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lunedì 13 febbraio 2012

Halloween,


www.ilsussidiario.net    Cultura

HALLOWEEN/ "Dolcetto scherzetto"? Macché, è una festa neopagana dei nipotini di Satana

 
domenica 31 ottobre 2010
Si avvicina la notte del 31 ottobre con il consueto armamentario di zucche, candele e macabre mascherate. Si tratta della festa pagana e satanica di Halloween, spacciata per innocua carnevalata ed innocente divertimento per piccini.

La politically correctness britannica ha avuto modo di occuparsi anche di questa festa, accomunando guardie e ladri. Da tempo, infatti, ai detenuti pagani, satanisti e “Devil worshippers” (adoratori del diavolo), non solo è riconosciuto un giorno di riposo settimanale per motivi religiosi (il giovedì, poiché il venerdì, il sabato e la domenica, sono rispettivamente riservati a musulmani, ebrei e cristiani), ma è pure consentito di celebrare la festività di Halloween. Non si tratta di semplice riposo, o di una gaia arlecchinata, bensì di una celebrazione vera e propria con tanto di riti e oggetti sacri: pietre runiche, mantelli, e bastoni flessibili (per motivi di sicurezza).

Le disposizioni in favore delle centinaia di detenuti pagani e satanisti rinchiusi nelle carceri britanniche sono state emanate da Gareth Hadley, Direttore del personale penitenziario nazionale, sul presupposto politicamente corretto dell’assoluta eguaglianza tra paganesimo, satanismo e qualunque altro credo religioso.

Dall’altra parte della barricata, per quanto riguarda i poliziotti, lo scorso 10 maggio il Ministero britannico degli Interni ha ufficialmente riconosciuto la Pagan Police Association, un’organizzazione di poliziotti pagani (più di 500 tra agenti ed ufficiali di polizia, compresi druidi, streghe e sciamani), autorizzando i membri ad assentarsi dal servizio in occasione delle relative feste religiose, tra cui primeggia proprio Halloween.

Andy Pardy, capo della polizia di Hemel Hempstead nell’Hertfordshire, che è cofondatore della Pagan Police Association e adoratore delle antiche divinità vichinghe, tra cui il dio Thor dal martello distruttore e Odino dall’occhio ciclopico, ha dato l’annuncio ufficiale del riconoscimento da parte del Ministero degli Interni, precisando che «gli agenti di polizia ora possono finalmente celebrare le proprie festività religiose e lavorare in altre giornate, come il Natale,  che per essi appaiono assolutamente insignificanti».

Halloween, in realtà, è tutt’altro che un’innocua festicciola per bambini. Profondamente radicata nel paganesimo e nel satanismo, continua ad essere una pericolosa forma di idolatria demoniaca.
Trae origine da un’antichissima celebrazione celtica diffusa nelle isole britanniche e nel nord della Francia, con cui i pagani adoravano una delle loro divinità, chiamata Samhain, Signore della morte. Era considerata una delle feste più importanti, e dava inizio al capodanno celtico. La notte del 31 ottobre in onore del sanguinario dio della morte, veniva realizzato, sopra un’altura, un enorme falò utilizzando rami di quercia, albero ritenuto sacro, sul quale venivano bruciati sacrifici costituiti da cibo, animali e persino essere umani.

Di quest’ultima crudele e sanguinaria usanza né da testimonianza lo stesso Giulio Cesare nel suo De Bello Gallico (libro VI, 16), così come Plinio il Vecchio nella sua Naturalis Historia (XXX, 13), in cui parla di «riti mostruosi», e Tacito nei suoi Annales (XIV, 30), che definisce i sacrifici umani praticati dai druidi come «culti barbarici».

I Celti ritenevano che Samhain, in risposta alle offerte di tali olocausti, autorizzasse le anime dei morti a ritornare alle proprie case in quel giorno di festa. Per questo motivo i pagani nordici ritenevano che fredde e oscure creature riempissero la notte vagando e mendicando tra i vivi. E’ da tale credenza, peraltro, che deriva l’uso odierno di girovagare nel buio, la notte di Halloween, vestiti in costumi che imitano fantasmi, streghe, elfi, e creature demoniache.

