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lunedì 30 ottobre 2017

Tu lo sai, mio Dio, che per amarti sulla terra, non ho altro che l’oggi


Tu lo sai, mio Dio,
che per amarti sulla terra,
non ho altro che l’oggi
La mia vita, o Signore,
è un istante che passa,
un momento che fugge e se ne va.
Tu lo sai, mio Dio,
che per amarti sulla terra,
non ho altro che l’oggi.

Che importa, Signore,
se l’avvenire è oscuro.
No, io non posso pregarti
per il domani.
Mantieni puro il mio cuore,
coprimi con la tua ombra,
e non sia che per l’oggi.

Io non ho, Signore,
che quest’oggi mio fuggitivo
per darti un frutto d’amore,
un grappolo di cui
ogni chicco sia un’anima.
Donami tu, Gesù,
il fuoco di un apostolo,
e sia per oggi.
Santa Teresa di Lisieux (1873-1897)

lunedì 23 ottobre 2017

Il cattolico che rivoluzionò il parto cesareo salvando anche la madre

Il cattolico che rivoluzionò il parto cesareo salvando anche la madre


Sean Dreilinger
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C’è un campo in cui la scienza sperimentale, frutto dell’intelligenza umana indagatrice della natura, diventa particolarmente utile e benigna per l’uomo: la medicina. Accade allora che ci si trovi di fronte a grandi uomini, che comprendono perché amano. Che amando, comprendono. Sono i grandi medici che nel corso dei secoli, mossi dalla loro compassione e misericordia per i malati, hanno indirizzato la loro intelligenza, dedicato il loro tempo e le loro forze, per trovare nuovi rimedi ai mali dell’umanità.
Paolo Mazzarello, docente di storia della medicina all’Università di Pavia, ha appena pubblicato E si salvò anche la madre. L’evento che rivoluzionò il parto cesareo (Bollati Boringhieri 2015): una biografia del grande ginecologo di fine Ottocento, Edoardo Porro, e del suo servizio a tante madri destinate, senza di lui, alla morte per parto.
[….]. Per millenni le levatrici hanno fatto ciò che potevano, ma la storia moderna dell’ostetricia incomincia solo nel Settecento. E’ il papa Benedetto XIV, grande protettore della scienza, a promuovere la prima cattedra pubblica di Ostetricia, inaugurata a Bologna nel 1757, e affidata prima a Giovanni Antonio Galli -che aveva rinnovato la tecnica didattica per le levatrici e studenti in Chirurgia avvalendosi, fin dal 1734, di modelli in cera e in argilla-, e poi al suo discepolo, il terziario francescano e padre degli studi sull’elettricità animale Luigi Galvani. Sempre a Bologna, nel 1768, viene pubblicata la prima rivista di ostetricia italiana, Dell’arte ostetrica, mentre nel 1765 Luigi Calza, (1737-1784), bolognese di nascita e allievo del Galli, fonda a Padova il primo Gabinetto Ostetrico avviando la cattedra: “De morbis mulierum, puerorum et artificum”.
Nel 1876, anno in cui è ambientato in particolar modo il libro di Mazzarello, le donne continuano a morire di parto in numero molto elevato. A Pavia, dove Edoardo Porro lavora, l’insegnamento autonomo dell’ostetricia data dal 1818. E la morte relativa al parto in ospedale, è assai frequente […]. Ilparto cesareo esiste da molti secoli. Praticato dall’antichità, sin dal IV secolo d. C. è raccomandato dalla Chiesa, sulle donne incinte già morte, per salvare almeno il bambino ed impedire che sia sepolto vivo con la madre, e che muoia senza battesimo. E’ solo dopo il 1500 che viene talora praticato anche sulle madri ancora in vita, quando il parto naturale è impossibile, con lo scopo di salvare madre e figlio. “Il taglio cesareo su donna viva -scrive Mazzarello- rimane un intervento eccezionale, ripetuto pochissime volte sino alla fine del Settecento”: con esiti pressoché sempre infausti, per la donna.  E’ dunque durante l’Ottocento che si concentra la crescita del ricorso al cesareo con gli alti costi propri di un epoca in cui non si conoscono l’asepsi, le suture dell’utero e dell’addome. Qui, in quest’epoca, dobbiamo collocare l’impegno di Edoardo Porro.
Nel 1876 gli si presenta il caso decisivo: ha davanti a sé, gravida, la giovane Giulia Cavallini, di bassa statura, affetta da rachitismo, con varie problematiche uterine che le avrebbero impedito un parto naturale. Porro ha solo due possibilità: eseguire il taglio cesareo salvando il bambino e quasi certamente sacrificando la madre, oppure risparmiare la gravidanza eseguendo la fetotomia (uccisione del feto, ndr). Tertium non datur”. In verità non vi è neppure questa duplice possibilità, essendo quasi impossibile la fetotomia “per l’assoluta difficoltà di accesso al feto”, nel caso specifico. Porro decide di provare una strada nuova, pensata e ripensata in precedenza: taglio cesareo, e in più, per salvare la Cavallini, asportazione dell’utero e delle ovaie, “eliminando così un terribile focolaio settico e una incontenibile fonte di sanguinamento. L’operazione funziona, la bimba nasce, la madre, dopo una serie di peripezie, è salva! Il cesareo non è più una sentenza di condanna a morte quasi certa. Il Patriota, giornale della città di Pavia, il I luglio 1876 esulta: “L’esito di sì ardita operazione, la prima di simil genere siasi fatta in Europa, non mancherà di fare un ben meritato rumore tra gli intelligenti della scienza”.
