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venerdì 17 febbraio 2012

Luzi


01/06/2002
Tracce pp. ss
Verso il Meeting
Il bello è splendore del vero
***
Mimmo Stolfi

Luzi, Degas, Solmi, Weil… Pillole di genialità verso il prossimo Meeting: «Il sentimento delle cose, la contemplazione della bellezza». Apparenza, Mistero e realtà nella percezione di artisti del Novecento
Con buona pace di Platone e di tutti i suoi seguaci, numerosissimi ancora oggi, la bellezza non è l’idea del bello. L’oggetto dell’estetica è la percezione, non un concetto. Non c’è dunque niente di più concreto della bellezza, la cui contemplazione non avviene nell’iperuranio, ma qui e ora nel mondo attraverso i sensi. Ecco perché in questa scelta antologica ispirata alla frase «il sentimento delle cose, la contemplazione della bellezza», non troverete quasi mai citazioni tratte da filosofi di professione, ma piuttosto pensieri di poeti, artisti, scrittori. Tutta gente per la quale la bellezza non è materia teorica, ma quello stimolo, quella scossa o quella carezza che la realtà spesso concede a chi non distolga lo sguardo dalle cose e dai volti. Ma la potenza della bellezza è tale che spesso assume i caratteri di una vera propria epifania. Di un’apparizione improvvisa che può coglierci anche nel tran tran quotidiano. Un vero e proprio urto che ci scuote suscitando in noi quell’anelito a un oltre, soffocato dal chiacchiericcio assordante che ci circonda. È quello che accade, per esempio, nella poesia A una passante di Baudelaire: «La via assordante strepitava intorno a me./ Una donna alta, sottile, a lutto, in un dolore immenso,/ passò sollevando e agitando/ con mano fastosa il pizzo e l’orlo della sua gonna/ (...) Un lampo...poi la notte! - bellezza fuggitiva/ dallo sguardo che m’ha fatto subito rinascere,/ ti rivedrò solo nell’eternità?». L’urto della bellezza risveglia anche quella promessa di felicità, quel desiderio di infinito che alberga in ogni uomo. E ancora una volta a donarci le parole più intense per dire quell’emozione che ci lavora dentro, e la cui intensità è tale che spesso non riusciamo a verbalizzarla, è un poeta. Un poeta, Rainer Maria Rilke, che quella felicità, quella bellezza, non la coglie in un platonico “mondo delle Idee”, ma nella terra, la nostra terra: «E noi che pensiamo la felicità/ come un’ascesa, ne avremmo l’emozione/ quasi sconcertante/ di quando cosa ch’è felice, cade».
«Quella che io intendo per bellezza, ed è la sola che mi interessa, mi tocca e mi commuove, è una promanazione interiore armonizzata con la forma esterna».
(Mario Luzi, Intervista a Doriano Fasoli, Radiotre)
«Tanto in cuore aver d’amore/ da dire tutto è bello,/ anche l’uomo e il suo male,/ anche in me quello che m’addolora».
(
Umberto Saba, Canzoniere)
«Se non vedi il gioiello nel sassolino circondato da fili d’oro, può darsi che ti lavi le mani così spesso da sbiadire i pensieri che vi sono stati riposti».
(Emily Dickinson, Poesie)

«Ho visto cose bellissime, grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare».
(Edgar Degas, Scritti)
«Il colore di ogni cosa ci commuove come un’armonia; ci vien voglia di piangere vedendo che le rose son rose o, se è inverno, scorgendo sui tronchi delle piante dei bei colori verdi quasi riflettenti; e, se un poco di luce batte su quei colori, come, ad esempio, nell’ora del tramonto, quando il lilla bianco fa cantare la propria bianchezza, ci si sente inondati di bellezza».
(
Marcel Proust, Alla ricerca del tempo perduto)
«Altrove, senza dubbio, esistono i tramonti. Ma perfino da questo quarto piano sulla città si può pensare all’infinito. Un infinito con magazzini sottostanti, è vero, ma con stelle all’orizzonte».
(Fernando Pessoa, Il libro)

«L’abbandono di fronte alle cose e l’apertura al mistero si appartengono l’uno all’altra».
(Martin Heidegger, L’abbandono)
«La verità, manifestata dalla bellezza, è enigmatica; essa non può essere né decifrata né spiegata con le parole, ma quando un essere umano, una persona si trova accanto a questa bellezza, si imbatte in questa bellezza, sta di fronte a questa bellezza, essa fa sentire la sua presenza, almeno con quei brividi che corrono lungo la schiena. La bellezza è come un miracolo, del quale l’uomo diventa involontariamente testimone. Tutto qua».
(Andrej Tarkovskij, Intervista a Poiesis)

«La rivelazione della poesia, una volta affacciandomi a una finestra, si impersonò per me in un grande mandorlo fiorito, candido nell’abbagliante chiarore della luna piena».
(Sergio Solmi, Meditazioni e ricordi)

«Ma perché essere qui è molto, e perché sembra che tutte le cose di qui abbian bisogno di noi, queste effimere che stranamente ci sollecitano. Di noi, i più effimeri».
(
Rainer Maria Rilke, Elegie duinesi)
«Sono solo un uomo, ho bisogno di segni sensibili, costruire scale di astrazioni mi stanca presto. Desta, dunque, o Dio, un uomo in un posto qualsiasi della terra e permetti che guardandolo io possa ammirare Te».
(
Czeslaw Milosz, La mente prigioniera)
«Ringraziavo Dio del fatto di avermi creato artista per amare tutte le forme in cui Egli si manifesta, e piangere di esultanza e di giubilo davanti ad esse».
(
Boris Pasternak, Il soffio della vita)
«Il bello è l’apparenza manifesta del reale».
(
Simone Weil, Quaderni)
«L’uomo non può fare a meno della bellezza, e la nostra epoca finge di volerlo ignorare. Essa non vede il bello perché s’irrigidisce per raggiungere l’assoluto e il dominio, vuole trasfigurare il mondo prima di averlo esaurito, ordinarlo prima d’averlo capito. Per quanto dica, essa diserta da questo mondo».
(Albert Camus, Lo straniero)
«La bellezza si nasconde in ogni piega del mondo, anche nei posti più inimmaginabili. Coglierla significa dischiudersi alle ricchezze della vita. E anche comprenderne la responsabilità».
(Elaine Scarry, Sulla bellezza)