Anche la celebre espressione “trick or treat”, tradotta con l’innocente “scherzetto o dolcetto”, è parte dell’antico cerimoniale pagano. Venivano chieste offerte (“treat”) sotto la minaccia dell’ira di Samhain, e della sua maledizione divina (“trick”), in caso di rifiuto. «Offrite sacrifici a Samhain, o subirete i suoi castighi», questo si continua inconsciamente a chiedere, oggi, con l’apparentemente scherzoso “trick or treat”.

L’usanza di chiedere offerte al dio della morte diventava, in passato, anche un metodo per identificare i cristiani che si rifiutavano di onorare la divinità pagana, e che per questo subivano, a volte, odiose ritorsioni.

 
Per comprendere quanto la Chiesa, fin dall’inizio dell’evangelizzazione dei popoli celti, fosse preoccupata di quella pericolosa “solennità” pagana, basta considerare che la Festa di Ognissanti fu spostata, in Occidente, al primo novembre, con tanto di vigilia la notte precedente, proprio per contrastare il culto satanico di Samhain.

La cristianità conobbe, infatti, le prime forme di commemorazioni dei Santi già a partire dal IV secolo, in particolare nel giorno della Domenica successiva alla Pentecoste, usanza conservata fino ad oggi dalla Chiesa Ortodossa d'Oriente.
Nell’Occidente, come si è detto, la data fu spostata al primo novembre per farla coincidere con la celebrazione in onore del dio celtico della morte, a seguito delle pressanti richieste che provenivano dal mondo monastico irlandese.

La prima traccia di questa posticipazione è rinvenibile in un atto di Papa Gregorio III (731-741), che fissava appunto nel 1° novembre l’anniversario della consacrazione di una cappella in San Pietro dedicata alle reliquie «dei santi apostoli e di tutti i santi, martiri e confessori, e di tutti i giusti resi perfetti che riposano in pace in tutto il mondo».

Fu il successore Gregorio IV ad estendere e rendere obbligatoria la data della celebrazione a tutta la cristianità. In Francia, in particolare, ciò avvenne grazie ad un decreto di Luigi il Pio, emanato nell’ 835, «su istanza di Papa Gregorio IV, con il consenso di tutti i vescovi».


Nella Britannia del VIII-IX secolo, quindi, il giorno dedicato dai pagani al dio della morte, era per i cristiani occasione per onorare i Santi, partecipando alla veglia di preghiera la sera del 31 ottobre, ed alla Santa Messa il giorno successivo.

E’ da qui che deriva il termine Halloween. L’etimo si radica, infatti, nell’antica espressione inglese Hallow E’en, ovvero notte di commemorazione di tutti coloro che sono stati “hallowed”, santificati. I pochi che rimasero ancorati alle tradizioni pagane reagirono al tentativo della Chiesa di soppiantare la celebrazione in onore di Samhain, mantenendone il culto e cercando di incrementarlo. Nell’alto medioevo la notte di Halloween divenne simbolicamente la festa principale della stregoneria e del mondo occulto. In quel contesto avvenivano, tra l’altro, forme particolari di sacrilegio nei confronti di oggetti sacri, e l’utilizzo degli scheletri (oggi rappresentati da maschere) costituiva una forma di dileggio delle Sacre Reliquie.

Per il moderno satanismo, Halloween continua ad essere una festa privilegiata. E’ uno dei quattro sabba delle streghe, delle quattro grandi “solennità” coincidenti con alcune delle principali festività pagane e dell’antica stregoneria. La prima e più importante è, appunto, quella di Halloween, considerata il Capodanno magico. La seconda “solennità” è quella di Candlemass, che si celebra la notte tra il 1° e il 2 febbraio ed è considerata la Primavera magica (per i cristiani è la ricorrenza della Presentazione del Bambino Gesù al tempio, chiamata anche popolarmente “Festa della Candelora”).