In In verità il rumore non sono solo gli applausi, ma anche le critiche, da parte di alcuni colleghi che attaccano Porro sostenendo che l’embriotomia è da preferire alla sicura sterilità futura della donna (la quale andrebbe, inoltre, avvertita previamente). Pavia non è più la città cattolica che a inizio Settecento ha visto all’opera il gesuita Gerolamo Saccheri, padre delle geometrie non euclidee, e che a fine Settecento ha annoverato nella sua università la presenza quasi contemporanea di don Lazzaro Spallanzani, detto il “Galilei della biologia”, Alessandro Volta, padre della pila, padre Ruggero Boscovich, grande fisico e fondatore dell’osservatorio astronomico di Brera, e di tante altre glorie della Chiesa e della fede (vedi Paolo Mazzarello, Pavia e le svolte della Scienza). E’ vero, il padre della geologia e della paleontologia italiana, il sacerdote Antonio Stoppani, insegna proprio a Pavia, ma la scena è occupata da nuove idee di stampo materialista e il più celebre dei professori è il criminologo Cesare Lombroso. L’intento della cultura dominante non è più quello cristiano di assistere i poveri e i malati, di avere compassione delle piaghe dell’umanità, ma quello positivista: catalogare sani e malati, adatti (fit) e inadatti (unfit), riusciti e malriusciti.
Porro, però, è un cattolico fervente, accusato di essere “clericale”, perché sostiene la necessità delle suore di Carità negli ospedali e perché non vede di buon occhio la cremazione (Francesco Giarelli, Vent’anni di giornalismo, A.G. Cairo, 1896, p.61), ed ha scrupoli di coscienza. Si rivolge allora al vescovo di Pavia, Lucido Maria Parocchi, un vescovo intransigente, sulla linea di Pio IX, noto per l’ortodossia, che non ha neppure ricevuto l’autorizzazione governativa ad esercitare la funzione episcopale. Parocchi dà il suo responso, affermando il “diritto di sacrificare una parte per la salute del tutto”, e la possibilità di permettere un “male minore per evitare un male peggiore”. Tanto più che per la Chiesa la sterilità femminile non costituisce, come nel mondo antico, ma anche per molti illuministi, una causa di nullità matrimoniale o di possibilità, per il marito, di ripudiare la consorte.  L’intervento di Parocchi conferma Porro, ma anche tanti altri medici italiani.
Intanto il nome di Porro diventa famoso in Europa e l’operazione “di Porro” si diffonde in tutto l’occidente. Usato ancora oggi per le emorragie uterine severe, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, per salvare le madri, rimarrà fondamentale sino alla scoperta della sutura uterina per realizzare un cesareo senza asportazioni. Porro diviene così l’ostetrico italiano “più famoso del mondo”. Era un medico– rammenta Mazzarello- disinteressato all’aspetto economico della sua professione. Chiamava “commercianti della scienza e dell’arte salutare” quei medici che subordinavano tutta la loro attività ai soldi e si facevano pagare anche da chi lottava ‘contro tutte le difficoltà della vita’… anziché farsi pagare, quando era colpito dalle condizioni di povertà, ‘vi lasciava l’obolo provvidenziale e mandava poi cibi, il vino, gli indumenti che facevano difetto”.  Porro muore il 17 luglio 1902: “un amico sacerdote portò l’estrema unzione, tanto desiderata, e poco dopo Edoardo Porro morì di edema polmonare… Al capezzale erano presenti la moglie, la figlia, il genero, un altro sacerdote e il suo medico personale”.
Pochi giorni dopo viene aperto il suo testamento, che contiene parole come le seguenti: “Davanti al terribile pensiero dell’eternità chi di me vuole ricordarsi preghi Dio che mi protegga con la sua infinita misericordia. Mai come sullo scorcio della mia vita la credenza in Dio, il pensiero della vita futura, hanno campeggiato davanti a me. Coloro che dicono la scienza essere destinata a materializzarsi s’ingannano o vogliono ingannare… Chi più studia, chi più cerca di approfondire un segreto della natura, tanto più vi scorge la sapienza infinita del Creatore e trovo assurdo che il caso, la natura, possano aver coordinato e fatto la mirabile organizzazione che si ammira nel regno animale, vegetale e nell’inorganico. Se poi si passa a considerare la ragione dell’uomo, si trova qui tanto da restare sorpresi della sapienza del sommo Iddio, che, formando all’uomo la mente, lo volle distinto da tutti gli altri esseri e metterlo in grado di capire quanto poco egli conosca o sospetti del moltissimo che non ha potuto e che forse non potrà mai spiegarsi… Dio, che mi vedi e per cui il mio spirito è invaso di amore e di terrore, salvami e fa salve le anime dei miei parenti, dei miei amici e di quelli che credono. Come siamo piccini davanti all’eternità e come appare immenso ciò che riguarda Dio!”.

