L’AMICIZIA
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«Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.***
E’ il vostro campo che seminate con amore
e che mietete con riconoscenza.
Ed è la vostra mensa e il vostro focolare.
Perché venite a lui pieni di fame e lo cercate per la vostra pace.
Quando un amico vi confida il suo pensiero,
non abbiate paura di dirgli “no” dentro di voi e non trattenete il vostro “si”.
E quando lui tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo;
perché senza parole, nell’amicizia, pensieri, desideri
e attese nascono e sono condivisi, con una gioia che non si può esprimere.
Quando vi separate dall’amico, non abbiate dolore;
Perché in sua assenza può chiarificarsi ciò che più di lui amate,
come allo scalatore la montagna è più chiara dalla pianura.
E non vi sia nell’amicizia altro scopo
se non l’approfondimento comune dello spirito.
Perché l’amore che non cerca
se non di rivelare il suo mistero, non è amore,
ma una rete lanciata avanti:
e solo ciò che è vano vi casca dentro.
E sia per l’amico la parte migliore di voi stessi.
Se egli deve conoscere il riflusso della
vostra marea, che ne conosca anche la piena.
Per cosa è vostro amico,
se lo cercate nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Perché può colmare ogni vostro bisogno,
ma non il vostro vuoto.
E nella dolcezza dell’amicizia
ci sia il riso, e si condividano i piaceri.
Perché nella rugiada delle piccole cose il cuore
scopre il suo mattino e trova conforto».
Kahlil Gibran – il Profeta
Postato da: giacabi a 21:20 |
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amicizia, gibran
Il dolore e la gioia
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Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio che racchiude la tua capacità di comprendere. E
se potessi mantenere il cuore sospeso in costante stupore ai quotidiani
miracoli della vita, il dolore non ti sembrerebbe meno meraviglioso
della gioia; e accetteresti le stagioni del tuo cuore, come hai sempre accettato le stagioni che passano sui tuoi campi
Kahlil Gibran
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Postato da: giacabi a 09:52 |
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gibran
La Fede
La Fede coglie la Verità molto prima dell'Esperienza. Gibran, Massime spirituali
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Postato da: giacabi a 15:16 |
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fede, gibran
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La fede è il senso del cuore come la vista è il senso dell'occhio.Kahlil Gibran |
Postato da: giacabi a 21:32 |
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fede, gibran
La bellezza
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La bellezza non è nel viso, è nella luce del cuore.
Kahlil Gibran |
Postato da: giacabi a 21:23 |
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gibran, bellezza
Amare se stessi
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Senza amare se stessi non è possibile amare neanche il prossimo: l'odio di sé è identico al gretto egoismo e produce alla fine lo stesso orribile isolamento, la stessa disperazione.
Herman Hesse
Il dubbio o la fiducia che hai nel prossimo sono strettamente connessi con i dubbi e la fiducia che hai in te stesso.
Kahlin Gibran
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Postato da: giacabi a 23:45 |
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hesse, gibran
Il vero amore
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«C’è un amore che, nato fra l’insonnia e la noncuranza della giovinezza,
si accontenta della semplice presenza dell’altro
e cresce alimentandosi di baci e carezze.
Ma l’amore che nasce nell’infinità del cuore,
e sprofonda nei misteri della notte,
non riposa se non nell’eternità
e si apre allo stupore solo al cospetto della divinità».
Kahlil Gibran
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Postato da: giacabi a 18:47 |
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gibran
L’amicizia
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Amico mio, tu e io rimarremo estranei alla vita, e l'uno all'altro, e ognuno a se stesso, Fino al giorno in cui tu parlerai e io ascolterò, ritenendo che la tua voce sia la mia voce; e quando starò zitto dinanzi a te pensando di star ritto dinanzi a uno specchio.
Kahlil Gibran
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Postato da: giacabi a 19:38 |
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amicizia, gibran
La sofferenza
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“Il tuo dolore è lo spezzarsi del guscio
che racchiude la tua capacità di comprendere.
E se potessi mantenere il cuore
sospeso in costante stupore
ai quotidiani miracoli della vita,
il dolore non ti sembrerebbe
meno meraviglioso della gioia;
e accetteresti le stagioni del tuo cuore,
come hai sempre accettato
le stagioni che passano sui tuoi campi.”
Kahlil Gibran "Il Profeta
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Postato da: giacabi a 17:55 |
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gibran
Riconoscere per conoscere
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La fede è il senso del cuore
come la vista è il senso dell'occhio.