La terza “solennità” è quella di Beltane, che si festeggia nella notte tra il 30 aprile ed il 1° maggio, chiamata anche la notte di Valpurga, e segna l’inizio dell’Estate magica. La quarta “solennità” è quella di San Giovanni Battista, che si svolge la notte tra il 23 e 24 giugno, ed è particolarmente attesa per mettere in atto malefici di malattia e di morte. Com’è facile notare sono tutte celebrazioni notturne che si svolgono nel buio e nell’oscurità, a conferma della definizione evangelica di Satana come Principe delle Tenebre, e dei suoi seguaci come Figli delle Tenebre.

Da un punto di vista cristiano, la partecipazione a tali pratiche, a qualunque livello (anche quello apparentemente inoffensivo di una banale festa), deve considerarsi una pericolosa forma d’idolatria. Come deve considerarsi una forma pagana di superstizione quella di illuminare una zucca vuota fuori dalla porta per scacciare demoni e fantasmi.


Sorprende la sottovalutazione fatta oggi anche da molti credenti – a volte preda di una forma di ebetismo consumistico – circa l’origine ed il significato della festa pagana e satanica di Halloween. Ma non sorprende che dalla Chiesa continuino a levarsi voci rivolte ad ammonire e mettere in guardia circa i rischi dell’inganno demoniaco che tale ricorrenza nasconde.

Mi ha particolarmente colpito, l’anno scorso, l’iniziativa di una marcia proprio contro i festeggiamenti di Halloween svoltasi a Massa Carrara e promossa dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, fondata dal compianto don Oreste Benzi, iniziativa cui non ha fatto mancare propria fattiva partecipazione l’allora vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, monsignor Eugenio Binini.
La comunità di don Benzi, in quell’occasione, non ha usato mezze parole per denunciare i pericoli della cosiddetta notte delle streghe: «Il fenomeno che viene esaltato il 31 ottobre è un grande rituale satanico. Facciamo appello al mondo cattolico perché non promuova in nessun modo questa ricorrenza che inneggia al macabro e all’orrore. Sappiano tutti i genitori e tutti coloro che credono nei valori della vita, che la festa di Halloween è l’adorazione di Satana che avviene anche in modo subdolo attraverso la parvenza di feste e di giochi per giovani e bambini. Il sistema imposto di Halloween proviene da una cultura esoterico-satanica in cui si porta la collettività a compiere rituali di stregoneria, spiritismo, satanismo che possono anche sfociare, in alcune sette, in sacrifici rituali, rapimenti e violenze. Halloween è per i satanisti il giorno più magico dell’anno e in queste notti si moltiplicano i rituali satanici come le messe nere, le iniziazioni magico-esoteriche e l'avvio allo spiritismo e stregoneria. Attenzione agli educatori e responsabili della società affinché scoraggino i ragazzi a partecipare ad incontri sconosciuti, ambigui o addirittura ad alto rischio perché segreti o riservati».

Sempre a proposito di Halloween, monsignor Girolamo Grillo, Vescovo emerito di Civitavecchia-Tarquinia, ha ricordato che «si tratta di una consuetudine nettamente pagana», e che «naturalmente un vero cristiano non potrà mai dare il suo assenso a tutto questo, soprattutto per il fatto che di carnevalate oscene ve ne sono a iosa, cui vanno aggiunte le veglie sataniche mascherate proposte da alcuni gruppi, purtroppo abbastanza diffusi anche nei nostri ambienti».
Quest’ultimo punto dell’osservazione di mons. Grillo merita di essere sottolineato, poiché non sono infrequenti – ahimè – le occasioni in cui si ha modo di verificarne la fondatezza.
E’ accaduto anche a me quando ho appreso del caso di un giovane sacerdote, coadiutore di un anziano parroco, che aveva autorizzato l’uso della sala oratoriale per la celebrazione della festa di Halloween. Con tanto di locandine e volantini. Alle legittime recriminazioni di un genitore, il giovane coadiutore, infastidito per l’osservazione, ha tenuto a precisare che la magia esiste solo nel mondo della fantasia dei bimbi, che i ragazzi cattolici non debbono isolarsi ma condividere le occasioni di divertimento con i loro coetanei, che la Chiesa, in passato, ha già sbagliato dando la caccia a streghe inesistenti, e che la concezione antropomorfa del demonio appartiene alla tradizione preconciliare.

