando a suonare al fianco di alcuni dei più grandi jazzisti della storia, da Kenny Clarke e Lee Konitz a Dizzy Gillespie e Wayne Shorter, ma anche a esibirsi in un memorabile concerto di fronte a Giovanni Paolo II in occasione del Congresso Eucaristico di Bologna del 1997.
Di Petrucciani si possono ammirare il virtuosismo funambolico e la padronanza tecnica, ma non si deve trascurare quell’immediatezza espressiva che gli permetteva di raggiungere il cuore di chiunque avesse di fronte con la più semplice e cantabile delle melodie. Vederlo suonare dal vivo era un’esperienza indimenticabile, perché ogni sua performance appariva una sfida all’impossibile. Saliva sul palco portato in braccio dagli stessi musicisti, ma non appena si sedeva al suo pianoforte - dotato di uno speciale marchingegno che gli permetteva di raggiungere i pedali - e iniziava a suonare, quel piccolo uomo diventava uno spettacolo nello spettacolo. La sua figura minuta che si contorceva e dilatava per raggiungere magicamente le estremità del pianoforte, l’agilità del suo fraseggio e la potenza del suo tocco, la poesia dei suoi refrain: ogni cosa gridava di continuo al miracolo.
Un miracolo immortalato nel Dvd-Video recentemente pubblicato dall’etichetta Dreyfus, che a un concerto di “piano solo” registrato a Marciac nel 1996 - durante il quale è possibile ascoltare alcune splendide composizioni dello stesso Petrucciani (come Looking Up o Manhattan) insieme con i tributi all’amatissimo Duke Ellington (Caravan e Take The “A” Train) - affianca il documentario Lettre à Michel Petrucciani, che il regista Frank Gassenti ha strutturato come un lungo racconto autbiografico in cui l’artista ripercorre le tappe principali della sua carriera, ma anche le toccanti interviste al papà, musicista, e al collega Aldo Romano, che Michel chiamava “il mio angelo custode”.
Una testimonianza a 360 gradi, intensa e commovente, in cui la personalità di Petrucciani emerge in tutta la sua grandezza: nell’ironia delle sue risposte, nei silenzi così eloquenti, nella profondità del suo pensiero, nella bellezza della musica. Una vera sfida alla forza di gravità che troppo spesso spinge verso il basso il nostro “mal di vivere.


Andrea Milanesi       da:   www.tracce.it



grazie all'amica : Utente: StellaNuova Stellanuova

Postato da: giacabi a 08:06 | link | commenti
canti, bellezza

lunedì, 08 giugno 2009
"Vanità di vanità"
 ***
Angelo Branduardi ha composto e musicato la canzone "Vanità di vanità", dedicata a S. Filippo Neri
Vanità di vanitò
vai cercando qua
vai cercando la'
ma quando la morte
ti cogliera'
che ti restera'
delle tue voglie
vanita' di vanita'
sei felice sei
dei piaceri tuoi
momenti solo
d'argento e d'oro
alla fine che
ti restera'
vanita' di vanita'
vai cercando qua
vai cercando la'
seguendo sempre
felicita'
sono allegro e
senza affanni
vanita' di vanita'
se ora guardi allo
specchio
il tuo volto sereno
non immagini certo
quel che un giorno
sara' della tua
vanita'
tutto vanita'
solo vanita'
vivete con gioia e
semplicita'
state buoni se potete
tutto il resto e'
vanita'
tutto vanita'
solo vanita'
lodate il Signore
con umilta'
a lui date tutto
l'amore
nulla piu'
vi manchera'
se ora guardi allo
specchio
il tuo volto sereno
non immagini certo
quel che un giorno
sara' della tua
vanita'
tutto vanita'
solo vanita'
vivete con gioia e
semplicita'
state buoni se potete

 tutto il
resto e' vanita'
tutto vanita'
solo vanita'
lodate il Signore
con umilta'
a lui date tutto
l'amore nulla
piu' vi manchera'

