La Chiesa è Dio sulla terra
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«La Chiesa è Dio sulla terra, carica dei nostri peccati e della nostra carne. E una prostituta che Cristo risposa ogni giorno, come dicevano i Padri. Questo, cari amici, è lo stato del dossier.. .»
Maurice Clavel
Roberto Righetto La conversione del filosofo maoista ed.Piemme
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Postato da: giacabi a 20:08 |
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chiesa, clavel
L’atteggiamento del cristiano
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«Quando dico che il cristiano non deve essere timoroso, non intendo che debba essere trionfalista o proclamatore. Dico che dovrebbe suscitar inquietudine negli altri per il modo in cui vive e, quando la possiede, per quella specie di gioia che respira. Come si diceva nei primi secoli: perché son così felici?».
Maurice Clavel |
Postato da: giacabi a 15:23 |
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testimonianza, clavel
La sua presenza testimoniava un'altra Presenza
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«Avendo scelto di ancorarsi in un ambiente in cui gli agnostici, gli atei, i non praticanti erano la maggioranza, Maurice viveva semplicemente il suo cristianesimo, con disinvoltura... Noi avevamo preso l'abitudine di vederlo interrompere un articolo urgente, una riunione importante per andare alla messa e, a poco a poco, i sogghigni di sorpresa come le semplici canzonature si erano trasformati in considerazione. Era lui ad imporci il suo ritmo, così bene che alla fine, malgrado noi, malgrado lui,
avevamo finito per vivere con una persona di cui noi avvertivamo
oscuramente una cosa: che non era solo, ma era costantemente
accompagnato »
Jean Daniel, il direttore della redazione del Nouvel Observateur: il giorno dopo la morte di Maurice Clavel
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Postato da: giacabi a 21:41 |
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testimonianza, clavel
Ai cristiani “adulti”
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« Non siete andati al mondo, ma vi siete arresi al mondo! Avete confuso il moderno con le mode, avete rinnegato il mistero in nome di una problematica psico-socio-culturale! Vi siete arresi alle ideologie, agli idoli di sempre! Alfine, siate pure dei buoni marxisti, ma lasciateci Gesù Cristo!».
Maurice Clavel
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Postato da: giacabi a 14:51 |
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ideologia, clavel
La conversione
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«lo posso parlare della mia conversione perché non
mi sono umiliato, ma sono stato umiliato, sono stato prostrato
nell'annientamento, frantumato, schiantato, raschiato, sbattuto. Sono un uomo che scrive libri e che anche nel gran successo dei suoi libri è tenuto
a ricordarsi che c’ è qualcosa in più, è tenuto a richiamare alla mente
il tempo in cui il pensiero non ce l'ha più fatta, in cui le stesse
cose scritte avevano perso ogni consistenza. lo vengo da un'esperienza del genere. Non lo dimenticherò mai»
«Nego ferocemente di aver fatto di tutto per credere , anzi, io ho fatto di tutto per non credere. Nondimeno la fede m'ha finalmente liberato: ci tengo a precisarlo. Essa mi domina e ho un tale orrore del sublime, memore senza dubbio delle mie passate imposture, che allorché mi chiedono quale fu la mia avventura spirituale, rispondo: fui sturato come un lavandino.»
Maurice Clavel
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Postato da: giacabi a 09:47 |
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clavel
Il Gulag è inscritto
nel marxismo sin dall'inizio
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«Perché non si è mai detto, perché ci si rifiuta di comprendere che quest'Inferno terrestre deriva implacabilmente dal dogma dell'Innocenza?
Non
c'è perdono perché non c'è peccato! I quaranta milioni di morti del
Gulag sono e sono soltanto nella logica del marxismo, essendo, infine,
l'unico freno al sistema presso i
dirigenti la paura di finirvi...». il Gulag, insomma, è inscritto nel
marxismo sin dall'inizio, nel dogma eminentemente metafisico
dell'innocenza e della felicità naturale dell'uomo. Così, nei paesi del socialismo reale, i più piccoli difetti, i peccatucci, le minime divergenze di linea sono mostruosità metafisiche incomprensibili, e come tali esigono una "Santa Inquisizione Universale".
Maurice Clavel
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Postato da: giacabi a 10:57 |
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comunismo, clavel
Con la Rivelazione,
Dio rivela l'uomo a se stesso
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«Si
crede, e a ragione, che con la Rivelazione Dio si riveli all'uomo, ma
c'è di più, molto di più: con la Rivelazione, Dio rivela l'uomo a se
stesso. L'uomo non sa, non ha saputo cos'è né chi è se non attraverso Dio, e più precisamente attraverso Cristo. E questa Rivelazione è ri-creazione. L'uomo
nuovo del cristianesimo è l'Uomo ritrovato al di là del peccato. E non
c'è, non c'è mai stato altro uomo assolutamente universale e singolare
che quello del cristianesimo.»
Maurice Clavel
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Postato da: giacabi a 15:57 |
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gesù, clavel
L’uomo risorge con Cristo
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"Abbiamo
una invincibile tendenza a pensare che quest'uomo assoluto, singolare e
universale, che ha preso coscienza di se nella ideologia circa due
secoli fa, sia qualcosa di scontato, che esiste in se, per natura, e che
noi siamo nati come dicono Jean-Jacques e la Dichiarazione dei Diritti
dell'uomo, singolari, universali, uguali e liberi. Ma questo uomo, che due secoli fa era sicuro di se e che oggi sempre più si nega e si autonega, esiste veramente? lo dico di sì, ma non per natura: per soprannatura. Io dico di si, ma in quanto opera che è
il prodotto di una ricreazione storica divina, e questa ricreazione ha
un nome. Si chiama rivelazione, o più precisamente: rivelazione
giudaico-cristiana. Essa comincia con Abramo e culmina con Cristo. Abbiamo
impiegato dieci secoli per laicizzare la sua essenza e, in altre
parole, per svuotarlo della sua esistenza, e due secoli per consumare la
sua distruzione definitiva, e oggi si può dire che essa ricomincia"
Maurice Clavel Chi ti ha fatto uomo?, in Mistero e senso della persona, "Communio", 1982 (marzo-giugno), p. 75.
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