Sappiamo già che da alcuni giovani (e inesperti) preti non si può pretendere più di tanto.
Ma credo si possa almeno esigere che conoscano un pochino le Sacre Scritture. Se quel neosacerdote avesse dato una ripassatina alla Bibbia, avrebbe avuto modo di leggere che non è opportuno per i cristiani frequentare i pagani e assistere ai loro riti, poiché non può esservi unione tra la luce e le tenebre (2 Corinzi, 6:14), che i libri di arti occulte vanno bruciati (Atti, 19:19), che non si deve partecipare alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto condannarle apertamente (Efesini, 5:11-12), che idolatria e stregoneria sono opere della carne (Galati, 5:20), che bisogna separarsi da «chi esercita la divinazione, il sortilegio, l’augurio o la magia; da chi fa incantesimi, da chi consulta gli spiriti o gli indovini, e da chi interroghi i morti, perché chiunque fa queste cose è in abominio al Signore» (Deut. 18: 10-12). Più chiaro di così.

Postato da: giacabi a 08:22 | link | commenti
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giovedì, 01 novembre 2007

Alla scoperta della plurisecolare tradizione cristiana dietro la festa di Halloween


***

Intervista con Paolo Gulisano, autore di un libro sull'argomento

ROMA, venerdì, 27 ottobre 2006 (ZENIT.org).- Grandi zucche forate illuminate dall'interno, scheletri e cupe figure incappucciate, risate agghiaccianti e un ritornello ossessivo: dolcetto o scherzetto? Tutto questo è Halloween, una moda, una festa, una nuova consuetudine che si è imposta negli ultimi anni, grazie anche alla persuasività di cinema e televisione.
Ormai la festa di Halloween è entrata perfino nel mondo della scuola: non
pochi sono gli istituti scolastici, dalla scuola primaria a quella
superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e
disegni.L'argomento Halloween è stato affrontato in tutti i suoi aspetti dallo scrittore Paolo Gulisano, autore di numerosi saggi sulla letteratura fantasy e sulla cultura anglosassone, che insieme alla studiosa irlandese
trapiantata negli Stati Uniti, Brid O'Neill, ha dato alle stampe in questi
giorni un volumetto dal titolo ?La notte delle zucche? (Editrice Ancora,
pagg. 96, Euro 7,00).
Per indagare più approfonditamente sul significato della festa di Halloween,  ZENIT ha deciso di intervistare Gulisano.

Da più parti, di fronte al crescere del 'fenomeno Halloween', si è
cominciata a manifestare una certa preoccupazione. Lei cosa ne pensa?

Gulisano: E' vero: c'è chi vede in Halloween un ritorno a forme di
"paganesimo", e chi invece un rito folkloristico e consumistico, una specie
di innocuo carnevale fuori stagione. Fatto sta che ormai chi più si ricorda,
non solo tra i bambini e i giovani e a livello massmediatico popolare, della
festività cristiana che Halloween va soppiantando, ovvero Ognissanti. Il 1
novembre, quando è ricordato nell'accezione cristiana dai mezzi di
comunicazione, è praticamente confuso con la festività dei defunti, che cade in realtà il giorno dopo.


Ma che significa Halloween?

Gulisano:  Il nome Halloween altro non è che la storpiatura americana del termine - nell'inglese di Irlanda - All Hollows' Eve: La vigilia di Ognissanti. Questa antichissima festa arrivò negli States insieme agli emigranti irlandesi, e là si radicò, per subire poi, in tempi recenti, una radicale trasformazione. Dagli schermi di Hollywood la moda di Halloween è arrivata così da qualche anno nella vecchia Europa.

Dietro Halloween c'è una delle più antiche festività sacre dell'Occidente: una festa che ha attraversato i secoli, con usi e costumi che nel tempo si sono ridefiniti ma che hanno conservato lo stesso significato. le sue origini, i significati
dei simboli, sono tuttavia ignoti ai più.