mercoledì 18 ottobre 2017

Non tutti sanno cosa succede al nostro corpo dopo aver mangiato la rucola!

Non tutti sanno cosa succede al nostro corpo dopo aver mangiato la rucola! Guardate…

Chi è Gesù Cristo per Bono


Chi è Gesù Cristo per Bono?

Interscope
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In un’intervista rilasciata alla televisione pubblica irlandese Raidió Teilifís Éireann (RTÉ) al giornalista Gay Byrneel, il leader della band degli U2 ha spiegato chi sia Gesù per lui. L’intervista è del 2014, e vale la pena di trascriverne la traduzione:
Bono: “Ho cercato nelle Scritture per trovare verità poetiche, oltre al lato storico a cui sono interessato, e chiaramente c’è un Gesù storico…”.
Byrne: “Bene, io sto parlando di Dio”.
Bono: “Ah, bene… La persona di Gesù è il mio modo di capire Dio”.
Byrne: “Prega?”.
Bono: “Sì”.
Byrne: “Chi o cosa prega?”.
Bono: “Cristo”.
Byrne: “Cristo… E cosa chiede?”.
Bono: “Prego per conoscere la volontà di Dio. Perché allora le preghiere hanno più probabilità di trasformarsi in realtà. Nella preghiera la questione è questa, no? Nella nostra famiglia non lo facciamo in modo molto ‘esagerato’. Semplicemente alcuni di noi si mettono sul letto – abbiamo un letto molto grande… Abbiamo pregato con tutti i nostri figli, leggiamo le Scritture, preghiamo… non è una cosa regolare. A volte quando andiamo in chiesa la domenica andiamo per conto nostro come famiglia”.
Byrne: “Per una questione di pace e tranquillità”.
Bono: “Per una questione di pace e tranquillità. E in genere preghiamo per le persone che sappiamo stanno lottando contro qualcosa – una malattia…”.
Byrne: “Chi o cos’era Gesù secondo lei?”.
Bono: “Credo che ‘Chi è stato Cristo?’ sia una domanda determinante per i cristiani. E credo che non la si possa eludere facilmente dicendo ‘È stato un grande pensatore, o un grande filosofo’. Perché di fatto egli stesso diceva di essere il Messia, ed è questo il motivo per cui è stato crocifisso. È stato crocifisso perché ha detto che era il Figlio di Dio. E quindi, dal mio punto di vista, o era il Figlio di Dio o…”.
Byrne: “O non lo era”.
Bono: “No, no… o era un pazzo! Dimenticate i complessi di messia del rock’n’roll! Mi riferisco ad avere deliri tipo Charlie Manson. E mi costa accettare che milioni e milioni di vite, la metà della Terra, per duemila anni siano state toccate, abbiano sentito che la loro vita sia stata toccata e ispirata da un pazzo. Semplicemente non riesco a crederci”.
Byrne: “Quindi crede che Gesù fosse divino”.
Bono: “Sì”.
Byrne: “E crede che sia risorto fisicamente dai morti”.
Bono: “Sì… non ho alcun problema con i miracoli. Sono circondato dai miracoli. Io sono uno di loro”.
Byrne: “Quindi, quando prega, prega Gesù”.
Bono: “Sì”.
Byrne: “Il Gesù risorto”.
Bono: “Sì”.
Byrne: “E lei crede che abbia fatto delle promesse che diventeranno realtà”.
Bono: “Sì. Credo di sì”.

