87. Vorrei voler, Signor, quel ch'io non voglio
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Vorrei voler, Signor, quel ch'io non voglio:
tra 'l foco e 'l cor di ghiaccia un vel s'asconde che 'l foco ammorza, onde non corrisponde la penna all'opre, e fa bugiardo 'l foglio. I' t'amo con la lingua, e poi mi doglio 5 c'amor non giunge al cor; né so ben onde apra l'uscio alla grazia che s'infonde nel cor, che scacci ogni spietato orgoglio. Squarcia 'l vel tu, Signor, rompi quel muro che con la suo durezza ne ritarda 10 il sol della tuo luce, al mondo spenta! Manda 'l preditto lume a noi venturo, alla tuo bella sposa, acciò ch'io arda il cor senz'alcun dubbio, e te sol senta. |
Postato da: giacabi a 20:06 |
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michelangelo
Il senso religioso
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“Gli occhi mie vaghi delle cose belle
e l'alma insieme della suo salute non hanno altra virtute c'ascenda al ciel, che mirar tutte quelle. Dalle più alte stelle discende uno splendore che 'l desir tira a quelle, e qui si chiama amore. Nè altro ha il gentil core che l'innamori e arda, e che 'l consigli. c'un volto che negli occhi lor somigli.” Michelangelo Buonarroti, da Rime |
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