***
Io credo che se un giorno diventerò cristiano sul serio, dovrò vergognarmi soprattutto, non di non esserlo diventato prima, ma di aver tentato prima tutte le scappatoie(S. Kierkegaard).
Postato da: giacabi a 21:07 |
link | commenti
kierkeergaard
La contemporaneità di Gesù
***
Gesù,
ci sia concesso di diventare tuoi contemporanei, vederti come e dove
sei passato sulla terra e non nella deformazione di un ricordo vuoto***
(S. Kierkegaard).
Postato da: giacabi a 18:46 |
link | commenti
kierkeergaard
L’onnipotenza può render liberi
***
“La creazione dal nulla esprime a sua volta che l’onnipotenza può render liberi. Colui
al quale io assolutamente devo ogni cosa, mentre però assolutamente
conserva tutto nell’essere, mi ha appunto reso indipendente. Se Iddio,
per creare gli uomini, avesse perduto qualcosa della Sua potenza, non
potrebbe più rendere gli uomini indipendenti”.***
[S. Kierkegaard, pag. 241]
Postato da: giacabi a 14:34 |
link | commenti
kierkeergaard
L'ESSENZIALE
***
***
"Ecco l’importante nella vita: aver visto una volta qualcosa, aver sentito una cosa tanto grande, tanto magnifica che ogni altra sia un nulla al suo confronto e anche se si dimenticasse tutto il resto, quella non la si dimenticherebbe mai più".
Kierkegaard, da Diario
Postato da: giacabi a 10:10 |
link | commenti
kierkeergaard
La Santa Madre Chiesa
***
"La madre affettuosa insegna al bambino a camminare da solo. E' abbastanza lontana da lui da non poterlo sostenere effettivamente, ma gli
tende le braccia, imita i suoi movimenti, e se lui traballa, si china
dolcemente come per prenderlo, così che il bambino può credere di non
camminare da solo. E ancora fa di più. Il suo volto esprime ricompensa e incoraggiamento. Così, il bambino, cammina da solo con gli occhi fissi al volto della madre, e non alle difficoltà che incontra sulla strada. Si sente sorretto dalle braccia che non lo sostengono, e costantemente cerca il rifugio nell'abbraccio della madre, senza
sapere che nel momento in cui manifesta il bisogno che ha di lei, sta
dimostrando di poter fare senza di lei, perché sta camminando da solo"***
S. Kierkegaard, Purezza del cuore, 1846
Postato da: giacabi a 21:17 |
link | commenti
van gogh, kierkeergaard
La preghiera
***
denken ist danken,
pensare è ringraziare.
Martin Heidegger
«pregare è la grande ricompensa
dell’essere uomini».
Abraham J. Heschel,
La preghiera è l’azione più
perfetta e divina di cui sia
capace un’anima razionale
Di tutte le azioni e i doveri
essa è la più indispensabile
e necessaria.
ALDOUS HUXLEY La filosofia perenne (1945)
IL PREGARE è nella religione
ciò che è il pensiero nella filosofia.
Il senso religioso prega
come l’organo del pensiero pensa».
Novalis
«Giustamente gli antichi dicevano
che pregare è respirare.
Qui si vede quanto sia sciocco voler parlare di un perché..
Perché io respiro?
Perché altrimenti muoio.
Così con la preghiera».
Kierkegaard,Diario
«Con la preghiera
riceviamo l’ossigeno per respirare.
Coi sacramenti ci nutriamo.
Ma, prima del nutrimento, c’è la respirazione
e la respirazione è la preghiera».
Yves Congar Le vie del Dio vivente
|
Postato da: giacabi a 21:25 |
link | commenti
preghiere, heidegger, novalis, kierkeergaard
Tu che ci ami per primo
***
O Dio che ci hai amato per primo,
noi parliamo di te come di un semplice fatto storico, come se una volta soltanto tu ci avessi amati per primo. E tuttavia tu lo fai sempre. Molte volte, ogni volta, durante tutta la vita, tu ci ami per primo. Quando ci svegliamo al mattino e volgiamo a te il nostro pensiero, tu sei il primo, tu ci hai amati per primo. Se mi alzo all'alba e volgo a te, in un medesimo istante, il mio animo, tu mi hai già preceduto, mi hai amato per primo. Quando m'allontano dalle distrazioni, e mi raccolgo per pensare a te, tu sei stato il primo. E così sempre. E poi, noi ingrati, parliamo come se una volta sola tu ci avessi amato così per primo!