lunedì 2 ottobre 2017

“Tutto concorre al bene, per coloro che amano Dio”. Nick Vujicic ne è la prova vivente



“Tutto concorre al bene, per coloro che amano Dio”. Nick Vujicic ne è la prova vivente


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  • di Nick VujiciC

Mi chiamo Nick Vujicic, ho 25 anni (oggi 34 ndr) e vivo in Australia. Sono nato privo di arti e i dottori non hanno saputo fornire alcuna spiegazione medica per questo “difetto” di nascita. Come immaginerete, questo mi ha portato ad affrontare molti ostacoli e sfide.“Considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate”… Come si fa a considerare il nostro dolore, le nostre sofferenze e le nostre lotte “una grande gioia”!? I miei genitori, essendo cristiani (e mio padre anche pastore di una chiesa), conoscevano bene questo versetto. Ma la mattina del 4 dicembre 1982 a Melbourne, le ultime parole che venivano in mente ai miei genitori erano: “Gloria a Dio!” Il loro primogenito era nato senza né braccia né gambe!

Non c’erano state avvisaglie e neppure il tempo per prepararsi. I dottori erano altrettanto scioccati e non avevano risposte da darci! Ancora oggi non esiste una spiegazione medica di quanto è accaduto e mio fratello e mia sorella sono nati sani come la maggioranza degli altri bambini.

Tutta la chiesa provò una grande tristezza per la mia nascita e i miei genitori ne furono totalmente devastati.

Ognuno chiedeva: “Se Dio è un Dio d’amore, perché mai permette una cosa così brutte oltretutto a credenti consacrati?” Mio padre credeva che non sarei sopravvissuto a lungo, ma le analisi rivelarono che ero un bambino sano, anche se mi mancava qualche arto…


Romani 8,28 “Noi sappiamo che tutto concorre al bene, per coloro che amano Dio”.

Questo versetto ha parlato al mio cuore e mi ha convinto che non è certo per fortuna, caso o coincidenza che queste cose “brutte” avvengono. Ho trovato una pace completa nel sapere che Dio non lascia che accada nulla nella nostra vita a meno che non ne abbia un buon motivo. Così ho dato tutta la mia vita a Cristo all’età di 15 anni, dopo aver letto il capitolo 9 del vangelo di Giovanni. Gesù parlando dell’uomo nato cieco spiegò che “è così, affinché le opere di Dio siano manifestate in lui”.

Io ho creduto sinceramente che Dio mi avrebbe guarito perché potessi essere una grandiosa testimonianza della Sua immensa potenza. In seguito mi è stata data la saggezza di capire che se chiediamo qualcosa in preghiera, ed è nella Sua volontà, avverrà secondo il Suo tempo; se invece non è volontà di Dio che accada, vuol dire che Egli ha in vista per noi qualcosa di meglio.
Ora vedo una rivelazione della Sua Gloria in come mi sta usando, così come sono, in modi che sarebbero impossibili ad altri. Ho 25 anni e ho completato gli studi universitari in Economia e Commercio specializzandomi in Programmazione e Calcoli Finanziari. Sono anche un predicatore e amo viaggiare e condividere la mia storia e la mia testimonianza ovunque se ne presenti l’opportunità. Ho maturato una certa esperienza nel relazionarmi agli studenti e nell’incoraggiarli su argomenti che interessano i giovani di oggi. Sono anche invitato a fare discorsi a uditori di livello manageriale.