Kahlil Gibran "A Treasury of Kahlil Gibran"
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Postato da: giacabi a 09:37 |
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fede, gibran
La Bellezza
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“La grande bellezza mi fa suo prigioniero ma una Bellezza ancora più grande mi libera anche da essa.”
"Viviamo solo per scoprire nuova bellezza.Tutto il resto è una forma d'attesa"
Gibran, da Sabbia e Spuma, ed. Newton
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Postato da: giacabi a 12:06 |
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gibran
L'uomo che ti comprende ti è affine
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“L'uomo che ti comprende ti è affine
più di un fratello di sangue.
I tuoi stessi familiari infatti,
potrebbero non comprenderti
né conoscere il tuo vero valore.”
Gibran
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Postato da: giacabi a 11:57 |
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gibran
SULLA RAGIONE E SULLA PASSIONE
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E ancora la sacerdotessa parlò e disse: Parlaci della Ragione e della Passione. E lui rispose dicendo: La vostra anima è sovente un campo di battaglia dove giudizio e ragione muovono guerra all'avidità e alla passione.
Potessi io essere il pacificatore dell'anima vostra, che converte
rivalità e discordia in unione e armonia. Ma come potrò, se non sarete voi stessi i pacificatori, anzi gli amanti di ogni vostro elemento ? La ragione e la passione sono il timone e la vela di quel navigante che è l'anima vostra. Se il timone e la vela si spezzano, non potete far altro che, sbandati, andare alla deriva, o arrestarvi nel mezzo del mare. Poiché se la ragione domina da sola, è una forza che imprigiona, e la passione è una fiamma che, incustodita, brucia fino alla sua distruzione. Perciò la
vostra anima innalzi la ragione fino alla passione più alta, affinché
essa canti, E con la ragione diriga la passione, affinché questa viva in
quotidiana resurrezione,
e come la fenice sorga dalle proprie ceneri. Vorrei che avidità e
giudizio fossero per voi come graditi ospiti nella vostra casa. Certo
non onorereste più l'uno dell'altro, perché se hai maggiori attenzioni
per uno perdi la fiducia di entrambi. Quando sui colli sedete alla
fresca ombra dei pallidi pioppi, condividendo la pace e la serenità dei
campi e dei prati lontani, allora vi sussurri il cuore: "Nella ragione
riposa Dio". E quando infuria la tempesta e il vento implacabile scuote
la foresta, e lampi e tuoni proclamano la maestà del cielo, allora dite
nel cuore con riverente trepidazione: "Nella passione agisce Dio". E
poiché siete un soffio nella sfera di Dio e una foglia nella sua
foresta, voi pure riposerete nella ragione e agirete nella passione.
Kahlil Gibran,il Profeta
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Postato da: giacabi a 07:41 |
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gibran, ragione
Un amico lontano
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Un amico lontanoè a volte più vicino di qualcuno a portata di mano. E' vero o no che la montagna ispira più reverenza e appare più chiara al viandante della valle che non all'abitante delle sue pendici ? Kahlil Gibran Lettera a May Ziadeh New York, 11 giugno 1919 |
Postato da: giacabi a 19:52 |
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amicizia, gibran
La parola io sono
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Ecco una parola io sono:
una parola che significa
a volte nulla
a volte un infinito.
Kahlil Gibran "Prose Poems"
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Postato da: giacabi a 19:32 |
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gibran
Ragione e passione
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Postato da: giacabi a 22:30 |
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gibran, ragione
L’Amore
Quando l'amore chiama, seguitelo
anche se ha vie sassose e ripide. E quando vi parla credete in lui benchè la sua voce possa disperdere i vostri sogni come il vento del nord devasta il giardino. Poichè come l'amore vi esalta così vi crocifigge e come vi matura così vi poterà. E vi consegna al suo sacro fuoco perchè voi siate il pane santo della mensa di Dio. Tutto ciò compie l'amore in voi affinchè conosciate il segreto del vostro cuore e possiate diventare un frammento del cuore della Vita. L'amore non dà nulla fuorchè se stesso e non coglie nulla se non in se stesso. L'amore non possiede né vorrebbe essere posseduto perchè l'amore è sufficiente all'amore. E non pensate di dirigere l'amore perchè se vi trova degni è lui che vi conduce. L'amore non desidera altro che consumarsi! Se amate davvero siano questi i vostri desideri: destarsi all'alba con un cuore alato e ringraziare per un'altro giorno d'amore; addormentarsi a sera con una preghiera per l'amato nel cuore e un canto di lode sulle labbra. Gibran Kahlil Gibran |
Postato da: giacabi a 09:29 |
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gibran
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Quando volgi le spalle al sole, vedi solo la tua ombra.
