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martedì 7 febbraio 2012

dio 2

Se neghiamo Dio
***
L'amara scoperta che Dio non esiste ha ucciso la parola destino. Ma negare il destino è arroganza, affermare che noi siamo gli unici artefici della nostra esistenza è follia: se neghi il destino, la vita diventa una serie di occasioni perdute, un rimpianto di ciò che non è stato e avrebbe potuto essere, un rimorso di ciò che non si è fatto e avremmo potuto fare, e si spreca il presente rendendolo un'altra occasione perduta."
da "Un uomo", di Oriana Fallaci



 

Postato da: giacabi a 09:12 | link | commenti
dio, nichilismo, fallaci, ateismo

sabato, 06 ottobre 2007
La Presenza
***
"Non attendere che Dio su te discenda
E ti dica "Sono"
Senso alcuno non ha quel Dio che afferma
L'onnipotenza sua.
Sentilo tu nel soffio onde Egli ti ha colmo
Da che respiri e sei.
Quando non sai perché t'avvampa il cuore:
è Lui che in te si esprime.
"
Rainer Maria Rilke

Postato da: giacabi a 21:55 | link | commenti
dio, rilke

Diario di Belluno

***

- Dio che non esisti ti prego
che almeno su questa grande nave
che mi porta via
le cabine siano ... siano ben areate

- Ma se non esiste perchè lo preghi?

- Non esiste fintantochè io non ci credo
finchè continuo a vivere
come viviamo tutti
desiderando, desiderando
ma se io lo chiamo ...

- Troppo tardi ...

- Per la forza terribile
dell'anima mia, forse vile, trascurabile in sè,
però anima nella piena portata del termine,
se lo chiamo verrà.

Dino Buzzati



Postato da: giacabi a 16:07 | link | commenti
dio, buzzati

venerdì, 05 ottobre 2007
Consiglio
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La peggiore malattia oggi
e’ il non sentirsi desiderati
ne’ amati, il sentirsi abbandonati
.

Vi sono molte persone al mondo
che muoiono di fame,
ma un numero ancora maggiore
muore per mancanza d’amore.
Ognuno ha bisogno di amore.

Ognuno deve sapere
di essere desiderato, di essere amato,
e di essere importante per Dio.
Vi e’ fame d’amore,
e vi e’ fame di Dio.
*
Madre Teresa di Calcuta                                                   a P.

Postato da: giacabi a 17:40 | link | commenti
dio, madre teresa

mercoledì, 19 settembre 2007
La volontà di Dio
 ***
Accettare la volontà di Dio, non significa umanizzare l'amore soprannaturale della sofferenza e della rinuncia, significa invece accettarla in qualsiasi modo si manifesti, anche se dovesse essere conforme ai miei desideri umani; nemmeno il sacrificio deve venire prima; bisogna essere preparati a tutto, anche alla felicità. È in questo modo che si santifica la felicità.
Emmanuel Mounier, Lettere sul dolore

Postato da: giacabi a 15:04 | link | commenti
dio, mounier

sabato, 15 settembre 2007
Ogni mattina
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Ogni mattina è una giornata intera che riceviamo dalle mani di Dio. Dio ci dà una giornata da Lui stesso preparata per noi. Non vi è nulla di troppo e nulla di “non abbastanza”, nulla di indifferente e nulla di inutile. È un capolavoro di giornata che viene a chiederci di essere vissuta. Noi la guardiamo come una pagina d’agenda, segnata da una cifra, da un mese. La trattiamo alla leggera come un foglio di carta. Se potessimo frugare il mondo e vedere questo giorno elaborarsi e nascere dal fondo dei secoli, comprenderemmo il valore di un solo giorno umano.
Madeleine Delbrel "Che gioia credere"
 

Postato da: giacabi a 08:18 | link | commenti
dio, bellezza, delbrel

L’amore di Dio
 ***

“Prudenza, vogliamo dire, anche con le toilette dei grandi alberghi: diffidate delle latrine, Dio, pazientissimo, giorno e notte ci insegue dove meno si pensa, ci attende all’agguato, non ha bisogno di croce o di altari, anche nei vestiboli di marmo sterilizzato (che non si possono nominare) egli viene a tentarci proponendoci la salvezza dell’anima”.
Dino Buzzati Acqua chiusa
 

Postato da: giacabi a 08:04 | link | commenti
dio, buzzati

lunedì, 10 settembre 2007
Dio che soffre con noi e in noi
***
Nello scritto La notte, Wiesel rievoca l'impiccagione di un bambino: «Più di una mezz'ora restò così a lottare tra la vita e la morte agonizzando sotto i nostri occhi». I detenuti si chiedono: «Dov'è il Buon Dio ? Dov'è ?». Dove è la bontà di Dio di fronte alla sofferenza di un bambino innocente?. «Dov'è dunque Dio? E io sentivo in me una voce che gli rispondeva: — Dov'è? Eccolo: è appeso lì, a quella forca» (E. Wiesel, La notte, Firenze 1980, pp. 66-67). Dio l’impiccato, Dio che soffre con noi e in noi. Questa è l’unica risposta per Wiesel all’“assenza” e al “silenzio” di Dio