Ho una vera passione per l’evangelizzazione dei giovani e mi tengo sempre disponibile per qualsiasi cosa Dio mi voglia far fare: dovunque mi guida, io Lo seguo.

Ho molti sogni nel cassetto che desidero realizzare nella mia vita. Voglio fare quanto è in mio potere per diventare un miglior testimone dell’Amore e della Speranza divini, per diventare un oratore internazionale e per essere usato sia in ambiti cristiani che non cristiani. Vorrei essere finanziariamente autonomo, modificare un’auto per me ed essere intervistato per condividere la mia storia nel noto programma TV “Oprah Winfrey Show”.

Anche scrivere libri è una delle mie ambizioni e spero di concludere il mio primo libro per la fine di quest’anno. Il titolo: “Senza braccia, senza gambe e senza preoccupazioni!”

Credo che se hai il desiderio e la passione di realizzare qualcosa e se è nella volontà di Dio, tu ce la farai, a tempo opportuno. Come esseri umani, noi continuiamo a porre limiti su noi stessi senza ragioni valide e, quel che è peggio, poniamo limiti all’Iddio che può ogni cosa. Lo facciamo piccolo piccolo. La cosa sorprendente riguardo la potenza di Dio è che se vogliamo fare qualcosa per Dio, invece di considerare le nostre capacità dobbiamo concentrarci sulla nostra disponibilità, perché sappiamo che Dio è con noi e non possiamo far nulla senza di Lui. Una volta che ci rendiamo disponibili per l’opera di Dio, è ovvio che possiamo far leva sulle capacità di Dio stesso!

“Tutto posso in colui che mi dà forza” (Filippesi 4,13).

Dio ha uno scopo per la tua vita! E riguardo alle tue preghiere inesaudite, ricorda che Dio è fedele. Cosa dobbiamo fare quando chiediamo ma non riceviamo? Geremia 2,12-14: “ ‘Voi m’invocherete, verrete a pregarmi e io vi esaudirò. Voi mi cercherete e mi troverete, perché mi cercherete con tutto il vostro cuore; io mi lascerò trovare da voi’, dice il Signore”.

Fatti coraggio amico, perché la battaglia è del Signore e io ti esorto a combattere per la verità. Poiché è la verità che ti farà libero e la Pace di Dio che sorpassa ogni intelligenza regnerà nel tuo cuore. Il Signore ti benedica mentre Lo cerchi diligentemente e ti conceda la sapienza e la forza che ti servono per il cammino..
fonte: buonanotizia
tratto da: aleteia

Funghi Medicinali: Quali Sono e Come Usare i Funghi Curativi



Funghi Medicinali: Quali Sono e Come Usare i Funghi Curativi



funghi medicinali rientrano tra i rimedi naturali utilizzati per millenni dalla medicina popolare. Il loro uso, come ben documentato da fonti storiche orientali ed occidentali, è legato fin dall’antichità al loro potere terapeutico, riscoperto negli ultimi cinquant’anni  da numerose ricerche effettuate  in campo medico e farmaceutico.
La scienza che riguarda i funghi medicinali e curativi e il loro utilizzo a scopo curativo sull’uomo e gli animali ha il nome di micoterapia. Essa  fonda le sue origini sulle proprietà biochimiche e medicinali di determinate categorie di funghi, noti per i numerosi benefici che apportano alla salute anche in casi di  patologie croniche e degenerative.
Seppur ogni fungo medicinale, come vedremo in seguito, ha un tropismo specifico su determinati organi ed apparati, tutti i rimedi micoterapici hanno come caratteristica comune il potenziamento del sistema immunitario grazie al loro elevato contenuto di glicoproteine e polisaccaridi. Di conseguenza sono dei noti rimedi antitumorali grazie alla loro capacità di inibire la proliferazione delle cellule neoplastiche.
Queste potenzialità erano già state apprezzate in antichità. Sono numerosi infatti i reperti storici che mostrano l’utilizzo dei funghi  curativi.  Geroglifici egizi, ad esempio, li rappresentano come cibo degli imperatori e li associano al concetto di immortalità. In Cina il fungo Reishi, noto anche come Ganoderma Lucidum o Lingh Zhi, veniva adorato come fonte di eterna giovinezza e duraturo benessere e ad esso è associato anche  il nome di una divinità ‘Reishi Sensei’.
Buona parte della farmacopea medica cinese fa da sempre riferimento a questo rimedio ormai famoso in tutto il mondo. Anche nelle culture dei popoli amerindiani, l’utilizzo dei funghi medicinali era largamente diffuso per i benefici fisici e spirituali annessi a questi rimedi. Numerose ricerche dimostrano  che la longevità di alcune popolazioni sia  da attribuire proprio all’uso di tali rimedi, tramandato nel corso della storia.

