I 9 Trucchi Della Dieta Della Longevità. Firmati Valter Longo, Massimo Esperto Dell’invecchiamento

 21 ore fa
È stata definita una delle più importanti scoperte scientifiche nel campo della alimentazione: è la Dieta della Longevità, il regime alimentare sperimentato da Valter Longo lo scienziato considerato massimo esperto degli studi sull’invecchiamento e le malattie ad esso collegate. Con i suoi studi Longo ha dimostrato che curarsi con il cibo è possibile, anzi è la strada giusta per ridurre il grasso addominale, rigenerare e ringiovanire il nostro corpo abbattendo in modo significativo il rischio di cancro, patologie cardiovascolari e autoimmuni, diabete e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.
“L’età – spiega Longo – è il principale fattore di rischio nel contrarre tutte le malattie più gravi. Intervenire sull’invecchiamento è decisamente meglio che cercare di prevenire e curare tutte le principali malattie singolarmente”. Il viaggio compiuto da Longo con le sue ricerche ha un punto di partenza, Molochio, Calabria, paese in cui vivevano i suoi nonni. Qui il guru della longevità – così l’ha definito il Time – ha scoperto il segreto dei centenari. E ne ha scritto un libro, per dimostrare che la sua teoria aveva basi solide. In “La dieta della Longevità” (Vallardi) spiega che per vivere bene e a lungo si deve scegliere con cura cosa mettere nel piatto: poche proteine e molta verdura, poca frutta e carboidrati integrali. No alla carne, solo pesce e non tutti i giorni, al massimo 2 o 3 pasti la settimana.
Come si pone questo tipo di alimentazione nei confronti della dieta Mediterranea?Farei una premessa: solo il 10 per cento degli italiani sa effettivamente in cosa consiste la dieta Mediterranea. C’è ancora la presunzione di poter mangiare pasta e pane a pranzo e a cena, e 5 pasti al giorno, con spuntini che in realtà sono pasti. Basta poco per trovarsi a fine anno con un incremento di peso senza accorgersene. Io sono più per una alimentazione vegana con l’aggiunta del pesce. Ma devo dire che l’alimentazione che propongo non è poi così distante dalla Dieta Mediterranea, le origini sono le stesse. È un tipo di alimentazione con cui siamo cresciuti ma che è stata contaminata da tanti altri alimenti. Basta ricordare una regola semplice quando dobbiamo scegliere cosa mettere nel piatto: basta chiedersi se i nostri nonni avrebbero mangiato le stesse cose.
Pare di capire che questa sia l’ennesima stroncatura alle diete proteiche.
Una dieta ad alto contenuto di proteine e grassi, ma povera di carboidrati avrà nella maggior parte dei casi come conseguenza una perdita di peso, ma potrebbe aggravare alcuni fattori di rischio, oltre ad essere associata ad una maggiore incidenza di cancro. Per me è una delle peggiori per la salute. Si associa a mutazioni delle cellule e dell’intero organismo che accelerano l’invecchiamento e l’insorgere di malattie.
È un tipo di alimentazione sostenibile per tutta la famiglia?
Come stile di vita, sarebbe meglio impararlo fin da piccoli, per dare il giusto peso al cibo e al suo ruolo. Per i bambini andrebbe comunque inserita la carne, sia rossa che quella di pollo. Ma, senza forzare troppo la mano, comincerei al più presto a inserire sostituti della carne, proteine vegetali. Basta anche solo un pasto al giorno, un piatto di pasta con i ceci e le verdure è il pasto ideale per tutti. Poi dipende dagli obiettivi che ci si pone, se si deve perdere peso o se si ha già un’età avanzata. In linea di massima questo è un tipo di alimentazione sostenibile nell’età adulta, fino ai 65 anni. Poi si potranno fare delle implementazioni.

La dieta della longevità in 9 punti