 

Postato da: giacabi a 18:23 | link | commenti
dio, wiesel

giovedì, 16 agosto 2007
La verità su Dio
                     ***
"La verità che la ragione potrebbe raggiungere su Dio sarebbe di fatto per un piccolo numero soltanto, e dopo molto tempo e non senza mescolanza di errori. D'altra parte, dalla conoscenza di questa verità dipende tutta la salvezza dell'essere umano, poiché questa salvezza è in Dio. Per rendere questa salvezza più universale e più certa, sarebbe dunque stato necessario insegnare agli uomini la verità divina con una divina rivelazione".
 S. Tommaso: Summa Theologiae
 

Postato da: giacabi a 21:57 | link | commenti
dio, verità, stommaso

lunedì, 13 agosto 2007
Il Significato
                     ***
 Idiota e lurido Kant,
se Dio non c'è tutto è permesso. Solo la carità è rispettabile. Cristo e Dostojevski, tutto il resto sono balle.
Cesare Pavese da "il mestiere di vivere"  
Diario 1935-1950

 

Postato da: giacabi a 06:28 | link | commenti
dio, pavese, gesù

lunedì, 16 luglio 2007
La volontà di Dio
***


Mi sono affidato completamente alla volontà di!  Dio... Esiste forse un'altra possibilità per essere sereni? Relativamente sereni, perché non si può mai esserlo del tutto. Resterò di buon animo, in qualunque modo vadano le cose, sapendo che comunque si farà la volontà di Dio, che dispone sempre ogni cosa per il nostro bene, anche quando tutto sembra precipitare....
Wolfgang Amadeus Mozart

 

Postato da: giacabi a 21:06 | link | commenti
dio, mozart

venerdì, 13 luglio 2007
Dio senso della vita
***
«Quando la via non è più segnata dagli ideali, con la scala dei valori va smarrito anche il senso del nostro agire e soffrire, per cui l'ultima parola può essere soltanto della negazione e della disperazione. La religione è quindi il fondamento dell'etica, e questa a sua volta è il presupposto della vita. Ogni giorno   prendere decisioni, dobbiamo conoscere, o per lo meno intuirei valori in base ai quali orientare il nostro agire».
..
Werner Heisemberg L'inventore della teoria quantlstica e Premio Nobel 1932
Discorso all'Accademia Cattolica di Baviera, in Schritte iiber Grenzen,
Mùnchen 1973, p. 335.



 

Postato da: giacabi a 08:59 | link | commenti
dio, senso religioso

martedì, 10 luglio 2007
Gli esseri umani sono anfibi –
 mezzo spirito e mezzo animale
***



Mio caro Malacoda
dunque tu "nutri grandi speranze che la fase religiosa del tuo paziente stia morendo"?Io sono sempre stato dell'opinione che la suola di tirocinio fosse bell'e spacciata da quando Ciriatto Sannuto vi fu messo a capo, e ora ne  sono sicuro. Non v'è mai stato nessuno che t'ha detto qualcosa sulla legge dell'Ondulazione?
Gli esseri umani sono anfibi - mezzo spirito e mezzo animale. ( la risoluzione del Nemico di produrre un ibrido talmente ributtante fi una delle cose che decisero Nostro Padre a ritirargli il suo appoggio). Come spiriti essi appartengono al mondo dell'eternità, ma come animali sono abitatori del tempo. Ciò significa che, mentre il loro spirito può essere diretto verso un oggetto eterno, il loro corpo, le passioni e l'immaginazione sono in continuo divenire,  poiché essere nel tempo significa mutare. Perciò la cosa che più li avvicina alla costanza è l'ondulazione - cioè il ripetuto ritorno a un livello dal quale ripetutamente si allontanano, una serie di depressioni e elevazioni. (...)
Per decidere il miglior uso che ne puoi fare, devi chiederti qual è l'uso che desidera farne il Nemico, e poi agire all'opposto. Ora, può essere per te una sorpresa venire a sapere che nei suoi sforzi di impossessarsi per sempre di un'anima, Egli si basa sulle depressioni ancor più che sulle elevazioni. Alcuni dei suoi speciali favoriti sono passati attraversi depressioni più lunghe e più profonde di qualsiasi altro. la ragione è questa. Per noi un essere umano è innanzitutto cibo: nostro scopo è l'assorbimento della sua volontà nella nostra, l'aumento, a sue spese, della nostra area di egoismo. Ma l'obbedienza che il Nemico chiede all'uomo è cosa del tutto diversa. Bisogna guardare in faccia al fatto che tutto quel parlare intorno al Suo amore per gli uomini, e intorno al Suo servizio come perfetta libertà, non è(come si vorrebbe allegramente credere) pura propaganda, ma terribile verità. Egli vuole proprio riempire l'universo di una quantità di nauseanti piccole imitazioni di Se stesso - creature la cui vita, in miniatura, sarà qualitativamente come la Sua, non perchè Egli li assorbirà, ma perchè la loro volontà si conformeranno liberamente alla Sua.Noi vogliamo mandrie che finiranno per diventare cibo; Egli vuole servi che diverranno infine, figliuoli. Noi vogliamo assorbire, Egli vuole concedere in abbondanza. Noi siamo vuoti e vorremmo riempirci; Egli possiede la pienezza e trabocca. La nostra guerra ha come scopo un mondo nel quale Nostro Padre Laggiù abbia attratto a sé tutti gli altri esseri; il Nemico vuole un mondo pieno di esseri uniti a Lui, ma sempre distinti.