Soren Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 16:11 |
link | commenti
preghiere, kierkeergaard
***
Finora ho portato la croce di Cristo in un modo puramente esteriore, come Simone il Cireneo.
Soren Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 09:18 |
link | commenti
kierkeergaard
Per conoscere veramente se stessi
***
Cio' che si richiede per "specchiarsi con vera benedizione"
nella Parola di Dio:
Anzitutto si deve fino ad un certo punto conoscere se stessi.
Dunque e' necessaria una specie di preparazione.
Il paganesimo diceva "conosci te stesso !"
Il cristianesimo dice: no, questo non e' che il preambolo.
Conosci te stesso - e poi guardati nello specchio della Parola per conoscerti veramente.
Non c'e' alcuna conoscenza di se stesso,
senza la conoscenza di Dio.
Specchiarsi qui e' stare davanti a Dio !
Soren Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 06:49 |
link | commenti
kierkeergaard
La verità
***
Io conosco la verità solo quando essa diviene in me vita
Soren Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 20:16 |
link | commenti
kierkeergaard
Il cristianesimo non predica la Legge
***
«Il cristianesimo non predica la Legge; al contrario esso predica quel che Dio, con infinito amore, ha fatto per gli uomini.
A Dio certamente deve sembrare che questo sia un tale eccesso d'amore
da dover commuovere le pietre. Allora la predicazione, per cosi dire, si
arresta: si ha una pausa,
perche Dio non ordina la gratitudine, pero egli se l'aspetta, cioe
attende che il suo eccesso d'amore commuova l'uomo a tal punta da
decidersi ad amare Dio»,
Soren Kierkegaard, Diario
|
Postato da: giacabi a 09:28 |
link | commenti
cristianesimo, kierkeergaard
Chi è più amato da Dio
***
L’amore sta in rapporto inverso alla grandezza e all'eccellenza dell'oggetto. Se quindi io sono proprio una nullità -se nella mia miseria mi sento il più miserabile di tutti i miserabili - bene, è certo allora, eternamente certo, che Dio mi ama. Cristo
dice: «Neppure un passero cade in terra, senza la volontà del Padre»
(Mt. 10,29). Oh, io faccio un'offerta più umile ancora: davanti a Dio io
sono meno di un passero: tanto e più certo allora che Dio mi ama, tanto
più saldamente si chiude il sillogismo. ...
Quando
ti senti abbandonato nel mondo, sofferente, quando nessuno si prende
cura di te, tu concludi: «Ecco che Dio non si prende cura di me» Vergognati, stolto e calunniatore che sei! Tu che parli così di Dio. No, proprio chi è più abbandonato sulla terra, egli e più amato da Dio.
E se non fosse assolutamente il più abbandonato, se avesse ancora una
piccola consolazione; anzi, anche se questa gli venisse tolta: nello
stesso momento diventerebbe ancora più certo che Dio lo ama.
Kierkegaard da: Diario
|
Postato da: giacabi a 10:02 |
link | commenti
kierkeergaard
Discepoli di Cristo
***
"Cristo non vuole ammiratori, ma discepoli. Non sa che farsene di chi lo loda, vuole chi lo segua. "
Soren Kierkegaard |
Postato da: giacabi a 09:43 |
link | commenti (1)
gesù, kierkeergaard
Il cristianesimo non è certo triste
***
“Il cristianesimo non è certo triste: al contrario, è la buona novella per i tristi. Ma, per i leggeri, non è certamente la buona novella, perché prima li vuole rendere seri .”
S. Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 14:54 |
link | commenti
cristianesimo, kierkeergaard
Il vero coraggio
***
“bisogna avere di nuovo il coraggio di dire ‘io’”, il che implica il “rivolgersi a un ‘tu’”
Kierkegaard: Nel Diario fr. 1913
|
Postato da: giacabi a 08:58 |
link | commenti
persona, kierkeergaard
L’amore è nella Trinità
***
«Come si potrebbe parlare convenientemente dell’amore, se venissi dimenticato Tu, Dio
dell’amore, da cui viene ogni vero amore in cielo e in terra: Tu, o
Padre, che non hai risparmiato nulla ma tutto hai dato in amore?...
Come si potrebbe convenientemente parlare dell’amore, se fossi dimenticato Tu, nostro Salvatore e Redentore Gesù Cristo, che hai dato te stesso per salvare tutti?
Come si potrebbe parlare convenientemente dell’amore, se venissi dimenticato Tu, o Spirito Santo, che non ti riserbi nulla di tuo, ma fai pensare al sacrificio dell’amore consumatosi sul Calvario e rammenti al credente l’obbligo di amarTi come Egli è amato da Te?»
Soeren Kierkegaard (1813-1855) (cit. da Il Seme, n. 24. 1965).
|
Postato da: giacabi a 19:13 |
link | commenti
kierkeergaard
L’uomo è desiderio di infinito
***
« Nulla di finito, nemmeno l'intero mondo, può soddisfare l'animo umano che sente bisogno dell'eterno. »
Soren Kierkegaard |
Postato da: giacabi a 13:23 |
link | commenti
senso religioso, kierkeergaard
La fede
***
Se non hai capito, credi. L’intelligenza è frutto della fede. Non cercare dunque di capire per credere, ma credi per capire.
S. Agostino
***
La fede comincia appunto là dove la ragione finisce.
S. Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 21:50 |
link | commenti
fede, agostino, kierkeergaard
Siamo fatti per Dio
***
Come la freccia dell'arciere addestrato, quando si allontana dalla corda dell'arco non si dà riposo prima di arrivare al bersaglio, così l'uomo è creato da Dio avendo come obiettivo Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio.
|
Postato da: giacabi a 18:13 |
link | commenti
kierkeergaard
Se ci dimentichiamo di Cristo
***
"La
vita è una mascherata, tu dici, e questo per te è fonte di
divertimento, e sei così abile che ancora non è riuscito a nessuno di
smascherarti: perché ogni manifestazione tua é sempre un inganno; solo in questo modo tu puoi respirare e far sì che la gente non si serri intorno a te e ostacoli la tua respirazione.
In questo sta la tua attività, nel mantenere il tuo nascondiglio, e questo ti riesce perché la tua maschera è la più misteriosa di tutte; infatti non sei nulla, e sei sempre soltanto in relazione agli altri, e ciò che tu sei, lo sei per questa relazione"
Kierkegaard -Aut Aut
|
Postato da: giacabi a 19:40 |
link | commenti (2)
kierkeergaard
Preghiera per vivere il presente
***
Signore,
aiutaci a vivere l'oggi, a non indugiare nel passato. Ciò che è stato è stato, e tutto il mio rammarico non lo farà risorgere. Il momento immediatamente presente è quasi sempre tollerabile. Soltanto il rimpianto del passato e l'apprensione del futuro lo rendono insopportabile. Adattarsi alle circostanze è assai più facile che piegarle alla nostra volontà. Aiutaci a capire che accettare il dono di ogni giorno è lasciarsi guidare docilmente da Te.
Soren Kierkegaard, filosofo e teologo, 1813-1855
|
Postato da: giacabi a 14:50 |
link | commenti
kierkeergaard
Il cristianesimo
"Il cristianesimo doveva essere una cura radicale; invece se ne è fatto uno di quei rimedi che si usano contro il raffreddore".
Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 14:46 |
link | commenti
cristianesimo, kierkeergaard
Il suicidio
***
«Uccidere Dio è il più orrendo suicidio». Kierkegaard «Discorsi cristiani»
|
Postato da: giacabi a 21:39 |
link | commenti
nichilismo, ateismo, kierkeergaard
Senza il rischio la Fede è impossibile
***
2778. Socrate non cercava di accumulare prove sull'immortalità dell'anima, per vivere credendo in virtù delle prove. Al contrario diceva: l'affermazione dell'immortalità mi occupa a tal punto che arrischio assolutamente la mia vita per essa, come la cosa più certa.
Viveva così — e la sua vita era una prova dell'immortalità dell'anima.
Egli non credeva alle prove, per vivere: no, la sua vita ne era la prova
e soltanto con la sua morte di martire la portò a termine. Ecco, in che
consiste lo spirito: è davvero imbarazzante per gli scimmiottatori, per
tutti quelli che vivono di seconda o di decima mano, per i cacciatori
di risultati, per le nature vigliacche e sensuali.
L'osservazione, usata con cautela, può esser applicata quanto al diventare cristiani.
Prima viene giustamente quel dubbio di Lessing che “non si può fondare una salvezza eterna su di un fatto storico”.
Dunque qui esiste un fatto storico, il racconto della vita di Gesù Cristo.
Ma
è anche storicamente certo? A ciò bisogna rispondere che, anche se
fosse la cosa più certa di tutta la storia, questo non conta; non si può
direttamente fare un passaggio da un fatto storico, per fondare su di
esso una salvezza eterna. Ciò è qualcosa di qualitativamente nuovo.
E allora, come? Ecco, come Socrate, un uomo dice a se stesso: qui esiste un fatto storico che m'insegna che per la mia salvezza eterna io debbo rivolgermi a Cristo.
Ora mi guarderò bene dal prendere una via sbagliata e dall'ingolfarmi
nei cavilli delle ricerche scientifiche, per sapere se si tratta di un
fatto storicamente certissimo, purché la cosa storicamente sia
sufficientemente certa. Cioè, anche se la cosa fosse 10 volte più certa
fino al minimo particolare, non mi sarebbe tuttavia di aiuto alcuno,
perché direttamente ciò non mi sarebbe di aiuto.
Dico allora a me stesso: “Io
scelgo”. Questo fatto storico impegna tutta la mia vita a questo “se”. —
Ora egli vive; vive con l'animo ripieno soltanto di questo pensiero,
rischiando tutta la sua vita per esso, e la sua vita è la prova ch'egli
ci credeva. Egli non ebbe prima qualche prova e poi credette, e poi
cominciò a vivere. No, tutt'al contrario.
Questo si chiama rischiare, e senza il rischio la Fede è impossibile. Rapportarsi allo spirito è essere sotto esame. [marg. 406]
Questo è contenuto anche nelle parole di Cristo: “Se qualcuno vuol
seguire la mia dottrina, vivere secondo essa, agire secondo essa, egli
sperimenterà ecc.” [Mt 7,24; Gv 8,31].
Cioè, qui non si danno prima le prove —ed Egli poi neppure si
accontenta che l'accettazione della sua dottrina significhi: io dò
assicurazione.
Credere,
voler credere, significa fare della propria vita un continuo esame;
l'esame quotidiano è la tensione della Fede. Però lo si può ben
predicare fino alla fine del mondo a tutti i vigliacchi, agli effeminati
e ai sensuali: essi non capiscono, in realtà non lo vogliono capire. In
fondo sembra a costoro che non è male che arrischi un altro, per poi
accordarsi a lui... —prodigandosi solo in assicurazioni. Ma esser essi
ad arrischiare — questo mai!
Quanto
al diventar cristiani, si deve però ricordare una differenza che c'è
qui rispetto alla dialettica di Socrate. Infatti rispetto
all'immortalità, l'uomo si rapporta a se stesso e all'idea; non più in
là. Ma dal momento che un
uomo crede ad un “se” e sceglie di credere in Cristo, cioè sceglie
d'impegnare la sua vita per questo, subito può rivolgersi nella
preghiera direttamente a Cristo. Così la realtà storica è l'occasione, e
nello stesso tempo l'oggetto della Fede.