Il suo libro porta i lettori indietro nei secoli, fino a quella grande festa
celebrata sin dai più lontani tempi da parte dei Celti il 1 novembre, una
ricorrenza che lei ci racconta venne 'battezzata' dalla Chiesa nel Medioevo, che la fece diventare la festività 'doppia' dei Santi e dei defunti.


Gulisano:
Esatto: quella che chiamiamo Halloween è in realtà solo l'ultima
versione 'secolarizzata'
di una ortodossa festa cattolica, e il libro cerca
di spiegare come è potuto accadere che una tradizione plurisecolare
cristiana abbia potuto diventare l'attuale carnevalata in stile horror.

Diciamo anzitutto che l'origine del 'fenomeno' Halloween è tutta americana: quell'America dove giunsero milioni di emigrati irlandesi con la loro profonda devozione per i santi, un culto oltremodo fastidioso per la cultura
dominante di derivazione puritana, che nella sua attuale versione
secolarizzata ha deciso di scartare il senso cattolico di Ognissanti,
trattenendo nella cosiddetta Halloween l'aspetto lugubre dell'aldilà, con i fantasmi, i morti che si levano dalle tombe, le anime perdute che tormentano quelli che in vita arrecarono loro danno: un aspetto che si tenta di esorcizzare con le maschere e gli scherzi.

Ovviamente il Vecchio Continente non poteva rimanere a lungo senza adottare il nuovo 'culto'. Infatti vediamo diffondersi sempre di più da noi Halloween con il suo corteo di articoli più o meno macabri- teschi, scheletri, streghe- che non si propone come una forma di neopaganesimo, non come un culto esoterico, ma semplicemente come una parodia della religiosità cristiana autentica, a fini prevalentemente consumistici: vendere un po' di prodotti carnevaleschi in più, (il cosiddetto merchandising di Halloween) maschere, teschi, zucche, pubblicitari nei film dell'orrore mandati sulle reti televisive. Halloween è proposta commercialmente come una festa giovane, divertente, diversa, 'trasgressiva'; ci si traveste da fantasma, strega o zombie e si balla nelle feste.

Tuttavia Halloween non può essere considerato semplicemente un fenomeno commerciale o un secondo Carnevale?

Gulisano: Infatti: è importante conoscere e saper valutare bene le sue
radici culturali, e anche le implicazioni esoteriche che sono andate a
sovrapporsi e a cavalcare ambiguamente questa ricorrenza. Il 31 ottobre è
infatti diventata una data importante per l'esoterismo nei cui testi
troviamo queste definizioni: 'Torna il Gran Sabba per quattro volte
all'anno... Halloween che è forse la festa più cara'; 'Samhain è il giorno
più "magico" di tutto l'anno, capodanno di tutto il mondo esoterico'. Il
mondo dell'occulto così lo definisce: 'è la festa più importante dell'anno
per i seguaci di satana'. La data di una importante ricorrenza della cultura
celtica prima e di quella cristiana dopo è entrata così a far parte del
calendario dell'occultismo.'

Allora che si fa il 31 ottobre?

Gulisano: A mio avviso si può e si deve festeggiare. Il 1 novembre, che fu il Capodanno celtico e poi Ognissanti, è una festività straordinaria per i cristiani, e non vale la pena regalarla a ciarlatani ed occultisti. Non bisogna temere l'Halloween cattivo, e per questo bisogna conoscerlo bene.

Halloween, in ogni caso, non si può ignorare, e ormai fa parte dello
scenario dei nostri tempi. Che fare dunque? Combatterla in quanto usanza che cancella le care tradizioni di memoria e di raccoglimento attorno al ricordo dei nostri cari che non sono più di questo mondo, afferma qualcuno, che mina alle radici il principio cristiano della comunione dei Santi, vale a dire del rapporto e della solidarietà di tutti i fedeli in grazia di Dio, viventi o defunti che siano.

Educatori e famiglie dovrebbero mobilitarsi contro questa diseducazione del buon gusto, contro questa profanazione del mistero della morte e della vita dopo la morte, ma non è facile andare controcorrente, sfidare le mode imperanti.


