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martedì 7 febbraio 2012

dannunzio


l'infanticidio
***

 
Andare davanti al giudice, dirgli: “Ho commesso un delitto.
Quella povera creatura non sarebbe morta se io non l'avessi uccisa.
Io Tullio Hermil, io stesso l'ho uccisa.
Ho premeditato l'assassinio nella mia casa.
L'ho compiuto con una perfetta lucidità di coscienza, esattamente,
nella massima sicurezza. Poi ho seguitato a vivere con il mio segreto nella mia casa,
un anno intero, fino ad oggi. Oggi è l'anniversario.
Eccomi nelle vostre mani. Ascoltatemi, giudicatemi”. 
Posso andare davanti al giudice, posso parlargli così?
Non posso né voglio. La giustizia degli uomini non mi tocca.
Nessun tribunale della terra saprebbe giudicarmi.
Eppure bisogna che io mi accusi, che io mi confessi.
Bisogna che io riveli il mio segreto a qualcuno.
A chi?
Gabriele D'Annunzio  L'innocente

Postato da: giacabi a 19:47 | link | commenti
aborto, dannunzio

giovedì, 04 ottobre 2007
L’idolo
***
Tristezza atroce della carne immonda
quando la fiamma del desio
nel gelo del disgusto si spegne”.
D'Annunzio

Postato da: giacabi a 15:37 | link | commenti
dannunzio

mercoledì, 03 ottobre 2007

Canta la gioia

 ***

Canta la gioia! Io voglio cingerti
di tutti i fiori perchè tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa magnifica donatrice!

 
Canta l'immensa gioia di vivere,
d'essere forte, d'essere giovine,
di mordere i frutti terrestri
con saldi e bianchi denti voraci
,
 
di por le mani audaci e cupide
su ogni dolce cosa tangibile,
di tendere l'arco su ogni
preda novella che il desìo miri,

 
e di ascoltar tutte le musiche,
e di guardar con occhi fiammei
il volto divino del mondo
come l'amante guarda l'amata
,
 
e di adorare ogni fuggevole
forma,ogni segno vago, ogni immagine
vanente, ogni grazia caduca,
ogni apparenza ne l'ora breve
.
 
Canta la gioia! Lungi da l'anima
nostra il dolore, veste cinerea.
E' un misero schiavo colui
che del dolore fa sua veste.

 
A te la gioia, Ospite! Io voglio
vestirti da la più rossa porpora
s'io debba pur tingere il tuo
bisso nel sangue de le mie vene
.
 
Di tutti i fiori io voglio cingerti
trasfigurata perchè tu celebri
la gioia la gioia la gioia,
questa invincibile creatrice
!

GABRIELE D’ANNUNZIO

a P.


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