Postato da: giacabi a 20:13 | link | commenti
baudelaire, bellezza, luzi, proust, camus, rilke, tarkovskij, pasternak

sabato, 17 aprile 2010

Vorrei arrivare al varco
***

«Vorrei arrivare al varco con pochi, essenziali bagagli,

liberato dai molti inutili,

di cui l'epoca tragica e fatua

ci ha sovraccaricato....

E vorrei passare questa soglia

sostenuto da poche,

sostanziali acquisizioni

e da immagini irrevocabili per intensità e bellezza

che sono rimaste

come retaggio.

Occorre una specie di rogo purificatorio

del vaniloquio

cui ci siamo abbandonati

e del quale ci siamo compiaciuti.

Il bulbo della speranza,

ora occulto sotto il suolo

ingombro di macerie

non muoia,

in attesa di fiorire alla prima primavera».
Mario Luzi


Postato da: giacabi a 21:23 | link | commenti
luzi

venerdì, 12 febbraio 2010

Di che è mancanza
***

Di che è mancanza questa mancanza,
cuore,
che a un tratto ne sei pieno?
Di che? Rotta la diga
t'inonda e ti sommerge
la piena della tua indigenza.
Viene,
forse viene,
da oltre te
un richiamo
che ora perché agonizzi non ascolti.
Ma c'è, ne custodisce forza e canto
la musica perpetua... ritornerà.
Sii calmo.
Mario Luzi

Postato da: giacabi a 19:42 | link | commenti
luzi, senso religioso

venerdì, 25 settembre 2009

Alla vita
 ***

Amici ci aspetta una barca e dondola
nella luce ove il cielo s'inarca
e tocca il mare, volano creature pazze ad amare
il viso d'Iddio caldo di speranza
in alto in basso cercando
affetto in ogni occulta distanza
e piangono: noi siamo in terra
ma ci potremo un giorno librare
esilmente piegare sul seno divino
come rose dai muri nelle strade odorose
sul bimbo che le chiede senza voce.
Amici dalla barca si vede il mondo
e in lui una verità che precede
intrepida, un sospiro profondo
dalle foci alle sorgenti;
la Madonna dagli occhi trasparenti
scende adagio incontro ai morenti,
raccoglie il cumulo della vita, i dolori
le voglie segrete da anni sulla faccia inumidita.
Le ragazze alla finestra annerita
con lo sguardo verso i monti
non sanno finire d'aspettare l'avvenire.
Nelle stanze la voce materna
senza origine, senza profondità s'alterna
col silenzio della terra, è bella
e tutto par nato da quella.

Mario Luzi

Postato da: giacabi a 21:12 | link | commenti
luzi

domenica, 05 luglio 2009

La pienezza cristiana
 ***
« Questa è la pienezza cristiana del destino:
essere pronti all’evento, lasciare che la sua forza ci traversi
finche possa riplasmarci e rifonderci »
M. Luzi

Postato da: giacabi a 06:57 | link | commenti
luzi

lunedì, 14 aprile 2008


La poesia
***
 Qualunque vera e motivata poesia tende a ricostruire un universo perduto: anche se non lo sa, fa questo; e si tende e si modella a questa aspirazione, a quel fine per la maggior parte inconscio. Le immagini e il ritmo, e la metrica, il verso collaborano alla costituzione di un ordine che riflette il misterioso ordine perduto e percepito come mancante; in ogni poesia c’è questo senso di vacanza, questo senso non di immobilità su sé stessa, ma di movimento per il rimpianto e verso qualcosa che le manca. E questa mancanza è simultaneamente causa di rimpianto e di attesa…”.
 Mario Luzi  da : Vero e Verso (Garzanti 2002):

Postato da: giacabi a 12:06 | link | commenti (1)
luzi, senso religioso


AUGURIO
***


Camera dopo camera la donna
inseguita dalla mattina canta,
quanto dura la lena
strofina i pavimenti,
spande la cera. Si leva, canto tumido
di nuova maritata
che genera e governa,
di spazzole, di panni
penetra tutto l’alveare, introna
l’aria già di primavera.

Ora che tutt’intorno, a ogni balcone,
la donna compie riti
di fecondità e di morte,
versa acqua nei vasi, immerge fiori,
ravvia le lunghe foglie, schianta i seccumi, libera i buttoni,
per il meglio della pioggia,
per il più caldo del sole,
o miei giovani e forti,
miei vecchi un po’ svaniti,
dico, prego: sia grazia essere qui,
grazia anche l’implorare a mani giunte,
stare a labbra serrate, ad occhi bassi
come chi aspetta la sentenza.
Sia grazia essere qui,
nel giusto della vita,
nell’opera del mondo. Sia così
.
Mario Luzi da Dal fondo delle campagne
                                                                       Grazie ad : Annina




Postato da: giacabi a 11:48 | link | commenti
luzi

sabato, 13 ottobre 2007

Fissando lo sguardo su Lui diventiamo come Lui
*** 
“guardando Lui si riceve sempre più la somiglianza di Colui nel quale uno fissa lo sguardo, fissando lo sguardo su Lui diventiamo come Lui
 M. Luzi

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