(...)

Tuo affezionatissimo Zio

C.S. LEWIS - LE LETTERE DI BERLICCHE

 

Postato da: giacabi a 07:11 | link | commenti
chiesa, dio, gesù, lewis

venerdì, 20 aprile 2007
Il Dio nascosto
                   ***

"La verità che la ragione potrebbe raggiungere su Dio sarebbe di fatto per un piccolo numero soltanto, e dopo molto tempo e non senza mescolanza di errori. D'altra parte, dalla conoscenza di questa verità dipende tutta la salvezza dell'essere umano, poiché questa salvezza è in Dio. Per rendere questa salvezza più universale e più certa, sarebbe dunque stato necessario insegnare agli uomini la verità divina con una divina rivelazione".
S. Tommaso d'Aquino:Summa theologiae

Postato da: giacabi a 14:03 | link | commenti
dio, senso religioso, stommaso

mercoledì, 18 aprile 2007
RICONOSCERE  DIO
 E’ UN PROBLEMA DI LIBERTA
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La libertà dunque ha a che fare non solo nell'andare a Dio come coerenza di vita, ma già nella scoperta di Dio. Vi sono tanti scienziati che, approfondendo la loro esperienza di scienziati, hanno scoperto Dio; e tanti scienziati che hanno creduto di eludere o di eliminare Dio attraverso la loro esperienza di scienza. Vi sono tanti letterati che attraverso una percezione profonda dell'esistenza dell'uomo hanno scoperto Dio; e tanti letterati che attraverso l'attenzione all'esperienza umana hanno eluso o eliminato Dio. Vi sono tanti filosofi che sono arrivati a Dio attraverso la loro riflessione; e tanti filosofi che attraverso la riflessione hanno escluso Dio. Allora vuol dire che riconoscere Dio non è un problema né di scienza, né di sensibilità estetica e neanche di filosofia come tale. È un problema anche di libertà. Lo riconosceva uno dei più noti neo-marxisti Althusser, quando diceva che tra esistenza di Dio e marxismo il problema non è di ragione, ma di opzione. Certo, c'è una opzione che è secondo la natura, ed essa evidenzia la ragione, ed un'opzione che è contro la natura, ed essa oscura la ragione. Però, alla fin fine, l'opzione è decisiva.
....
LUIGI GIUSSANI :SENSO RELIGIOSO

Postato da: giacabi a 14:00 | link | commenti
dio, libertà, giussani

martedì, 17 aprile 2007
L’Amore
***
In questo mondo coloro che m’amano
cercano con tutti i mezzi
di tenermi avvinto a loro.

Il tuo amore è più grande del loro,
eppure mi lasci libero.

Per timore che io li dimentichi
non osano lasciarmi solo.

Ma i giorni passano
l’uno dopo l’altro
e Tu non ti fai mai vedere.

Non ti chiamo nelle mie preghiere
non ti tengo nel mio cuore
eppure il tuo amore per me
ancora attende il mio amore.
Tagore

Postato da: giacabi a 19:56 | link | commenti
dio, tagore

sabato, 16 dicembre 2006
Tardi ti ho amato,
 o Bellezza sempre antica e sempre nuova,
 tardi ti ho amato!
Ed ecco tu eri dentro di me
e io ero fuori e là ti cercavo
ed io nella mia deformità mi gettavo
sulle cose ben fatte che tu avevi creato.
Tu eri con me ed io non ero con te.
Quelle bellezze esteriori mi tenevano lontano da te
 e tuttavia se esse non fossero state in te
 non sarebbero affatto esistite.
Tu mi hai chiamato e hai squarciato la mia sordità;
 tu hai brillato su di me e hai dissipato la mia cecità.
Tu hai emanato la tua fragranza
e io ho sentito il tuo profumo e ora ti bramo.
Ho gustato e ora ho fame e sete.
Tu mi hai toccato e io bramo la tua pace.
 (S. Agostino)

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