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Postato da: giacabi a 15:19 |
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perle, gibran
Dare
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Allora un uomo ricco disse: Parlaci del Dare.
E lui rispose: Date poca cosa se date le vostre ricchezze. E' quando date voi stessi che date veramente. Che cosa sono le vostre ricchezze se non ciò che custodite e nascondete nel timore del domani? E domani, che cosa porterà il domani al cane troppo previdente che sotterra l'osso nella sabbia senza traccia, mentre segue i pellegrini alla città santa? E che cos'è la paura del bisogno se non bisogno esso stesso? Non è forse sete insaziabile il terrore della sete quando il pozzo è colmo? Vi sono quelli che danno poco del molto che possiedono, e per avere riconoscimento, e questo segreto desiderio contamina il loro dono. E vi sono quelli che danno tutto il poco che hanno. Essi hanno fede nella vita e nella sua munificenza, e la loro borsa non è mai vuota. Vi sono quelli che danno con gioia e questa è la loro ricompensa. Vi sono quelli che danno con rimpianto e questo rimpianto è il loro sacramento. E vi sono quelli che danno senza rimpianto né gioia e senza curarsi del merito. Essi sono come il mirto che laggiù nella valle effonde nell'aria la sua fragranza. Attraverso le loro mani Dio parla, e attraverso i loro occhi sorride alla terra. E' bene dare quando ci chiedono, ma meglio è comprendere e dare quando niente ci viene chiesto. Per chi è generoso, cercare il povero è gioia più grande che dare. E quale ricchezza vorreste serbare? Tutto quanto possedete un giorno sarà dato. Perciò date adesso, affinché la stagione dei doni possa essere vostra e non dei vostri eredi. Spesso dite: "Vorrei dare ma solo ai meritevoli". Le piante del vostro frutteto non si esprimono così né le greggi del vostro pascolo. Esse danno per vivere, perché serbare è perire. Chi è degno di ricevere i giorni e le notti, è certo degno di ricevere ogni cosa da voi. Chi merita di bere all'oceano della vita, può riempire la sua coppa al vostro piccolo ruscello. E quale merito sarà grande quanto la fiducia, il coraggio, anzi la carità che sta nel ricevere? E chi siete voi perché gli uomini vi mostrino il cuore, e tolgano il velo al proprio orgoglio così che possiate vedere il loro nudo valore e la loro imperturbata fierezza? Siate prima voi stessi degni di essere colui che dà e allo stesso tempo uno strumento del dare. Poiché in verità è la vita che dà alla vita, mentre voi, che vi stimate donatori, non siete che testimoni. E voi che ricevete - e tutti ricevete - non permettete che il peso della gratitudine imponga un giogo a voi e a chi vi ha dato. Piuttosto i suoi doni siano le ali su cui volerete insieme. Poiché preoccuparsi troppo del debito è dubitare della sua generosità che ha come madre la terra feconda, e Dio come padre.
Kahlil Gibran
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Postato da: giacabi a 08:39 |
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gibran
Sull'Amicizia
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E un adolescente disse: Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo: Il vostro amico è il vostro bisogno saziato. E' il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza. E' la vostra mensa e il vostro focolare. Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace. Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo. E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore: Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia. Quando vi separate dall'amico non rattristatevi: La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura. E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito. Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore, ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano. E il meglio di voi sia per l'amico vostro. Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena. Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte? Cercatelo sempre nelle ore di vita. Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto. E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia. Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora
Gibran Il Profeta
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Postato da: giacabi a 14:52 |
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amicizia, gibran
Sui Figli
E una donna che reggeva un bambino al seno disse:
Parlaci dei Figli. E lui disse: I vostri figli non sono figli vostri. Sono figli e figlie della sete che la vita ha di sé stessa. Essi vengono attraverso di voi, ma non da voi, E benché vivano con voi non vi appartengono. Potete donare loro amore ma non i vostri pensieri: Essi hanno i loro pensieri. Potete offrire rifugio ai loro corpi ma non alle loro anime: Esse abitano la casa del domani, che non vi sarà concesso visitare neppure in sogno. Potete tentare di essere simili a loro, ma non farvi simili a voi: La vita procede e non s'attarda sul passato. Voi siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccate in avanti. L'Arciere vede il bersaglio sul sentiero dell'infinito, e vi tende con forza affinché le sue frecce vadano rapide e lontane. Affidatevi con gioia alla mano dell’Arciere; Poiché come ama il volo della freccia così ama la fermezza dell'arco.
_Gibran Il Profeta
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