Ma
tutte le nature carnali invertono la situazione. Impegnare tutto ad un
“se”, dicono, è una specie di scetticismo, di fantasticheria, di
mancanza di positività.
La ragione invece è che non vogliono “rischiare”. E questo brulicame di
gente senza spirito, che il Cristianesimo si è trascinata dietro, ha
finito per abolire il Cristianesimo.
Søren Kierkegaard, Diario , a cura di Cornelio Fabro, Morcelliana, Brescia 1981
|
Postato da: giacabi a 15:32 |
link | commenti
fede, kierkeergaard
La verità
***
Per nuotare ci si spoglia nudi: per aspirare alla verità, bisogna spogliarsi in senso più intimo, bisogna svestirsi di un vestimento molto più interiore di pensieri, d'idee, dell'egoismo e cose simili, prima di poter diventare nudi abbastanza.
Kierkegaard, Diario
|
Postato da: giacabi a 18:31 |
link | commenti
kierkeergaard
La decisione dell'esistenza
***
La forma più bassa dello scandalo, umanamente parlando, è lasciare senza soluzione tutto il problema intorno a Cristo. La verità è che è stato completamente dimenticato l'imperativo cristiano: tu devi. Che il cristianesimo ti è stato annunciato significa che tu devi prendere posizione di fronte a Cristo. Egli, o il fatto che Egli esiste, o il fatto che sia esistito è la decisione di tutta l'esistenza.
Kierkegaard Diario
|
Postato da: giacabi a 09:56 |
link | commenti
gesù, kierkeergaard
TU CI AMI PER PRIMO, SIGNORE
***
O Dio nostro Padre, tu ci hai amato per primo!
Signore, noi parliamo di Te come se ci avessi amato per primo in passato, una sola volta.
Non è così: Tu ci ami per primo, sempre, tu ci ami continuamente,
giorno dopo giorno, per tuta la vita.
Quando al mattino mi sveglio e innalzo a te il mio spirito,
Signore, Dio mio, tu sei il primo, tu mi ami sempre per primo.
Soren Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 16:09 |
link | commenti
gesù, kierkeergaard
Il silenzio e la parola
***
Padre celeste!
In molti modi tu parli a un uomo:
Tu, l'unico che ha sapienza e intelligenza,
vuoi tuttavia renderti comprensibile a lui.
Tu parli anche quando taci;
perché parla anche colui che tace, per provare l'amato;
parla anche colui che tace affinché l'ora del capire
sia tanto più intima quando essa verrà.
Padre celeste, non è forse così?
Oh, quando tutto tace,
quando un uomo se ne sta solo e abbandonato
e più non sente la tua voce,
allora forse è per lui come se la separazione
dovesse essere eterna.
Oh, nel tempo del silenzio,
quando un uomo languisce nel deserto
e non sente la tua voce:
allora è forse per lui come se essa
fosse quasi del tutto svanita.
Padre celeste, è ben questo il momento del silenzio
dei confidenziali colloqui.
Così fa' che sia benedetto anche questo tuo silenzio
come ogni parola che tu rivolgi all'uomo;
che egli non dimentichi che tu parli anche quando taci.
Donagli, mentre è in attesa di te,
la consolazione di capire che tu taci per amore,
così come parli per amore;
di modo che, sia che tu taccia o parli,
sei sempre il medesimo Padre...
Soren Kierkegaard
a P.
|
Postato da: giacabi a 14:10 |
link | commenti
preghiere, kierkeergaard
La vera soddisfazione
***
«Nulla di finito, neppure l’intero mondo, può soddisfare l’animo umano, che sente il bisogno dell’eterno»
Kierkegaard
|
Postato da: giacabi a 15:32 |
link | commenti
senso religioso, kierkeergaard
Il nichilismo
***
La nave è in mano al cuoco di bordo.
E il megafono del comandante non trasmette più la rotta, ma ciò che mangeremo domani. Soren Kierkegaard, Diari |
, kierkeergaard |
Nessun commento:
Posta un commento