Allora si può far festa ad Halloween, ricordando che cosa questo giorno abbia significato per secoli e cosa voglia ancora oggi testimoniarci. Halloween va salvata: le va ridato tutto il suo antico significato, liberandola dalla dimensione puramente consumistica e commerciale e soprattutto estirpando la patina di occultismo cupo dal quale è stata rivestita. Si faccia festa, dunque, e si spieghi chiaramente che si festeggiano i morti e i santi, in modo positivo e perfino simpatico affinchè i bambini vengano educati a considerar la morte come evento umano, naturale, di cui non si debba aver paura.



Postato da: giacabi a 07:26 | link | commenti
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lunedì, 30 ottobre 2006

Halloween, la festa delle zucche vuote
     
      ll Gris ha intervistato il giornalista Giancarlo Padula sulla crescente diffusione della cultura dell'occulto              25/10/2006
                
Da diverso tempo stiamo ormai assistendo al fenomeno di perdita di senso della festa. E’ un fenomeno che si è andato sviluppando attraverso tre fasi: la scristianizzazione della festa; la ferializzazione del giorno festivo; l’introduzione di nuove feste non cristiane o perfino anticristiane. Alla terza fase ci siamo arrivati attraverso anni di "innocente" astrologismo, da fiumi di serial televisivi in cui le streghe erano simpatiche e buone, da anni di harripottismo cinematografico, da un oceano di riviste per ragazzi con articoli sulle streghe ed omaggi magici di ogni tipo. Questa progressiva diffusione di una mentalità occultistica non solo allontana da una visione cristiana del mondo e della storia, ma proietta illusoriamente in una vuotezza di contenuti magici o spiritistici, per non parlare di peggio.
Come è nato Halloween?
Il 31 ottobre era una data importante non soltanto nella cultura celtica (Samhain) ma anche, oggi, nel satanismo (Halloween). Per i Celti, secondo un mitologismo diffuso, nella notte di Samhain, "Signore delle morte, Principe delle tenebre", i morti tornavano sulla terra per cercare nuovi corpi da possedere. L’antica leggenda irlandese di Jack che vende l’anima al diavolo ottenendo di non essere mai mandato all’inferno ed è quindi condannato a girovagare sulla terra con una lanterna formata da una rapa (americanizzata con una zucca) contenente una brace dell’inferno regalata dal diavolo, ebbene questa leggenda occulta e mitologicamente rievoca i sacrifici dei Druidi per tenere lontani gli "spiriti cattivi" e il loro chiedere offerte per il loro dio, girando con la lampada-rapa, mandando maledizioni in caso di rifiuto ("trick-or-treat" = "offerta o maledizione"). Per la Wicca e i satanismi, il 31 notte, è uno dei quattro sabba delle streghe ("capodanno di satana"), "è il giorno più magico dell’anno, è il capodanno di tutto il mondo esoterico" in cui "tutto è permesso" e si praticano "riti occulti" perché si insegna che "ogni richiesta viene esaudita". E’ il sabba che marca l’arrivo dell’inverno, del freddo, della fame e della morte con la "sconfitta" del sole. L’enfasi di Halloween è posta sulla paura, sulla morte, sugli spiriti, la stregoneria, la violenza, i demoni, e i bambini che sono particolarmente influenzabili in questo campo sono esposti a una vera e propria violenza culturale. Invece sarebbe bene parlare ai bambini dell’angelo custode, di San Michele Arcangelo, creature spirituali immortali, e in generale del sorriso degli angeli di fronte al quale ogni cattivo, "gormiti" compresi, si arrendono e vergognandosi si scusano contriti del male presente nel loro cuore, senza alcuna necessità di violenza o troculenza.
Le origini della festa cristiana
