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domenica 2 ottobre 2016

TERAPIA DELL’INSONNIA


TERAPIA DELL’INSONNIA
· ALIMENTAZIONE E S...
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Claudio Sauro
Per insonnia si intende comunemente la
- Difficoltà di addormentarsi
- Risvegli frequenti e nelle prime ore della mattina
- Sonno che inizia subito appena si va a letto ma dura poche ore
- Sonno che inizia soltanto nelle ultime ore della mattina
- Mancanza completa di sonno incompatibile con la vita
L’insonnia rappresenta uno dei principali problemi proposti ai medici ed è un sintomo appartenente a più cause.
- Ansietà e tensione
- Cambiamenti ambientali
- Preoccupazioni emptive
- Gravi traumi quali lutti
- Dolore e sconforto
- Depressione
- Demenza senile ed Alzheimer
Però esistono anche delle cause organiche:
- Ipertiroidismo
- Eccesso di preparati tiroidei
- Carenza di alcuni metalli (calcio, magnesio)ed oligoelementi (zinco, rame, manganese ecc)
- Farmaci come beta bloccanti
- Abuso di alccol (determina una deplezione di magnesio)
- Eccesso di caffè
- Eccesso di tè
- Eccesso di cioccolato
- Ipoglicemia
- Iperglicemia con glucosio sopra i 250 mg/dl
- Ipertensione
- L’eccessiva sedentarietà può essere causa di insonnia, cosi al contrario l’esercizio fisico eccessivo può favorire insonnia.
Il sonno è  forse uno degli ultimi processi fisiologici rimasti sconosciuti. Certo è che un sonno regolare è importantissimo. Generalmente il modello del ciclo sonno- veglia si ripete durante il giorno, delle 24 ore il sonno rappresenta circa un terzo. Di questo terzo circa 1/5 è rappresentato dal sogno che si ha soprattutto verso le ore mattutine (sonno REM), ed anche una giusta quantità di sogno pare abbia una grande importanza per l’equilibrio psicologico. Il sogno non REM (profondo) è suddiviso in quattro fasi e può essere evidenziato con l’attività dell’EEG. Si potrebbe dire che da un sonno molto profondo si passa con molta gradualità fino ad un sogno sempre meno profondo fino a sfociare nella vera e propria attività onirica.
L’importanza di un sonno adeguato.
Si è visto che molte patologie sono caratterizzate da disturbi più o meno gravi del sonno. Uno degli aspetti più significativi è che una carenza adeguata di sonno può essere il primo sintomo di una demenza di Alzheimer oltre che di altre patologie psichiatriche. Questo pare sia dovuto al fatto che il sonno ha la funzione di antiossidante cerebrale. Il sonno assicura quindi minor danni neuronali per l’accumulo di radicali liberi. Anche il sogno pare abbia un importanza fondamentale per l’equilibrio psichico anche se i meccanismi restano ancora sconosciuti. .
Alcune considerazioni terapeutiche.
Si è visto che l’alimentazione ha un ruolo fondamentale per un giusto equilibrio di sonno. Certi aminoacidi e vitamine in particolare pare abbiano una funzione fondamentale, vediamo quali sono:
- La glutammina partecipa a numerosi processi metabolici che inducono il sonno; questa avrebbe un azione anche anti stress e favorente le funzioni mentali.
- L’ornitina e l’arginina favoriscono l’instaurarsi del sonno
- Pure la carnitina sostiene numerose funzioni cerebrali che facilitano l’instaurarsi del sonno
- L’acido folico, la Vit B6 e la Vit B12 in combinazione sono indispensabili per un giusto equilibrio del sonno
- Anche la carenza di alcune vitamine quali la Vit D, la Vit A, la Vit K, la Vit E, la Vit C possono favorire insonnia. Si tenga però presente che la carenza di qualsiasi vitamina può favorire insonnia.
- Anche la carenza di qualsiasi minerale ed oligoelemento indispensabile può favorire insonnia.
Vediamo alcuni punti particolarmente importanti:
- L’esercizio fisico: è stato dimostrato che un giusto esercizio fisico eseguito con regolarità migliora lo stato generale e la quantità del sonno. Generalmente un giusto esercizio fisico migliora la circolazione e tutti i processi metabolici ed enzimatici che regolano l’equilibrio cellulare, anche neuronale.
- Glicemia notturna: bassi livelli di glucosio di notte sono un importante causa di insonnia. Il cervello è altamente dipendente dal glucosio e l’ipoglicemia può essere un importante causa di una mancata secrezione di melatonina che induce il sonno, mentre può essere un motivo per la sintesi di adrenalina che causa insonnia
- La carenza di 5-idrossi triptofano che causa la sintesi di serotonina. Questa pare non serva solo per indurre il sonno ma per aumentare anche il sonno REM (di sogno). I cofattori della sintesi di serotonina sono anche la Vit B6, la niacina ed il magnesio.