Postato da: giacabi a 20:17 | link | commenti (1)
canti

venerdì, 05 giugno 2009
CANZONI
***
Ojos de cielo
Victor Heredia
You Raise Me Up.
Josh Groban
Swing Low Sweet Chariot
Coro Incontrotempo
El Camino De Vuelta
Trad. spagnolo ( Lyrics)
Here I Am, Lord
TM, Elisabetin (Lyrics)
Canzone degli occhi e del cuore
Si tratta di un frammento del concerto tenuto da Claudio Chieffo a Sottomarina il 4 marzo 2006, in memoria di don Giussani.
Signore delle cime (Bepi de Marzi)
Coro Nunziatella
La Ballata di Re Pipino
Coro Voci Senza Frontiere (Lyrics)
Dixit Maria (Hans Leo Hassler)
Coro Città di Bastia
Totus Tuus (Marco Frisina)
Coro San Leucio
Ave Maria (G. P.da Palestrina)
Coro Città di Bastia
Cristo al morir tendea
Fra Marc’Antonio da San Germano (sec XVI) (
Lyrics)
O Cor Soave
P. Francesco Soto del Langa (sec XVII) (
Lyrics)
Jesu Cristo glorioso
Laudario di Cortona (sec XIII) (
Lyrics)
Amor dolze senza pare
Laudario di Cortona (sec XIII) (Lyrics)
Magnificat (di Albinoni)
Coro Polifonico Astense
Ave Maria (De Victoria)
Coro Città di Bastia
Sicut Cervus (G. P.da Palestrina)
coro-s-cecilia.it
Cantate Dominum (Croce Giovanni)
Tu mi guardi dalla croce (Mozart)
Coro GS
Regina Coeli (G. Alchinger)
Coro Carpinetum
Non nobis Domine (Tradizionale)
Dall’ “Enrico V”. Il canto delle truppe inglesi dopo la battaglia di Agincourt (1415)
Gesu’ e Francesco
I contemporanei di san Francesco soprattutto questo pensavano di lui: che tutto nella sua persona parlava di Gesu’ e tendeva ad assomigliare a Lui.

Postato da: giacabi a 14:03 | link | commenti
canti

mercoledì, 03 giugno 2009
  Piccola Stella
 ***
“Risplende la tua luce nel buio della via
Non so di dove vieni e neppure chi tu sia
Sembri così vicina e sei così lontana
Non conosco il tuo nome, so solo che sei bella
E dovunque ti trovi e chiunque tu sia
Scintilla, scintilla piccola stella”.

 Da un’antica nenia irlandese

Postato da: giacabi a 22:11 | link | commenti
canti

martedì, 31 marzo 2009
 
Amazing Grace
***
  
Amazing Grace!
Meravigliosa grazia!
How sweet the sound.
Che lieta novella
That saved a wretch 
che ha salvato un miserabile 
like me!
come me!
I once was lost, 
Un tempo ero perduto, 
but now I am found.
ma ora sono ritrovato.
Was blind but now I see.
Ero cieco ma ora ci vedo.
'Twas grace that taught 
E' stata la grazia ad insegnare 
my heart to fear.
al mio cuore il timor di Dio
And grace my fears relieved:
Ed è la grazia che mi solleva dalla paura;
How precious did that grace appear
Quanto preziosa mi apparve quella grazia
The hour I first believed!
Nell'ora in cui ho cominciato a credere!
Through many dangers, 
Attraverso molti pericoli,
toils and snares
travagli e insidie
I have already come;
sono già passato;
'This grace has brought me 
La grazia mi ha condotto 
safe thus fare,
in salvo fin qui,
And grace will lead me home.
E la grazia mi condurrà a casa.
The Lord has promised good to me.
Il Signore mi ha promesso il bene,
His word my hope secures;
la sua parola sostiene la mia speranza;
He will my shield and portion be
Egli sarà la mia difesa e la mia eredità,
As long as life endures.
per tutta la durata della vita
Yea, when this flesh 
Sì, quando questa carne 
and heart shall fail,
e questo cuore verranno meno,
And mortal life shall cease,
E la vita mortale cesserà,
I shall possess, within the veil,
io entrerò in possesso, oltre il velo,
A life of joy and peace.
di una vita di gioia e di pace
grazie a : http://www.annavercors.splinder.com/