Proprietà dei Funghi Medicinali

Oggi le specie di funghi più studiate sono circa 270 in un panorama composto da ben 14.000 specie conosciute. Tra i gruppi di funghi presi in considerazione vi sono delle caratteristiche terapeutiche comuni anche se  con diverse intensità.
La proprietà più nota dei funghi medicinali è il potenziamento e la modulazione della risposta immunitaria, rendendo quindi  il sistema immunitario più pronto a rispondere alle sfide esterne. Ciò è possibile grazie sia all’elevato numero di polisaccaridi, tra i quali si ricordano i beta-glucani, sia  grazie a sostanze come i terpenoidi, le glicoproteine, gli enzimi e i metaboliti secondari ovvero delle molecole biologicamente attive  che riescono a riportare in armonia squilibri organici e metabolici.
funghi curativi modulano quindi il sistema immunitario, hanno proprietà antinfettive ed adattogene riducendo gli effetti dello stress sull’organismo. Sono dei potenti antiossidanti, contrastano la produzione di radicali liberi ed hanno proprietà prebiotiche, nutrendo ad esempio i batteri buoni dell’intestino. E’ noto inoltre il loro effetto di protezione a livello epatico.
Ai funghi medicinali viene anche associata un’azione a livello psico-emozionale a seconda delle signature e del colore che presentano. Infine è da attribuire a questi rimedi anche un’azione energetica  e di riequilibrioprofondo degli organi e meridiani specifici, secondo specifiche logge della Medicina Tradizionale Cinese.

I 10 Funghi Medicinali più Utilizzati nella Micoterapia

Ecco alcuni dei funghi curativi più utilizzati a scopo terapeutico:

1. Reishi (ganoderma lucidum)

Noto come uno dei più importanti elisir di lunga vita, è utilizzato per la sua azione immunomodulante, antinfiammatoria ed analgesica. Mima l’effetto del cortisone, ha un’azione antiossidante ed antitumorale, contiene i possibili effetti collaterali della chemio e della radioterapia. Agisce sul sistema nervoso, migliora la memoria ed alleggerisce la mente.

2. Hericium Erinaceus

Si tratta di un fungo medicinaleutilizzato già da millenni in Cina e Giappone. Oggigiorno i protocolli terapeutici che prevedono il suo utilizzo sono molti anche in occidente. Questo rimedio ha un’azione rivolta soprattutto al tratto gastro-intestinale. E’ utile per riparare le mucose del sistema digerente, ha effetti prebiotici e antinfiammatori. E’ utilizzato anche per il sostegno in caso di patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.

3. Auricularia (auricula-jodae)

E’ un fungo dall’aspetto gelatinoso che, proprio per la sua signatura che rimanda alle mucose, viene utilizzato  da secoli nella Medicina Tradizionale Cinese per curare emorroidi, affezioni gastrointestinali, astenia, colon irritabile ed anemia.  Previene le patologie cardiovascolari grazie alla sua azione di antiaggregante piastrinico. Agisce in particolar modo sull’apparato cardiovascolare.