- La melatonina pare abbia un ruolo fondamentale per indurre il sonno. Generalmente è proprio la melatonina endogena, prodotta dall’epifisi. La melatonina esogena talvolta non sortisce alcun effetto, il tutto dipende da quanta se ne assorbe, valore che può andare dal 10% al 90%. Comunque la dose media di melatonina che si somministra per indurre il sonno è di 3 mg
Per un buon sonno occorre inoltre evitare stimolanti (caffè , tè , cioccolato)soprattutto nelle ore serali, inoltre l’alcool che determina una deplezione di magnesio e numerosi medicinali che possono dare insonnia. Possono invece essere utili alcuni supplementi quali la Niacina 100 mg, la Vit B6 50 mg, il Magnesio Citrato 400 mg. Fra le piante medicinali risultano particolarmente importanti la Passiflora, la Valeriana Officinalis ed il Biancospino (Crataegus Oxiacanta). Poi molte altre piante medicinali che possono favorire il sono, ne enumerò alcune: l’Agno Casto, l’Astirolachia Clemantis, le foglie di Castagno, la Catalpa Bignoloides, il Chenopodium Vulvaria, la Coridalis Cava, la Drosera Rotundifolia, il Lotus Carniculatus e questo tanto per nominarne alcune
 Aminoacidi che favoriscono il sonno:
- Oltre alla Glutammina che abbiamo già nominato sono importanti per favorire il sono
- Arginina
- Metionina
- Ornitina
- Taurina
Si tenga presente però che la mancanza di qualsiasi aminoacido essenziale può essere causa di insonnia.
Comunque in particolare la TAURINA si tenga presente che è particolarmente importante e talvolta anche piccole carenze di taurina possono dare insonnia: La taurina (dal latino taurus, toro, dato che originariamente è stata isolata dalla bile del toro dagli scienziati tedeschi Friedrich Tiedemann e Leopold Gmelin)[2] o acido 2-amminoetanosolfonico, è una sostanza chimica acida abbondante in molti tessuti di diversi animali, uomo incluso. La taurina si trova anche in qualche specie batterica, in quantità più modeste, MA NON NELLE PIANTE. È un'ammina con un gruppo funzionale acido solfonico. Sono stati identificati piccoli polipeptidi contenenti taurina, ma a oggi non è stata trovata nessuna amminoacil-tRNA sintetasi in grado di riconoscere specificamente la taurina e capace di incorporarla nel tRNA. Pertanto per avere un buon sonno sembrerebbe indispensabile mangiare anche alimenti animali: essa si trova oltre che nei muscoli soprattutto nelle frattaglie, fegato, reni, cuore. Oltre ad essere incorporata nel RNA essa corrisponde al buon funzionamento di numerose catene enzimatiche in associazione con lo zinco. Questo spiega perché una sua carenza possa causare disturbi del sonno, se non addirittura insonnia oltre ad altri problemi di vario genere.  La Soia stessa pur contenendo tutti gli aminoacidi essenziali manca di TAURINA. Questo comporta che l’alimentazione deve essere il più completa possibile senza l’esclusione di alimenti animali.
Josep E. Pizzorno e Michael T Murray della Seattle University
P.S Dopo aver passato una notte in cui ho fatto fatica a dormire ho deciso di fare una piccola ricerca sull’insonnia. Ne è emerso quanto sopra. Tengo a sottolineare che un sonno regolare è estremamente importante ed una sua carenza pare sia alla base di disturbi psicologici ma anche della demenza di Alzheimer. Sarebbero infatti i radicali liberi che si formano nel cervello durante l’insonnia che favoriscono il depositarsi delle placche amiloidi e dei depositi neurofibrillari di alluminio, questo secondo gli ultimi studi:
Demenza di Alzheimer:
- Inizialmente insonnia o disturbi del sonno
- Seguano disturbi leggeri di memoria e piccoli problemi di attenzione
- Seguono disturbi gravi di memoria e gravi disturbi di attenzione.
- Seguono afasia, disorientamento e disturbi del comportamento disturbi del linguaggio.
- Il paziente non è più in grado di riconoscere neppure i suoi familiari
- A questo punto possono insorgere problemi motori, il paziente non è più in grado di camminare e di compiere operazioni semplici con gli arti superiori, possono essere presenti anche contrazioni muscolari anomale, gravi disturbi di respirazione che comportano una trachestomia.
- A questo punto il paziente se riduce in carrozzella totalmente assente dall’ambiente circostante, necessita di sondino naso-gastrico o di PEG per l’alimentazione, molto spesso muore o per il deterioramento cerebrale o per una polmonite ab ingestis della saliva comunemente presente nella bocca.

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