Postato da: giacabi a 21:02 | link | commenti
canti

giovedì, 26 marzo 2009
 Il sogno e l' ideale
***

Il sogno è dato dal fatto che le esigenze del cuore hanno talmente sete di essere esaudite che, dimenticando la grande presenza tendono a darsi, a immaginare la forma che le esaudirà......
-le esigenze del cuore sono esigenze di felicità;
 -senza la fede, questa certezza di felicità non può essere ragionevole, ma acquista la forma, una forma che le da il cuore stesso, prendendo pretesto da qualche presenza che non è ancora la grande Presenza (l'uomo per la donna, il bambino per la madre, i soldi per chi ama i soldi, l'esito politico per chi fa politica) e questo si chiama sogno; il cuore dell'uomo è tentato dal sogno;
-invece, il cuore dell'uomo è fatto per la felicità. Se riconosce la grande Presenza, se vive la certezza nella grande Presenza, capisce che è dalla grande Presenza che può venire la ragione della certezza che i suoi desideri si attuino; perciò domanda con l'aiuto della grande Presenza di raggiungerli così come essa vi ha dato forma eterna: questa forma si chiama ideale. Cioè, la speranza si traduce in desiderio di sogno o  in desiderio ideale.
Luigi Giussani da "Si può vivere così"pag 193  ed.Rizzoli
La Promessa
           
Johnny lavora in fabbrica,
Billy lavora in città,
Terry lavora in una rock’ n’ roll band
in cerca del sound da un milione di dollari.
Io ho trovato un lavoretto giù a Darlington
ma certe sere non ci vado,
certe sere vado al drive-in,
qualche volta resto a casa.

Ho seguito quel sogno
proprio come fanno i ragazzi sullo schermo
e ho guidato una Challenger giù per la Statale 9
tra vie senza uscita e posti malfamati
e quando la promessa è stata infranta,
dei miei sogni ho riscosso le briciole.

Beh, mi ero costruito quella Challenger da solo,
ma avevo bisogno di soldi e così l’ho venduta.
Vivevo con un segreto che avrei dovuto tenere per me,
ma una notte mi sono ubriacato e l’ho rivelato.
Per tutta la vita ho combattuto una battaglia
che nessun uomo può vincere.
Ogni giorno diventa sempre più difficile
far vivere il sogno in cui credo.

Thunder Road,
oh piccola, avevi così ragione...
Thunder Road,
qualcosa muore sull’autostrada stanotte.

Ho vinto una bella somma, una volta, e me la sono spassata,
ma in qualche modo ne ho pagato il duro prezzo.
Dentro mi sentivo come se mi stessi sobbarcando
le anime spezzate di tutti gli sconfitti.
Quando la promessa è infranta continui a vivere
ma qualcosa nel profondo ti è stato rubato;
quando la verità viene rivelata e non fa alcuna differenza,
qualcosa nel tuo cuore si raffredda.
Ho seguito quel sogno
fino alle pianure del sud-ovest
che vanno a morire in locali da due soldi,
e quando la promessa si è spezzata
ero così lontano da casa:
dormivo nel sedile posteriore di una macchina a noleggio

Postato da: giacabi a 08:25 | link | commenti
canti, giussani

domenica, 15 marzo 2009
Svegliati Uomo Morto
 ***

Gesù, Gesù aiutami
Sono solo in questo mondo
Ed è anche un mondo incasinato
Raccontami, raccontami la storia
Quella sull’eternità
Ed il modo in cui tutto andrà

Svegliati, svegliati uomo morto
Svegliati, svegliati uomo morto
Gesù, sto aspettando qui, capo
Lo so che stai vegliando su di noi
Ma forse le tue mani non sono libere
Tuo Padre, ha creato il mondo in sette giorni
Lui comanda in Paradiso
Ci metterai una parola per me ?

Svegliati, svegliati uomo morto
Svegliati, svegliati uomo morto
:
Ascolta le tue parole ti diranno cosa fare
Ascolta sopra il ritmo che ti sta confondendo
Ascolta l’ancia nel saxofono
Ascolta oltre il ronzio della radio
Ascolta oltre i suoni di ventole che girano
Ascolta attraverso il traffico e la circolazione
Ascolta come la speranza e la pace provino di rimare
Ascolta sopra alle bande che marciano mantenendo il loro ritmo

Svegliati, svegliati uomo morto
Svegliati, svegliati uomo morto

Gesù, eri proprio dietro l’angolo?
Pensasti di provare ad avvertirla?
O stai già lavorando a qualcosa di nuovo?
Se c’è un ordine in tutto questo disordine
E’ come un registratore a nastro?
Possiamo riavvolgerlo solo un’altra volta ?

Svegliati, svegliati uomo morto
Svegliati, svegliati uomo morto

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