4. Shitake (lentinus edodes)

E’ uno dei funghi medicinali più utilizzati in cucina. E’ ricco di provitamina D. Sono note le sue proprietà antitumorali e di sostegno del sistema immunitario specie ove sono presenti patologie epatiche e HIV. E’ un efficace antibatterico, utile per contrastare le carie dentali.

5. Poliporus Umbellatus

Cresce d’estate ed è abbastanza raro da trovare. Ha proprietà diuretiche e viene utilizzato nel trattamento  delleinfezioni urogenitali.  Agisce a livello linfatico e contrasta il gonfiore alle gambe.

6. Maitake (grifola frondosa)

E’ uno dei funghi medicinali più utilizzati in cucina. E’ noto per la sua azione antineoplastica e di riequilibrio glicemico e lipidico. Per questo viene utilizzato anche per il controllo del peso ed ha effetti positivi sul fegato.

7. Cordyceps Sinensis

E’ uno dei funghi più conosciuti al mondo, venerato fin dall’antichità per le sue caratteristiche medicinali. Cresce negli altopiani tibetani. E’ un tonico adattogeno, in grado di aumentare la fertilità, sostenere  reni e  polmoni in caso di situazioni patologiche.  Viene utilizzato nelle patologie cardiovascolari. Aumenta la resistenza fisica, migliora la qualità del sonno  e protegge il cuore. E’ noto come rimedio che migliora la funzionalità epatica. Sostiene il corpo  durante la chemioterapia, svolge un’attività antitumorale ormai nota ed agisce anche sull’asse neuroendocrino.

8. Agaricus Blazei Murril (ABM)

Si tratta di un fungo che cresce in ambienti molto umidi e caldi. E’ utilizzato per le sue proprietà antitumorali e nei casi in cui la risposta immunitaria è deficitaria. Svolge un’attività chemiopreventiva  soprattutto  sulle tipologie di cancro indotte da tossicità. Viene inoltre utilizzato nei casi di diabete di tipo 1 e 2 per la sua capacità di ripristinare un corretto profilo metabolico e lipidico.

9. Coprinus Comatus

Noto come ‘fungo dell’inchiostro’, è molto utilizzato anche in ambito culinario. E’ ricco di vitamine del gruppo B ed ha un’azione ipoglicemizzante, grazie alla presenza di vanadio, un minerale dall’effetto antidiabetico.

10. Coriolus Versicolor

E’ uno dei funghi medicinali più comuni da trovare. Riequilibra il sistema immunitario ed è uno dei funghi più utili nel trattamento e nella prevenzione di patologie virali come il papilloma virus, il virus di Epstein Barr e l’herpes simplex. Oltre all’azione antimicrobica, il Coriolus è un potente antimetastatico specie nei casi di patologie oncologiche ormono-responsive.

Come Assumere i Funghi Medicinali

Vi sono diversi modi per assumere i funghi medicinali. Si possono introdurre nell’alimentazione quotidiana attraverso le pietanze sotto forma di funghi interi oppure possono essere assunti sotto forma di capsule, estratti alcolici o acquosi a seconda dello scopo terapeutico per cui se ne consiglia l’uso.
In generale questi rimedi possono essere utilizzati sotto diverse forme a seconda dell’obiettivo officinale che si vuole ottenere. In particolare, l’utilizzo del fungo intero consente di godere dei benefici che ogni parte del fungo possiede ed è rivolto alle tipologie di organi specifici che il rimedio sostiene sia a livello fisico che energetico.  Nel caso si utilizzi solo il micelio, l’effetto terapeutico sarà legato  soprattutto alla sua azione adattogena e alla regolazione dell’equilibrio psico-neuro-endocrino ed immunologico della persona. L’altra via per assumere i funghi medicinali è rappresentata dagli estratti, molto utili per l’elevata concentrazione di principi attivi che possiedono e per l’azione profonda che svolgono sul sistema immunitario.
In generale, è consigliabile scegliere preparati provenienti da coltivazioni biologiche e sicure, che seguono gli standard definiti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in merito ai preparati fitoterapici per evitare la presenza di metalli pesanti ed altre sostanze inquinanti.
Si consiglia inoltre l’utilizzo dei funghi medicinali solo dopo un colloquio approfondito con un naturopata professionista esperto di Micoterapiache saprà indirizzare la persone  all’assunzione consapevole di tali rimedi.