La Festa cattolica di "Tutti i santi" invece è stata instaurata nel 840 da Papa Gregorio IV; originariamente si celebrava nel mese di maggio e non il 1° novembre. Fu nel 1048 che Odilo de Cluny decise di spostare la celebrazione cattolica all’inizio di novembre al fine di evangelizzare e detronizzare il culto "magico" di Samhain. Halloween, che in inglese "All Hallows’Eye day" sincopato antico significa "vigilia d’ognissanti", è oggi una festa svuotata del suo motivo di festa che è la resurrezione di Cristo, la quale cambia in "bene eterno" anche la morte: dalla fine di tutto, per i pagani, all’incontro del Fine di ogni alito di vita, Gesù, la Vita Eterna. Questa festa, infatti, fu portata in origine negli Stati Uniti dai cristiani irlandesi e scozzesi verso il 1850, per ricordare nella notte di Halloween i martiri, che dettero la vita per la loro fede in una celebrazione che anticipava la festa dei morti del 2 novembre in cui ogni famiglia ricordava e pregava per i propri defunti, poiché i santi sono i morti consacrati, vivi e presenti con le loro anime immortali, validi intermediari tra la potenza di Dio e noi, sono gli "antenati" di ogni cristiano, non attraverso la carne ed il sangue, ma nello Spirito Santo.
La morte non può fare paura al cristiano
Il ricordo dei defunti è stato posto fin dai "Padri della Chiesa" nel periodo autunnale, quando anche la natura sembra appesantita da un sonno mortale e i giorni si accorciano fino al solstizio d’inverno, che è il giorno di Natale dove Cristo unica vera "luce del mondo" vince le "tenebre del peccato e della morte" e i giorni ricominceranno ad allungarsi così come anche la Speranza di beatitudine di ogni uomo. Pertanto la fede in Cristo ha rivoluzionato il rapporto con i defunti e ci aveva liberato dalla paura dei "demoni", e delle "Potenze invisibili", poiché Gesù "vincendo il mondo" (cfr.Gv.16,33) ha vinto le "Potenze invisibili" e su di esse, nel "suo sangue", ci fa trionfare (Ap.12,11). Ma in una società senza Cristo e con cristiani che senza "vita spirituale" (confessione almeno mensile, Santa Messa, Rosario, meditazione, penitenza) diventano come "sale che non dà sapore", si fa largo il "mostro a sette teste e dieci corna" dell’Apocalisse che propone "il sacro" come qualcosa di destabilizzante, di mostruoso e di patologico, che vede i "mostri ribaltanti e distruggenti la terra". Questa è una immagine disperata e disperante che ha un marchio culturale e spirituale precisissimo, il "protestantesimo" che elimina il culto dei santi, dove l’uomo è solo nei confronti della trascendenza con le proprie risorse e visto che l’uomo se si guarda con sincerità scopre che è "un povero coso" o un "pre-cadavere", come forse direbbero i nostri amici radicali, allora di questo Dio sconosciuto comincia ad avere paura ed ecco nasce l’horror. L’horror non fa altro che ripetere questa condizione di impotenza dell’uomo nei confronti di un divino che è visto semplicemente distruttore. Cosa c’è di più opposto alla fede in Gesù che "riconcilia cielo e terra" e che dalla morte sa trarre la "morte della morte"? Purtroppo l’ignoranza religiosa e il culto della menzogna romanzata (cfr. "Il codice da Vinci" di Dan Brown, le "false storie" di Halloween-celtico), unitamente all’evento cristiano sempre più ridotto a "fatto privato", a "promozione umana" e a "progetto culturale" incentrato sull’uomo e sempre meno su ciò che Dio ha fin dall’eternità previsto per ciascuno di noi (= vita come vocazione), ebbene tutto questo produce il mostro ancora più preoccupante di cristiani che sono "zucche vuote", pronti ad assecondare "ogni vento di dottrina" (Ef.4,14), credenti in "favole artificiosamente inventate" (2Pt.1,16), anche a sfondo politico, e pronti, per evitare la Santa Messa domenicale, ad evocare le "potenze oscure" nei più svariati riti collettivi che non sono altro che grandi "liturgie sataniche". Allora "dirigiamo bene i nostri passi" (Lc.1,79).
Noi cristiani all’attuale antifesta, satanica, di Halloween abbiamo una sola risposta: no grazie.
Leggi anche:
http://www.iltimone.org//newsArt.php?idArt=14
http://www.carloclimati.com/articoli/magia/magia6.htm
Angelennio

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