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venerdì 17 febbraio 2012

McLuhan


La passione più profonda dell'uomo
***
La passione più profonda dell'uomo è il suo desiderio di trovare un significato. Significato negli abiti, nel lavoro, nei gesti. La passione più frustrante si ha quando gli uomini sono ammassati insieme e viene loro insegnato ad ammirare il lusso. Una vita al servizio implica che si serva qualcuno che è al posto del Signore e che val la pena di servire.
"Ma il bene diviene ampio e incontrollabile,
Ha sfumature, è ovunque presente;

Il giusto deve schierarsi da un lato

E scegliersi un signore"
(Hopkins)


(Marshall Mc Luhan)

Postato da: giacabi a 18:50 | link | commenti
mcluhan

martedì, 17 marzo 2009

Marshall McLuhan
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« La differenza più importante tra l’atteggiamento di chi è cattolico e di chi non lo è consiste forse nel fatto che il cattolico non “teme” Dio, ma ha tutte le ragioni per amarLo. Il primo pensiero che un cattolico ha di Dio è quello che un uomo ha per un vero amico. Ed è solamente il suo secondo pensiero che potrebbe suggerirgli quanto poco egli meriti tale amicizia. In considerazione di questo fatto, oltre che della natura sociale della Chiesa, è facile comprendere perché i cattolici parlano così liberamente e naturalmente delle loro preghiere e delle loro devozioni. Non c’è nulla di confacente alla natura umana che non sia perfezionato e assistito dalla Chiesa. Ciò è difficile da credere per i protestanti, perché la religione per loro è molto più una questione di restrizioni e di proibizioni. La Chiesa, peraltro, è interessata soprattutto all’azione. La potenza può divenire reale solo attraverso l’atto. Il protestante possiede, o possedeva, una mezza verità. Patisce la fame nutrendosi di una mezza pagnotta e rinuncia alla sua legittima eredità, non diversamente dal paranoico che crede che il suo pasto sia avvelenato. Tutto questo fa venire alla luce una serie di altre questioni. Non si possono prendere troppo sul serio gli errori dei protestanti dopo aver esaminato a fondo una dozzina circa di eresie simili che si presentarono nel III e IV secolo – senza contare il fatto che vi furono eresie anche prima del III secolo. E per capire l’ortodossia, è necessario studiare un po’ la storia della Chiesa. L’ortodossia è onestà intellettuale riguardo alle cose divine. L’eresia è menzogna intellettuale e spirituale – significa mentire a Dio stesso… Lutero fu un eretico. Egli mentì a Dio. Conosceva la verità. Ma ai luterani che seguirono non fu mai detta la verità, e ad essi furono negati i sacramenti che conducevano a una consapevolezza “interiore” della verità. Così, si richiede una certa “fortuna” o un considerevole sforzo da parte di un protestante oggi per riscoprire l’ortodossia. Ecco perché i convertiti, per la maggior parte, tendono ad essere intellettuali, ovvero persone con una speciale conoscenza della storia e della filosofia. »
Marshall McLuhan
NOTA: Marshall McLuhan (Edmonton 1911 – Toronto 1980), convertitosi al cattolicesimo nel 1935, è tra le più grandi (e incomprese) figure intellettuali del Novecento. Il suo nome è legato a una serie di analisi sul ruolo dei mezzi di comunicazione di massa nella società contemporanea. McLuhan fu anche un finissimo critico letterario, ed esordì con un’importante tesi di dottorato rimasta inedita, The Role of Thomas Nashe in the Learning of His Time (1943). Tra le opere più rilevanti, in trad. italiana, La sposa meccanica (ed. or. 1951), La galassia Gutenberg (1962), Dal cliché all’archetipo. L’uomo tecnologico nel villaggio globale (1970), Il paesaggio interiore (ed. it. 1983), la splendida Corrispondenza 1931-1979 (ed. it. 1990), e la raccolta postuma di saggi La luce e il mezzo (ed. it. 2002): da questi ultimi due volumi abbiamo tratto il testo delle lettere che vi abbiamo proposto. L'immagine del signor McLuhan è tratta da qui.
Da: http://piccolozaccheo.splinder.com/


Postato da: giacabi a 14:33 | link | commenti (1)
mcluhan

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