La scienza porta al Mistero
***
" Questa
notte io fui assorbito dalla meditazione della natura. Ammiravo il
numero, la disposizione, la corsa di quei globi innumerevoli.
Ma
ammiravo ancor più l’Intelligenza infinita che presiede a questo vasto
meccanismo. Dicevo a me stesso: Bisogna essere ben ciechi per non
restare estasiati a questo spettacolo, sciocchi per non riconoscerne
l’Autore, pazzi per non adorarlo ".
Newton (matematico e fisico, 1643 - 1723)
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Postato da: giacabi a 21:24 |
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mistero, newton
Il 'Newton scorretto' che a scuola non si insegna
di Corradi Marina Non avevamo mai letto, e nemmeno sentito parlare ai tempi del liceo - un liceo milanese di fine anni Settanta, rigorosamente di sinistra e democratico - del ventottesimo commento all'Ottica di Isaac Newton. Dunque l'uomo che elaborò la teoria della gravitazione universale, all'alba del Settecento, si chiedeva: «Che cosa c'è in luoghi quasi completamente vuoti di materia, e donde deriva che il sole e i pianeti gravitino gli uni verso gli altri, senza che vi sia tra loro nessuna materia densa? Donde viene che |
Giobbe e Newton, oltre due millenni lo stesso sbalordimento davanti alla creazione. Concludeva Newton: «Non risulta con evidenza dai fenomeni che esiste un Essere incorporeo, vivente, intelligente, onnipresente il quale vede intimamente le cose stesse e le capisce interamente in virtù della loro presenza immediata a se stesso?». Ecco perché di Newton in quel liceo si parlò solo nei libri di fisica. Newton era scorretto, era fuori linea in quella scuola pubblica, comunista di stretta osservanza. Nessuno dunque ci fece leggere le sue domande - le stesse che tutti si fanno, a sedici anni, come intuendo una risposta come nascosta appena dietro l'evidenza del creato. Positivismo, marxismo, esistenzialismo, quella, ci dissero, era l'unica modernità, e l'unico pensiero scientifico possibile. Su Giobbe e Newton, e la loro straordinaria simmetria, il silenzio. |
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